Quanto poco interesse e amore nutriamo nei confronti della storia, dell’arte, dei monumenti, dell’ambiente, del decoro urbano, valori tanto cari ai nostri padri che per secoli li hanno custoditi gelosamente perché anche noi potessimo goderne la magnificenza. Purtroppo, la realtà oggi è ben diversa. Alle nuove generazioni tutto questo non interessa, appartiene al passato. Oggi si pensa alla tecnologia, all’effimero, perché così vuole la globalizzazione. Non ci rendiamo conto che proprio attraverso la storia, l’arte, i monumenti, le bellezze naturali è possibile ricostruire le origini di un popolo, di una città, la memoria.
Ed è proprio quest’ultima che stiamo dimenticando, cancellandola dalla nostra mente, distruggendo quelle poche cose che ce la ricordano. Parliamo del monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre lasciato nel più completo abbandono, alla mercé di giovinastri, sconsiderati che, in preda all’alcool hanno scaricano le loro frustrazioni su di un simbolo che ricorda quanti hanno dato la vita per garantirci la libertà, compiendo deplorevoli atti vandalici. Massi di pietra divelti dalla base, le corone deposte il 4 novembre scorso, anche se secche per terra, pezzi di marmo staccati. Per non parlare della sporcizia che regna sovrana, con bottiglie di birra buttate tutt’intorno che fanno bella mostra. Agli atti di teppismo di quattro mascalzoni, sono da biasimare anche coloro che, deputati alla salvaguardia del patrimonio comune, non hanno ancora provveduto a restituire dignità a un luogo che dovrebbe essere sacro per ciò che rappresenta.
Matteo di Sabato
Egr. Thor64 condivido quato da te rappresentato.
Purtroppo, quello che è successo al monumento ai caduti va oltre il semplice gioco esuberante di bambini maleducati, perchè non credo che dei bambini riescano a staccare dei massi ben cementati dal loro alloggiamento. Qui, purtroppo, ci troviamo di fronte a giovani o, ancora peggio, a persone adulte che hanno divelto le pietre con arnesi specifici e che hanno voluto oltraggiare il monumento e ciò che esso rappresenta.
Un oltraggio alla memoria dei nostri nonni che hanno dato la loro vita per la nostra libertà.
È una vergogna per l’intera città.
Un popolo che riesce ad educare le nuove generazioni al rispetto del proprio passato è un popolo senza dignità. In un contesto generale già ampiamente degradato, quanto riportato dall’articolo è la riprova che a Manfredonia i maleducati (in senso etimologico e lato) sono più delle persone educate. Purtroppo è già in ambito familiare che le cose non vanno nel verso giusto. Quando avevo 4-5 anni, mio padre mi portava tutte le domenica, ben agghindato, a passeggiare nella Villa Comunale, all’epoca unico vero spazio verde disponibile per la cittadinanza.
Staccai un foglia da una pianta delle aiuole. Lo scapaccione che ricevetti lo ricordo ancora. Ah già i maleducati non leggono i forum come questo. Che peccato!
VERGOGNA!
Questo è il rispetto che diamo per nostri caduti..se solo avessero saputo dove saremmo arrivati…
perchè non dare la piccola manutenzione ai nonni vigili?
Quale altra sciatteria peggiore dobbiamo vedere e leggere….