UN’ANALISI PER IL RIPRISTINO DELLA LA LEGALITÀ NELLA NOSTRA CITTÀ E NELL’ITALIA
Intervento del nostro portavoce, prof. Italo Magno, tenuto nell’incontro sulla legalità del 23 febbraio 2015
Per ripristinare la legalità, nella nostra città ed in Italia, occorre intervenire su tre elementi che la inquinano.
- La riforma dei partiti: che si sono troppo gonfiati di poteri che a loro non competono.
- Eliminare i professionisti della politica che fuori dalla politica non saprebbero fare null’altro e, per mantenersi a galla, fanno accordi pure col diavolo.
- Riprendere la partecipazione popolare, dopo il prolungato asservimento al potere.
Siccome oggi chi esercita la libera critica è considerato un nemico da colpire in ogni modo, non aggiungerò nemmeno una parola, di mio, ma leggerò asserzioni di personalità ben più importanti di me.
UNO – RIFORMA DEI PARTITI
“I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali… Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le “operazioni” che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell’interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un’autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una nomina viene assegnata, un’attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti”. (Enrico Berlinguer, in un’intervista di Scalfari nel 1981)
DUE – PROFESSIONISTI DELLA POLITICA
“Quando un paese può funzionare solo se guidato da politici di mestiere, evidentemente la sua struttura ha qualcosa di sbagliato. Vuol dire che la politica è uscita dal proprio alveo e si chiede agli eletti di svolgere mansioni che dovrebbero essere invece proprie dei dirigenti della pubblica amministrazione.
Questo stato di cose, esattamente quello che troviamo in Italia, conduce ad una straordinaria inefficienza. I meccanismi di gestione, se sono tanto complessi da richiedere anni d’esperienza per impadronirsene. Il politico di mestiere (invece) di economia come di trasporti o di urbanistica, in realtà sa pochissimo: è un professionista della ricerca del consenso, nella migliore delle ipotesi, o, nella peggiore, un arrampicatore che è riuscito a farsi strada dentro i partiti fino a guadagnarsi, in modi su cui è meglio non indagare troppo, la benevolenza dei capi.”. (Daniel di Schuler, sulla rivista Agorà)
TRE – PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA
“La sensazione di una popolazione delusa e lontana dalla politica e dall’amministrazione della cosa pubblica è sempre più preoccupante e diffusa… E’ stato un processo che lentamente ha eroso i legami di comunità, la capacità delle persone di riconoscersi fra diversi, di costruire insieme un progetto di vita attraverso le relazioni umane e sociali, di trovare un equilibrio fra la dimensione pubblica e quella privata della propria esistenza.
Crediamo che il terreno della politica, inteso come azione di cittadinanza attiva, accessibile a tutti, debba essere riscoperto, rivisitato e rinnovato.
Per interrompere il corto circuito per cui, da almeno vent’anni, politica e società camminano con tempi e modalità completamente sfasati, occorre ricostruire le precondizioni della partecipazione alla vita pubblica dei cittadini consapevoli e disinteressati”. (Marco Doria, Sindaco metropolitano di Genova)
Libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione. (Giorgio Gaber)
Comunicato stampa
“Manfredonia Nuova”
Ottima analisi e belle parole.
Speriamo Manfredonia si svegli e mandi a casa questa classe politica di incompetenti che non è capace nemmeno di studiare e vorrebe amministare facendo della politica il loro lavoro basato su quali meriti??
Mai sentito parlare di retorico, populismo e demagogia? No? Leggete sopra!!
Carissimo Prof.Magno, sono un giovane che è dovuto emigrare ad Asti per cercare di vivere professionalmente, lavoro in uno studio di consulenza di giorno e la sera arrotondo in un pub di un amico qui del posto.
Non le nascondo che quando ero a Manfredonia, fino ad un anno fa, mi interessavo molto di politica e seguo sempre con molta attenzione attraverso i social tetwork ma soprattutto i portali web che con molta dedizione riportano fedelmente tutti gli eventi che succedono nella nostra città. E’ come se vivessi a Manfredonia per esempio ho vissuto molto da vicino il carnevale grazie alle tante foto e video pubblicati anche da questo portale web. Torno alla questione politica. la leggevo su giornale manfredonianews.it e anche su questo sito ed immagino la ragione per cui lei non ha piu la rubrica caro sindaco, essendo sceso in campo sarebbe stata forse propoaganda elettorale… almeno questa è l’idea che mi sono fatto ora non so se le ragioni sono altre. Io almeno lo conosciuta grazie alla rubrica che teneva, non so prima che tipo di attività svolgeva. In merito a quello che dice sulla riforma della politica è tutto estremamente condivisibile però le vorrei dire una cosa? Sta facendo solo proselitismo scontato su cio che è giusto e cio che non è giusto, su come dovrebbe essere la politica crede che conquisterà un posto in consiglio comunale? non crede che bisognerebbe entrare all’interno delle questioni di cui parla? Delle cose che ho letto di lei denoto il fatto che riporta quasi sempre le stesse cose ma i temi li li porta a casa, mi spiego meglio, non entra nel vivo della questione, tipo questione energas, questione bonifica, questione clielentelismo… dovrebbe portare i fatti non le illazioni, che poi tantoillazioni non sono perchè sono dati di fattoma non dimostrabili. qualcuno a amnfredonia se preso il mioposto perchè aveva un politico di turno ed io che non ho amici politici ho dovuto traslocare qui al nord e per quanto si vive bene qui ne soffro molto. Ritornando a noi carissimo professore, le chiacchiere se le porta il vento, ma perchè non cerca di fare meno filosofia ed intellettualismo edentra con fatti e documenti nel vivo della questione come fa per esempio Giovanni Caratu che ha creato un nuovo partito e porta da anni documentazioni ed ati concreti anche se pure lui qualche volta si sbaglia? Io non ho mai letto un suo intervento dove ci riporta i dati dell’inefficienza politica. secondo me la politiva va cambiata ed il fatto che, con tutto il rispetto, una persona che è in pensione cerca di farlo è la nostra sconfitta sociale, non si vede un nuovo giovane che abbia voglia di dire le cose come stanno.Da quello che scrive io leggo: UN’ANALISI PER IL RIPRISTINO DELLA LA LEGALITÀ NELLA NOSTRA CITTÀ E NELL’ITALIA: la riforma dei partiti, eliminare i professionisti della politica, riconquistare la partecipazione popolare… e poi parla per bocca di altri..MA CHE ANALISI E’? ma la nuova politica sarà fatta di citazioni? cosa non funziona al nostro comune? come si puo rifromare tutto? non ho letto contenuti, solo citazioni. La politica bisogna farla sul campo e sugli atti che produce la politica e non sui libri di berlinguer, secopndo me… continuaimo a perdere tempo altro che cambiare la politica. secondo me la vecchia politica, con cui si è pure alleato, perchè gaetano prencipe e i suoi amici non fanno certo parte della nuova politica, la vecchia politica non si sente minimamente minacciata dalle citazioni dei grandi uomini del passato loro hanno, avranno accordi di ferro. io, se avessi avuto la possibilità di lavorare a casa mia avrei operato in modo attivo al rinnovamento della politica… Buona giornata alla mia amata Manfredonia…. a presto.