Sabato 7 febbraio scorso, giorno di San Lorenzo Maiorano, alla presenza di S.E. Mons. Domenico D’Ambrosio, Mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia- San Giovanni – Vieste, ha inaugurato una nuova sala, da poco ristrutturata, del Seminario Sacro Cuore, e anche un’ascensore installato per permettere ai disabili di accedere all’Archivio e alla Biblioteca Diocesana, ubicati al secondo piano del Seminario.
La sala, ex refettorio del convento delle Clarisse, è stata intitolata al compianto Mons. Vincenzo D’Addario, arcivescovo di Manfredonia dal 1990 al 2002, predecessore di Mons. D’Ambrosio. L’ascensore invece è stato intitolato a Mons. Riccardo Ruotolo, vescovo ausiliare di Mons. D’Ambrosio dal 1996 al 2004, poiché fu lo stesso Mons. Ruotolo a donarlo al Seminario di Manfredonia poco prima della sua dipartita.
Questa sala appena inaugurata ha un trascorso piuttosto travagliato. Ce ne siamo già occupati in passato su queste pagine. Adesso pare si sia giunti all’epilogo. Infatti Mons Castoro ha annunciato una conferenza stampa in cui spiegherà come si è deciso di affrontare il problema della copertura dei resti archeologici ritrovati sotto la sala in fase di restauro, in un primo momento coperti da pavimentazione.
In occasione dell’inaugurazione, abbiamo avuto occasione di dare un’occhiata al lavoro svolto, ma, da quello che si vede nel video e nelle foto che pubblichiamo, abbiamo constatato che la superficie con copertura trasparente è piuttosto esigua rispetto a quanto è stato ritrovato, e che sarebbe invece il caso di esporre alla vista dei cittadini e dei visitatori.
Non ci esprimiamo per ora, dunque, ma attendiamo con ansia di sentire le parole del nostro Pastore.
Mariantonietta Di Sabato
Foto di Saverio Papicchio
Io credo che il CLERO non debba approppriarsi della ns storia, del ns. passato.
TUTTA la pavimentazione va rimossa, e sostituita con vetro trasparente
sono pienamente daccordo e bisognerebbe anche organizzare delle visite per far conoscere meglio le scoperte
Studiate la storia e aprite gli occhi, e ringraziate il cielo che c’è la Chiesa che protegge e restaura quel poco di storico e artistico che c’è…perchè con la pessima sensibilità che abbiamo, tutti, laici e chierici, neanche quello ci sarebbe!