BLITZ DELLE GUARDIE ECOLOGICHE AMBIENTALI DELLA CIVILIS ENGEA DI MANFREDONIA
Rifiuti e discariche: Corte di Giustizia condanna ancora l’Italia al pagamento di euro 40 milioni. Corte di Giustizia UE , sez. Grande, sentenza 02.12.2014 n° C-196/13
Ennesima discarica abusiva, stavolta nel territorio di Zapponeta. Le Guardie Ecologiche Ambientali del Corpo Nazionale Civilis Engea, Comando Generale di Manfredonia hanno rinvenuto una tonnellata di rifiuti pericolosi. La Pattuglia di servizio, su richiesta della Fidas di Zapponeta, formata dal Comandante Generale Giuseppe MARASCO, dalle Guardie: Giovanni Rignanese, Giosafatte Borgia e Pasquale Griego durante un’attività finalizzata al controllo del territorio hanno individuato in contrada giardino a ridosso del comune di Zapponeta che dalla S.P.66 Zapponeta- Trinitapoli, congiunge con la S.P. Cerignola- Manfredonia – un’area di circa 500 metri, lungo gli argini della strada brecciata, adiacenti i canali adibita a discarica abusiva di rifiuti pericolosi. Sul sito sono stati rinvenuti numerosi rifiuti pericolosi, quasi una tonnellata, costituiti per la maggior parte da lastre di eternit corrose dall’esposizione agli agenti atmosferici e quindi dannose per la salute e l’ambiente. Inoltre, sono stati individuati rifiuti derivanti da attività industriali ed artigianali, attività agricole, oltre a calcinacci, guaina bituminosa, accessori e carcassa di autoveicolo bruciato, vetro, plastica e numerosi pneumatici usati (come da foto allegate).
L’area della discarica di rifiuti abbandonati illecita, dice in una nota il Comandante Giuseppe Marasco:“E’ un disastro ambientale, l’area è stata fotografata, circoscritta, filmata anche dal Direttore Responsabile di Teleradioerre, presente sul posto durante il servizio, alla presenza del Presidente Fabio Cercio della FIDAS di Zapponeta e dei suoi volontari, Il Corpo Nazionale Civilis Engea e le Guardie Ecologiche Ambientali volontarie hanno interessato, con un rapporto di servizio, per il sequestro dell’intera area, la Procura della Repubblica di Foggia, Il Prefetto, Il Presidente della Provincia, Il Presidente dell’A.S.L. Foggia, L’A.R.P.A. di Bari, il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Foggia, il Comando Stazione Carabinieri di Zapponeta e le Autorità Comunali competenti per la rimozione dei materiali. L’attività si colloca nell’ambito del rapporto di collaborazione e sinergia tra gli Enti: Provincia di Foggia e le Guardie Ecologiche Ambientali del Corpo Nazionale CIVILIS ENGEA, volto alla tutela dell’ambiente del Territorio e del Mare e nell’interesse della collettività, soprattutto per evitare spiacevoli conseguenze derivanti dall’abbandono di rifiuti pericolosi, come da convenzione sottoscritta dal Presidente della Provincia dott. Carmine Stallone con il Presidente – Comandante Giuseppe Marasco in data 11.05.2007 Prot. n.23045”
L’Addetto Stampa e P.R.
Queste sono scoperte dell’acqua fresca (questo no per sminuire l’operato delle Guardie).Scoprire discariche è un servizio che qualunque cittadino può fare, giusto sarebbe se venissero individuati i responsabili di tale illecito, spiego perchè: 1)individuato il responsabile oltre al verbale di abbandono, è obbligato a bonificare tutta l’area 2) I comuni province o regioni non vengono gravati dalle spese per lo smaltimento (che poi sono soldi che gravano su tutta la popolazione) 3)Il fattore “deterrenza” quando si viene a sapere cosa comporta a un delinquente ambientale quando viene preso, le cose funzioneranno diversamente.
In conclusione se si vuole fare un qualcosa di buono cerchiamo di sorprendere chi inquina…!!!!
Chiedo ma dopo che si è scovato tutto l’illecito sversamento, il tutto viene bonificato da chi di competenza ?