Personale dipendente della locale Squadra di Polizia Giudiziaria, coadiuvato da personale del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, ha denunciato in stato di libertà tre sipontini resisi responsabili di reati inerenti la detenzione di armi ed esplosivo.
E’ stato, infatti, intensificato in occasione del Carnevale Dauno, l’attività di prevenzione e repressione dei reati in genere, mediante l’utilizzo di numerose pattuglie automontate. A seguito di attività info-investigativa si acclarava che presso una masseria posta in località Fontanarosa, agro del Comune di Manfredonia, vi era un’officina adibita alla lavorazione di un ingente quantitativo di esplosivo, di elevata pericolosità.
In considerazione di più attentati dinamitardi verificatosi in ambito provinciale ed avendo appreso che nella masseria erano altresì illecitamente detenuti alcuni fucili e numeroso munizionamento, nella prima mattinata di ieri si predisponeva un lungo appostamento, essendo la masseria al momento disabitata e, solo nel pomeriggio, sul posto sopraggiungeva una persona, per cui i poliziotti del Commissariato P.S. di Manfredonia con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Bari procedevano alla perquisizione all’interno della tenuta ove vi erano alcuni appartamenti autonomi nell’esclusiva disponibilità di alcuni personaggi.
La perquisizione dava esito positivo in quanto, nella camera da letto, si rinveniva una carabina automatica calibro 22 marca Beretta completa di caricatore innestato rifornito con cinque cartucce, pronta all’uso, ed un calcio di fucile calibro 12; venivano altresì rinvenute ulteriori duecento munizioni, una cinquantina aventi calibro 22, la rimanenza avente calibro 12. Nel frattempo giungevano in loco altre due persone che, a vario titolo, avevano accesso alla masseria, fra le quali una già conosciuta agli investigatori in quanto annoverante numerosi pregiudizi di Polizia in materia di esplosivi e munizionamento, fra i quali un divieto di detenere armi ed esplosivi emesso dalla Prefettura di Foggia nel 2005.
Nell’abitazione in uso al pregiudicato si rinvenivano pericolosissimi ordigni pirotecnici artigianali e, sempre all’interno della masseria, un’officina ben attrezzata ove però non si rilevavano tracce riconducibili alla manifattura artigianale dei grossi petardi.
La perquisizione veniva estesa all’abitazione di residenza del perquisito, ubicata a Manfredonia e lì i Poliziotti ritrovavano una vera e propria “Santa Barbara”: nella camera da letto e nello sgabuzzino vi era numeroso materiale della medesima specie per un peso complessivo di circa duecento chilogrammi, in maggioranza composto da micidiali fuochi pirotecnici artigianali illecitamente detenuti.
Le tre persone venivano indagate in stato di libertà, mentre successivi accertamenti permettevano di accertare che la carabina calibro 22 risultava essere stata denunciata presso il commissariato P.S. di Manfredonia circa cinquant’anni orsono da una persona nel frattempo deceduta. Entrambi i fucili e relativo munizionamento venivano sottoposti a sequestro ed, al fine della messa in sicurezza del materiale esplodente sequestrato, si faceva intervenire personale del Nucleo Artificieri di Bari che provvedeva alla catalogazione dei micidiali manufatti pirotecnici ed alla messa in sicurezza degli stessi per i quali veniva richiesta autorizzazione alla distruzione alla competente A.G.
Ma i nomi di questi signori ?
Non sono stati comunicati dagli organi preposti.
Grazie dell’intervento.
Saluti
ma non è che provengono da qua i proiettili dei prof????