Domenica 22 Dicembre 2024

Furti in villa a Vieste, recuperati mobili antichi di valore. Quattro persone denunciate (Foto)

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Personale della Squadra di P.G. del Commissariato P.S. di Manfredonia, unitamente a personale  della Sottosezione Polizia Stradale di Vieste, ha recuperato numerosi mobili antichi trafugati da una villa nobiliare disabitata. La denuncia è scattata per quattro viestani, tre dei quali già noti alle Forze dell’Ordine

Di ingente valore economico ed affettivo per i derubati la refurtiva composta di oggetti e mobili antichi, rubati in una villa a Vieste. È il materiale recuperato dalla Squadra di P.G. del Commissariato P.S. di Manfredonia e della Sottosezione Polizia Stradale di Vieste nell’ambito di un’indagine che ha portato alla denuncia di quattro persone per furto, ricettazione ed incauto acquisto. Si tratta di italiani residenti a Vieste, alcuni già noti alle forze dell’ordine. Parte della refurtiva è stata sequestrata in flagranza di reato a due malviventi che stavano perpetrando il furto, altra ritrovata dagli agenti in un garage di un falegname-restauratore viestano.

Ulteriori oggetti sono stati recuperati nel giardino della villa di Vieste, dove erano stati nascosti dai ladri con l’intento di recuperarli in un secondo momento. Ora sono in corso le indagini per individuare il resto della refurtiva, che potrebbe essere già stata rivenduta dal gruppo. Gli investigatori hanno quindi individuato una banda di ladri, localizzata nel centro storico viestano, dedita ai furti di oggetti antichi da immettere nel mercato dei ricettatori.

Tra gli oggetti recuperati, tutti riconosciuti dalla proprietà, vari comò, specchiere, scrivanie, sedie e tavoli in vimini, quadri e dipinti antichi, marmi pregiati, sgabelli in legno ed un antichissimo divano in legno e stoffa, il tutto stimato nell’ordine di numerose migliaia di euro. I furti presso la villa ormai disabitata in quanto pericolante, erano iniziati diversi anni addietro, tutti denunciati alle Forze dell’Ordine locali, ed in innumerevoli occasioni i proprietari avevano dovuto risistemare i danni provocati dalle intrusioni, riscontrando al contempo la trafugazione  di numerosi oggetti di valore donati agli eredi da un’anziana nobildonna tuttora in vita che nulla sa circa la consumazione di furti delle cose a lei più care, quadri e vasi antichi di ingente valore.

Le indagini sono state avviate allorquando i poliziotti apprendevano, da attività info-investigativa, che alcuni malfattori viestani avevano preso di mira la citata abitazione nobiliare, ubicata nel centro cittadino di Vieste, negli anni fatta oggetto di ripetuti furti, ove vi erano ancora dei mobili antichi molto pregiati, oggetti da restaurare ma per veri intenditori e di notevole valore economico, tanto da far sospettare che si trattasse di furti su commissione, pezzi specifici e facilmente piazzabili sul mercato nero; i delinquenti agivano in pieno giorno senza remora alcuna e con molta spavalderia, quasi sicuri della loro impunità.

Si predisponeva idoneo servizio di appostamento e ben presto, all’imbrunire venivano sorpresi a rubare due giovani che, al fine di sminuire la gravità del reato posto in essere, asseriva di essere stati autorizzati al “trasloco” dai proprietari che, contattati erano ignari di tutto, quindi non solo smentivano i malfattori, bensì sporgevano denuncia in merito e riconoscevano senza ombra di dubbio gli oggetti asportati come di loro proprietà.

Continuando le indagini si individuava un ignaro falegname-restauratore che acquistava mobili antichi, specialmente quelli in pessimo stato di conservazione, al fine di potersi cimentare nei restauri più impegnativi, apprendendo altresì che, non più di un paio di settimane addietro, aveva comprato un antichissimo divano in legno ed una consolle che l’uomo consegnava spontaneamente, per cui veniva indagato in stato di libertà per l’incauto acquisto, palesando la sua estraneità ai fatti.

Anche questi ulteriori mobili antichi venivano riconosciuti dai proprietari ed ad essi, così come quelli precedentemente sequestrati, venivano riconsegnati

Sono tuttora in corso indagini volte a recuperare altri mobili preziosi trafugati, non potendosi escludere che tali oggetti possano essere già stati ricettati in luoghi molto lontani da Vieste, tanto da trovarsi in vari mercatini di antiquariato del Nord Italia.

 

 

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Cronaca · News

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