Giovedì 21 Novembre 2024

Condannato dalla società

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Storia della settimana
di Giuseppe Trotta

Città:
Manfredonia

Titolo della storia:
Condannato dalla società

Che i cani non abbiano santi in paradiso è cosa risaputa e questo povero cane ne sa qualcosa, chiuso in una gabbia da ormai 13-14 anni senza mai uscire nemmeno per un bisogno (difatti la sua gabbia ne è colma). Il suo padrone, o per
meglio dire colui che lo ha condannato all’ergastolo, ogni tanto gli porta qualcosa da mangiare facendo bene attenzione a non avvicinarsi troppo, perché la povera bestiola in tutti questi anni di prigionia, nell’avvicinarsi di chicchessia alla sua gabbia, manifesta notevoli e legittimi segni di aggressività. Persino l’acqua per placare la continua e immensa sete viene offerta direttamente dal cielo ” a quann chiov “. Oggi, di questo vecchio cane malato, denutrito e assetato qualcuno se ne sta occupando, ma procurargli un po’ d’acqua e cibo non è sufficiente: questi avrebbe bisogno di essere trasferito in un canile attrezzato per trascorrere almeno i suoi ultimi giorni in una situazione più degna, al caldo, curato e sfamato come ogni essere vivente merita.
Ma la cattiva sorte di questo cane lo perseguita, perché la sua prigione è situata nel territorio di Monte Sant’Angelo, anche se molto vicina all’abitato di Manfredonia e questo è un guaio in quanto, alla luce di alcune
segnalazioni inviate ai vigili di Monte Sant’Angelo, la situazione è rimasta assolutamente invariata senza sortire alcun effetto, mentre quelle esposte all’ENPA di Manfredonia non sono state neanche prese in considerazione per questioni di territorialità.
E pensare che la sigla ENPA sta per Ente Nazionale Protezione Animali!

Articolo presente in:
News · Notizia della settimana

Commenti

  • Vergogna totale…c’e voluto un coraggio trattare un essere vivente in queste condizioni!VERGOGNA

    EDWARD CULLEN 28/02/2015 15:38 Rispondi
  • Non ho capito la critica all’Enpa mi scusi….se territorialmente non è competente ad intervenire, mi spiega come può la sezione di MANFREDONIA inoltrarsi in un altro comune e prelevare un cane di proprietà? Forse lei non ha ben chiara la procedura. L’Enpa si occupa del soccorso e della cura dei cani randagi o di quelli smarriti con mircochip che, una volta individuati, vengono restituiti ai legittimi proprietari. Per quanto riguarda i cani di proprietà, questi, possono essere sottratti alla custodia del padrone solo con l’intervento delle forze dell’ordine. Gli operatori Enpa non hanno la qualifica di pubblici ufficiali, non possono uscire dal canile e andare in giro in qualsiasi comune d’Italia a prelevare cani in abitazioni,terreni e aree private. Il principio di territorialità non è una scusa ma una ragione giuridica. Altrimenti mi spiega a cosa diavolo servirebbe la ripartizione delle sedi per ogni Comune? Laddove non vi sono sedi di organizzazioni animalistiche nè canili spetta per competenza (IN OGNI CASO!) alle forze dell’ordine intervenire. Prima di sparare a zero sul lavoro di animalisti che si fanno in quattro per curare e salvare gli animali rifletta e si informi meglio.

    Andrea 27/02/2015 8:05 Rispondi
    • Non credo sia giusto tener conto dei confini del comune di competenza quando c’è in gioco la vita di un animale, varie volte è capitato di segnalare animali in difficolta o di cuccioli abbandonati all’interno del sito Enichem (comune di Monte Sant’Angelo) e la risposta è sempre stata la stessa ” dovete chiamare i vigili di Monte Sant’Angelo “.

      Giuseppe 27/02/2015 23:55 Rispondi
  • Ho inviato una segnalazione a E.Stoppa
    Quando cominciano a muoversi le telecamere le istituzioni si muovono

    Carmen 26/02/2015 18:17 Rispondi
  • nn ho capito se il cucciole è in salvo??? e chi lo ha messo in quella brutta situazione almeno sta pagando per le torture a quel bel cucciolo????
    per favore potete essere pui chiari sull’ argomento. grazie!

    michela 26/02/2015 18:03 Rispondi

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