Domenica 22 Dicembre 2024

Percorso di formazione alla Dottrina Sociale Cristiana: la sintesi del secondo incontro

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Si è svolto, come da calendario, giovedì  19 febbraio, il 2° appuntamento del percorso di formazione alla coscienza sociale alla luce della Dottrina Sociale Cristiana.

Dopo il primo incontro sul tema del bene comune, si è discusso il tema della persona umana, cercando di comprendere come nei secoli si sia cercato di definire il concetto di persona, sino ad arrivare a considerazioni attuali, sfide contemporanee per comprendere l’uomo nei suoi atteggiamenti e bisogni.

Arena Massimiliano (animatore del Progetto Policoro) ha esordito ricordando che oggi giorno, parlando di coscienza sociale e di Dottrina Sociale Cristiana, è quanto mai attuale affrontare il tema della  persona perché siamo nell’era della questione antropologica, cioè il periodo in cui non conta tanto chiedersi “cosa è giusto e cosa non è giusto fare”, ma “chi è l’uomo, cosa è diventato”. La domanda sull’uomo precede ogni discorso etico e morale.

Arena ha tracciato, in breve, il percorso filosofico relativo alla definizione di persona, ricordando solamente alcune definizioni estremiste. Partendo da Boezio che definiva l’uomo “sostanza individuale di natura razionale” sino a Riccardo di San Vittore che sostituisce il termine sostanza con essenza, passando cosi da una visione solo corporea ad una che mette insieme il corpo, la psiche e l’anima dell’uomo, visione che maturerà nel pensiero del maestro filosofo San Tommaso D’Aquinio che sottolinea come la persona sia un “soggetto” unico ed irripetibile, soggetto perché creato e voluto da qualcuno ed in relazione con dei simili. Il filosofo Tommaso aggiunge anche la natura non solo razionale dell’uomo ma intellettuale, non solo quindi capace di argomentare ma anche comprendere, leggere a fondo la realtà e scegliere cosa è bene e cosa è male. Quindi si è sottolineato come la Dottrina Sociale Cristiana si preoccupi di presentare l’uomo nella sua totalità ed integrità, sostenendo che vi siano in esso quattro dimensioni relazionali:

  • Con “Dio”: tutto ciò che riguarda l’interiorità, il bisogno di andare oltre l’umano, identificabile con qualsiasi religione. Il bisogno di un impianto di valori donato da una tradizione e da una cultura.
  • Con se stessi: una componente importante e spesso dimenticata. L’importanza dell’auto coscienza, dell’auto valutazione, della riflessione, dell’introspezione per comprendere la propria felicità e realizzazione.
  • Con gli altri: E’ l’uscita da se, per andare con le proprie scelte, i propri valori, la propria realizzazione verso gli altri, incontrarli, entrare in gioco, mettere in circolo se stessi e confrontarsi.
  • Con la società: Diverso dagli altri, si intende l’impegno sociale e politico, non solo incontrare gli altri, ma decidere di impegnarsi e fare qualcosa per gli altri. Uomini realizzati che si impegnano per il bene e la realizzazione di altri uomini.

Da qui ne deriva un’immagine dell’uomo ampia, da rispettare, da curare. Ne derivano vari diritti quali quello alla vita, all’educazione, la libertà religiosa, il diritto alla ri-educazione e il re-inserimento sociale.

Don Salvatore Miscio, docente di Antropologia Teologica presso la Facoltà Teologica Pugliese e responsabile della Pastorale Giovanile Diocesana, ha posto l’attenzione sul Novecento, periodo di grande crisi per l’uomo. Ha lasciato emergere come dopo i tentativi del passato di definire l’uomo vi siano stati i “maestri del sospetto” come Nietzsche, Marx, Freud che hanno messo in crisi tutti gli impianti di valori, tutte le definizioni, lasciando emergere un uomo che di se e della società non aveva compreso nulla. Da queste analisi e dai cambiamenti sociale l’uomo del Novecento ne è uscito ferito e deluso sfociando in diversi modi negativi di intendersi, figli tutti della cultura della “non regola” che si è andata diffondendo dalla metà dello stesso Novecento.

Tale cultura è una risposta dell’uomo appunto alla crisi delle grande ideologie, alla crisi delle grandi istituzioni ed agenzie educative come lo Stato, la politica, la famiglia, la scuola, la chiesa.

La cultura del no ha così provocato varie risposte come il narcisimo, la frammentarietà, l’economismo. Tutte espressioni che usano e strumentalizzano l’uomo, o peggio in cui l’uomo stesso si usa e strumentalizza, concentrando tutto su se stesso, sull’immagine, sul mercato, perdendo identità e senso dell’esistenza.

La questione antropologica quindi, cioè sul chiedersi che uomo è al tempo di oggi, in cosa si concentra e crede è sempre più ampia, sempre più difficoltosa nella risposta, che mai più potrà essere monolitica, cioè di definizioni uniche, ma sarà ricca di sfaccettature e variegata di situazione in situazione.

All’interno di questo scenario, don Salvatore, ha presentato l’analisi che lo scrittore Massimo Recalcati fa in suo libro definendo alcune fasi dell’uomo del Novecento sino ad oggi:

  • Complesso di Edipo: Il rifiuto totale del “padre” per cercare e difendere la “madre”. E’ un padre che insegna i propri limiti, ciò che insegna è il primo a non metterlo in pratica. Il padre simbolo delle istituzioni, delle regole. La madre simbolo di ciò che mi accomoda, della sensualità.
  • Complesso di Narcisio: Il bastare a se stessi, il concentramento sul proprio io, l’uomo come super –uomo. Non c’è il semplice rifiuto del padre, ma ne manca proprio la presenza, non viene concepita.
  • Complesso di Telemaco: L’attesa del padre che ritorna, il bisogno di qualcuno che torni a fare da padre. Una provocazione che tocca tutte le istituzioni, dalla famiglia alla Chiesa, dalla scuola alla politica.

Infine don Salvatore ha sottolineato come il “padre” atteso però non potrà più essere il padre padrone, ma il padre testimone, capace di mettersi accanto ed insegnare facendo, comunicare mettendosi in gioco, accompagnando. E’ questo padre nuovo devono imparare tutti ad esserlo, dalla famiglia alla scuola, dalla politica alla Chiesa.

Al seguente link sarà possibile scaricare l’audio dell’intero incontro e le slide di sintesi:

https://t.co/FICZynUFjm

Il prossimo appuntamento è per Giovedì 5 Marzo sul tema dell’uomo e l’ambiente.

Progetto Policoro Diocesi di Manfredonia

Circolo ACLI Manfredonia

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