Martedì 19 Novembre 2024

Parità di genere, 'Manfredonia Nuova': "Speriamo che alle amministrative si marchi la differenza"

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È stata appena approvata la legge elettorale regionale pugliese, cassate le norme sulla parità di genere (liste al 50 per cento uomini/donne e doppia preferenza nell’urna). Poco prima, a scrutinio segreto, lo vogliamo sottolineare, a scrutinio segreto! (con l’avvallo, peraltro, di una decina di consiglieri di maggioranza del centrosinistra) e con 37 voti favorevoli e 22 contrari, il Consiglio aveva approvato la pregiudiziale sull’inammissibilità al voto di tutti gli emendamenti relativi alla doppia preferenza e alle liste al 50 per cento. A porre la questione, durante la discussione degli emendamenti alla legge, è stato il capogruppo consiliare di Forza Italia, Ignazio Zullo, spiegando che “la materia era già stata sottoposta al voto del Consiglio regionale e bocciata”. Nichi Vendola, indignato, ha abbandonato l’aula. “Un Consiglio regionale composto al 95 per cento da maschi davanti alla sfida della parità di genere fa una retromarcia cavernicola e si chiude nel proprio recinto“. “Ciascuno dei maschi non solo della destra, che ha usato argomentazioni imbarazzanti contro la parità di genere – ha detto Vendola – ma anche qualche settore di centrosinistra, si trovano convergenti nel rinnovare il patto maschile di una politica senza donne. Non lo posso accettare: lascio l’Aula perché provo una grande indignazione“.

Candiderò a capolista per il Pd, in tutte le province pugliesi, delle donne e farò campagna elettorale per loro chiedendo ai pugliesi di votarle. Ma non basta: se verrò eletto presidente chiederò al nuovo Consiglio regionale di votare subito una nuova legge elettorale che rimuova gli ostacoli alla elezione paritaria delle donne e il limite dell’8% dello sbarramento di coalizione“. Così Emiliano.

Come “Manfredonia Nuova” riteniamo questa una brutta pagina per la politica pugliese. E non perché pensiamo sia necessario istituire delle riserve indiane “ad hoc” per le candidate; oppure perché abbiamo scarsa stima delle capacità femminili di farsi avanti e promozionarsi in ambito politico ed elettivo. Bensì perché riteniamo che la legge “50 e 50”, al netto della percepita immediata “costrizione” sui numeri (il dito), sarebbe stata un segnale comunicativo e culturale di valenza complessiva e globale (la luna) che avrebbe dato segno di modernità e sensibilità della giunta circa il tema della rappresentanza. Anche considerando che l’elettorato femminile è persino un po’ più del 50 per cento. E invece la scelta “con mano segreta” (ipocrita) per mantenere la faccia pulita, di segnare la supremazia e la decisionalità di chi da sempre decide, con motivazioni pregiudiziali pretestuose e non consistenti.

Ciò premesso, “Manfredonia Nuova” si augura che alle prossime amministrative cittadine partiti tradizionali e movimenti civici vogliano marcare la differenza, con liste rappresentative dell’elettorato reale e, quindi, con miglior numero di donne (e giovani). Ci auguriamo, d’altro canto, che le donne, in primis, di qualunque età si mostrino disponibili e ben disposte alla candidatura, che scelgano con consapevolezza “di esserci ed esporsi” a qualunque lista scelgano di dare il proprio contributo. Così da non dare pretesto e sponda a chi scelga, esplicitamente o implicitamente, di tirarle fuori dai giochi! Desideriamo che sia una bella Primavera per Manfredonia, anche nel segno della sensibilità civica e culturale e della visione d’insieme e di prospettiva, a sostituire logiche brevi e opportunistiche. La stagione delle scelte nuove, e non prevedibilmente conformiste, va anche in questa direzione.

 Comunicato stampa

“Manfredonia Nuova”

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Commenti

  • Manfredonia Nuova dispensa consigli e pillole di saggezza a 360 gradi.
    Sono impaziente di vedere poi, concretamente, come questo movimento traduce i pensieri filosofici in fatti, ad esempio la loro lista.
    Manfredonia Nuova lamenta in continuazione la mancanza di democrazia e di libera espressione nella nostra città, mi sembra il contrario.
    Non c’è giorno che il vs movimento non da lezione di etica e principi universali.
    L’augurio che vi faccio è di andare in amministrazione, dopodiché, vi assicuro, che vi guarderò nei comportamenti amministrativi e staremo a vedere se i vs principi dei diritti universali resteranno semplici e demagogici slogan o diventeranno atti concreti.
    Allora sarò puntualissimo nel segnalarli all’opinione pubblica.

    Pasquale Bisceglia 01/03/2015 18:46 Rispondi

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