Si conclude nel peggiore dei modi l’iter per l’approvazione della legge regionale pugliese che prevedeva gli articoli sulla parità di genere. Avevamo previsto la difficoltà dell’approvazione di una legge che potesse mettere a rischio le poltrone maschili. Ma che finisse con la farsa e la beffa pur mettendolo in conto, avevamo sperato che non accadesse. Voto segreto sulla pregiudiziale dell’inammissibilità e vissero tutti felici e contenti. Il consiglio regionale pugliese questa sera ha negato alla Puglia la “democrazia” barricandosi dietro logiche formali che nascondevano il volto reale di una politica volgare e misogina.
Un assemblea in larga parte inadeguata a comprendere il senso di una legge che avrebbe garantito alla Puglia un rinnovamento culturale e politico. Le donne di Puglia lascino agli uomini la presenza nelle liste sperando che i cittadini sappiano esprimere un consenso che tenga conto di questa ennesima triste rappresentazione farsesca della politica.