Finisce con la scomparsa di Gabriele Mazzone un modo di fare politica che, alla luce delle esperienze attuali, saremo costretti forse a rimpiangere.
Egli ha incarnato nel corso della sua lunga esistenza molta parte della storia politica della Manfredonia repubblicana, con una tenacia e una passione che lo hanno accompagnato dalla prima giovinezza fino agli ultimi giorni della sua esistenza.
La visione politica, che gli derivava dai padri fondatori della Democrazia Cristiana, si basava soprattutto sui grandi ideali e sulla ricerca degli interessi generali, al di là dell’essere maggioranza o opposizione.
L’epoca in cui Gabriele ha svolto un ruolo attivo come amministratore e come consigliere comunale di questa città, è un’epoca lontana, allorché netta, dura e, a volte, anche feroce era la contrapposizione fra i democristiani e i comunisti.
Lunga fu la sua esperienza a livello comunale e provinciale, come segretario politico, con la profonda convinzione e altrettanto grande impegno di veder crescere il nostro territorio senza allontanare mai lo sguardo dalla nostra città.
Quando poi, dalle varie vicende e dalla evoluzione dei partiti politici, fu in un certo qual modo costretto a rientrare nel privato, costituì sempre e per non pochi degli attuali politici di grido, punto di riferimento per suggerimenti, consigli e proposte.
Concluse la sua esperienza politica come amministratore della Provincia di Foggia in qualità di assessore, con il presidente Antonio Pepe. Anche in quell’occasione, frequenti e proficui furono i contatti con la nostra amministrazione per la risoluzione dei problemi sul tavolo.
Ricorderemo l’amico Gabriele per la sua tenacia, per la sua saggezza, per il suo amore per la nostra città. Esprimiamo nel contempo tutto il nostro cordoglio alla sua Signora e ai suoi figli.
E’ quanto scrive in una nota il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, ricordando Gabriele Mazzone.