Musica classica e contemporanea insieme nel secondo appuntamento di “Classica resisti!”, trentaduesima stagione concertistica degli Amici della Musica di Lucera.
Dopo il trionfale evento inaugurale con “Trovatore”, la Sala Paisiello torna a ospitare il Trio Chénier, giovane ensemble musicale già molto apprezzato per il riconosciuto talento, unito a grande tecnica e capacità espressiva, dei musicisti che lo compongono: Claudio Andriani (violino), Domenico Monaco (pianoforte) e Francesco Mastromatteo (violoncellista).
I tre strumentisti, molto noti per le loro rispettive carriere, essendosi esibiti da solisti o in gruppi e orchestre importanti in Europa, Africa, Asia e Stati Uniti, e avendo conseguito di primi premi in prestigiosi concorsi internazionali, si esibiranno domenica 15 febbraio, alle 20.00, in “Suoni ai margini”.
In questo concerto il Trio Chénier celebrerà il resistere di artisti, quali Shostakovich (Trio op. 67) e Dvorak (Trio n.4 op.90 “Dumky”), che hanno trovato una loro voce in una maniera alternativa rispetto all’establishment culturale e artistico dei propri tempi, divenendo icone di una ricerca di libertà creativa personale ed universale.
“Il Trio op.67 di Shostakovich – spiega Elvira Calabria, presidentessa della Paisiello – scritto sul finire del secondo conflitto mondiale nel 1944 non rievoca solo le tragedia della Shoah, riferimento confermato dal comparire delle melodie ebraiche nell’ultimo tempo, ma è una più vasta metafora delle condizioni di oppressione artistica e umana create dal regime staliniano. Shostakovich usa Hitler come figura della barbarie comunista, usando un’ambiguità già propria della Settima Sinfonia. La marginalità di Dvorak è invece nel suo portare al centro della cultura tardo romantica delle culture slave, boema in particolare, e dei suoi ritmi tipici. Ecco allora che una danza folkloristica come la Dumka, diventa l’ossatura di un trio che sa usare il linguaggio e le forme della grande tradizione musicale occidentale per regalarci un capolavoro di profondo impatto emotivo. Seguendo il proprio percorso di ricerca artistica ed innovazione, il Trio Chènier abbina a brani di repertorio una composizione contemporanea, il trio “Il Segno” di Antonio D’Antò, uno dei più originali compositori italiani d’oggi, attivo in ambito cameristico, sinfonico e teatrale con una poliedricità stilistica che ne ha nutrito la prestigiosa carriera internazionale. I suoi lavori sono regolarmente eseguiti in Francia, Romania, Slovenia, Olanda, Colombia, Stati Uniti e altri paesi”.
Il cartellone 2015 si presenta all’insegna della tradizione più nobile, senza ovviamente dimenticare di introdurre Lucera e il sempre crescente e giovane pubblico di Capitanata nell’attualità dell’arte contemporanea.
Il concerto avrà luogo nella Sala concerti “Giovanni Paisiello” di Via Bozzini 8 a Lucera. Ingresso con abbonamento o biglietto.
Associazione Amici della Musica “Giovanni Paisiello”
Via Bozzini, 8 (vicinanze Piazza Duomo) – Lucera (Foggia)
tel. 0881 542027 – 328 4064980
e-mail: info@amicimusicapaisiello.com
sito web: www.amicimusicapaisiello.com
Facebook: Amicidellamusicapaisiello
PROGRAMMA
- Shostakovich: Trio op.67
Andante – Moderato
Allegro con brio
Andante
Allegretto
- D’Antò: Il segno per violino, violoncello e pianoforte
- Dvorak: Trio n.4 op.90 “Dumky”
Lento Maestoso
Poco Adagio
Andante
Andante Moderato
Allegro
Lento Maestoso
CURRICULUM
T R I O C H É N I E R
Domenico Monaco, piano
Claudio Andriani, violin
Francesco Mastromatteo, cello
Il Trio Chénier è un progetto artistico che fonde profonda passione per la musica, amicizia fraterna e curiosità per nuovi percorsi creativi, in un ideale di Cultura fatto di entusiasmo e libertà espressiva. Il Trio nasce nel 2013 presso il Conservatorio “U. Giordano” nelle due sedi di Foggia e Rodi Garganico, dove i tre componenti del trio insegnavano pianoforte, violino e musica da camera. Domenico, Claudio e Francesco hanno dunque da subito vissuto la loro collaborazione artistica tra gli splendidi paesaggi del Gargano e la ricca tradizione artistica di Foggia, città natale di Umberto Giordano, il compositore della celeberrima opera “Andrea Chénier”, riferimento estetico ed artistico del Trio.
Sin dall’inizio i tre componenti hanno deciso di abbinare il repertorio classico-romantico e l’esplorazione attenta della musica del XX e XXI secolo, sia alle commissioni di nuovi brani, che ad un appassionato percorso di trascrizioni in ambito cameristico della produzione operistica. In questo modo il Trio entra nel panorama artistico internazionale studiando il passato, accettando le sfide del presente e identificandosi nella tradizione centrale della Musica Italiana: l’Opera.
Il nome è un autentico manifesto artistico. Infatti Umberto Giordano, nonostante il suo linguaggio alquanto tradizionale, fu artista dalla grande curiosità, pronto ad accettare le novità del presente soprattutto in relazione ai mass-media: dai film, ai primi cartoons di Disney, ai primi documentari. Questa attenzione al presente è essenziale nel legare i musicisti del Trio al compositore che da loro nome ed ispirazione. Ancor più importante è il fatto che i componenti dello Chénier abbinino sempre i propri concerti a semplici e personali guide all’ascolto con l’obiettivo di stabilire un rapporto immediato, di vita vissuta, tra il pubblico e i brani eseguiti. L’idea di Condivisione Culturale è centrale nei concerti del Trio e il poeta della Rivoluzione Francese Andrea Chénier con la sua concezione di Arte al servizio della democrazia e dell’uguaglianza tra gli uomini, rappresenta al meglio gli ideali artistici e sociali del Trio.
Domenico Monaco, Claudio Andriani e Francesco Mastromatteo condividono un prestigioso percorso di studi internazionale in istituzioni quali: Scuola di Musica di Fiesole, Basel e Leipzig Musikhochschulen, Southern Metodisty University in Dallas e University of Texas at Austin. Dopo aver vinto numerosi premi in vari concorsi internazionali, tutti i componenti del Trio si esibiscono come solisti e in formazioni da camera in Italia, numerose nazioni europee e negli U.S.A.