Domenica 22 Dicembre 2024

Sipontini 5 Stelle: "Perche' diciamo no all'impianto Gpl Energas di Manfredonia"

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Lettera aperta a tutte le associazioni del terzo settore, alle forze politiche, ai sindacati e agli uomini di buona volontà della Capitanata

I Sipontini 5 Stelle di Manfredonia invitano tutte le associazioni del terzo settore, le forze politiche, i sindacati e gli uomini di buona volontà di Manfredonia, della Capitanata e Puglia ad unirsi per sensibilizzare e informare la popolazione della Capitanata sul faraonico deposito Energas (compartecipata Q8): un deposito costiero di GPL con capacità di 60.000.000 di litri, il più grande d’Europa. Il gigante prenderà vita in agro di Manfredonia senza produrre occupazione reale (ma sfruttando il ricatto occupazionale nel brevissimo termine) e svalutando definitivamente la vocazione turistica del territorio, che acquisirà definizione di area strategica idrocarburi.

La Città di Manfredonia ha già affrontato in passato situazioni di bivio fra sviluppo turistico e industriale con evidenti risultati fallimentari quando si è optato per la seconda opzione. Ultimo in senso cronologico il tentativo di invadere il Golfo di Manfredonia con centinaia di pale eoliche offshore che avrebbero annullato l’economia ittica del territorio. Oggi urge la nascita di un nuovo coordinamento per ribadire che l’unica scelta di sviluppo sostenibile sono il turismo, l’agricoltura e la pesca, tutte incompatibili con la filiera di stoccaggio e trasporto idrocarburi che si vuol istallare. Il Comune di Manfredonia non ha né informato la popolazione né pubblicato alcun atto descrittivo informativo sul deposito Energas, contravvenendo alle normative vigenti.

Il progetto dell’Energas (ex Isosar srl) venne presentato nel 1999 con l’attribuzione di finanziamenti pubblici del contratto d’area. Tuttavia l’area individuata risultò essere protetta dal protocollo della Comunità Europea “Natura 2000” (SIC e ZPS) e fu oggetto di una pesante multa per infrazione del protocollo. Nell’ottobre del 2013 a dieci giorni dall’insediamento del governo Letta venne depositata una documentazione integrativa sia in comune sia al Ministero dell’Ambiente. Di ciò non risulta traccia in alcuna comunicazione comunale. E’ solo per una serie di fortuite circostanze che la cosa sia divenuta di dominio pubblico. Sebbene le commissioni competenti di valutazione del Ministero dell’Ambiente e della Regione Puglia si siano pronunciate in modo SFAVOREVOLE per la concessione del VIA (valutazione di Impatto Ambientale) ora apprendiamo invece dall’Energas l’ottenimento dei permessi necessari. Anche in questa circostanza il Comune è stato completamente negligente nell’informare i cittadini. Un piano di esproprio è stato formalmente avviato.

Nel dettaglio il progetto faraonico, che porterebbe l’Energas a passare da una posizione di bassa classifica a vetta in Italia per il deposito di gpl, prevede l’installazione di dodici serbatoi alti 9 metri e lunghi 100 metri per una capienza totale di 6.000.000 milioni di litri. L’area interessata avrà una estensione totale di 180.000 metri quadri. Il gpl arriverà via mare grazie all’approdo sul pontile dissestato del porto industriale di navi gasiere che necessitano di specifiche e scrupolose misure di sicurezza non solo per l’attracco ma anche per la permanenza. Verrà costruito anche un gasdotto refrigerato di 10 km (5km marini e 5km terrestri). Dallo snodo ferroviario di Frattarolo il gpl verrà distribuito in tutto il sud Italia con ferrocisterne come quelle del disastro di Viareggio. Si stima una movimentazione merci di oltre 100.000 tonnellate annuali su ferrovia (il binario Manfredonia-Foggia è unico per cui diventerà per passeggeri e gpl) e gomma lungo la frequentatissima e unica arteria turistica per il Gargano sud ss 89.

Gli svantaggi identificati per l’economia del territorio sulle quali i cittadini, le associazioni e gli amministratori devono necessariamente riflettere sono a nostro avviso:

– l’irreversibilità per almeno 50 anni dell’indirizzamento industriale della zona con incompatibilità con altri tipi di sviluppo economico (turistico);

– la scarsissima ricaduta in termini di nuovi posti di lavoro;

– il danno irreparabile all’immagine di Manfredonia divenendo turisticamente meno appetibile e paragonabile a quella di Taranto, Marghera, Livorno;

– cittadini soggetti a rischi di incidenti rilevanti, oggi inesistenti;

– ritorno alle vecchie paure di eventuali scoppi come ai tempi dell’Enichem;

– consumo di suolo paesaggisticamente riconosciuto a tutti i livelli, bello ed unico;

– manomissione del fondale marino e della connessa vita biologica marina.

Ricordiamo che per il NewYork Times e per il National Geographic il Gargano è una delle dieci future aree mondiali di sviluppo turistico. Il territorio Sipontino è già stato vittima della speculazione industriale, con conseguenze che tutt’oggi subiamo, mare compreso. Non lasciamo questo territorio a speculatori del profitto a scapito delle future generazioni. E’ ora di dire BASTA!

Il Movimento 5 stelle con il deputato pugliese Giuseppe D’Ambrosio ha già promosso un’interrogazione parlamentare sulla questione, senza aver avuto risposte. Ora chiediamo a tutte le forze SANE che hanno a cuore IL GARGANO a manifestare la propria contrarietà al progetto. Se uniamo le forze possiamo nuovamente dare voce alla cittadinanza battendoci affinché le future generazioni di Capitanata possano scegliere di rimanere in questa bellissima terra ma, al momento, senza futuro.

Chiediamo a gran voce aiuto! Le istituzioni tacciono, i cittadini sono chiamati ad aiutarsi da soli!

Attiviamoci per il nostro futuro!

Comunicato stampa

 Sipontini 5 Stelle

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