Lunedì 4 Novembre 2024

Quale futuro per il mercato ittico di Manfredonia? (Video)

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Una conferenza stampa particolarmente bollente quella che si è tenuta oggi, giovedì 29 gennaio 2015, alle ore 12, presso l’Aula Consiliare di Palazzo San Domenico, in merito al fallimento del Consorzio Generale del Mercato Ittico di Manfredonia (Co.Ge.M.I.M), esaustivamente illustrato dal Sindaco Angelo Riccardi e dall’Assessore alle Risorse del Territorio e Sviluppo Economico, Antonio Angelillis.

Il Consorzio di gestione, composto non solo dal Comune di Manfredonia ma anche dalla Camera di Commercio di Foggia, dall’Amministrazione provinciale di Foggia e dagli operatori della pesca (Intelligenti pauca) presenta un bilancio interno pressoché disastroso, con morosità verso istituti creditizi di oltre 800.000 euro, che hanno spinto tutti i membri del Consorzio, come affermato dal liquidatore Belviso, nella previsione di ripianare il deficit, di indire una selezione pubblica per la ricerca del soggetto privato cui affidare la concessione dei servizi propri del mercato stesso. E’ opportuno sottolineare come questa extrema ratio si è resa necessaria nel momento in cui la Provincia di Foggia si è rifiutata di intervenire nella gestione del mercato.   

Ma chi ha condotto il mercato ittico a versare in queste condizioni di disastro finanziario? Il sindaco Riccardi ha invitato ripetutamente la cittadinanza ma soprattutto la stampa locale a non sparare sulla “Croce Rossa” incarnata nella figura dell’Assessore Angelillis e a lodare la chiarezza e il realismo del Comune nell’affrontare la crisi presentata. Una crisi che può in ultima analisi essere attribuita tanto ad una cattiva gestione del bilancio interno del mercato ittico quanto ai suoi esorbitanti costi di gestione.

Per il futuro, al riguardo cosa possiamo aspettarci? Sicuramente maggiore responsabilità ma non solo. L’assessore Angelillis ha proposto una conduzione moderna del Mercato Ittico cittadino, in grado di rispondere a leggi draconiane provenienti dalla Comunità Europea che vietano determinate tipologie di pescato, strangolando l’economia ittica della nostra città in mesi vitali dell’anno. All’orizzonte si intravede una possibile partnership fra il Consorzio Ittico di Manfredonia e quello di Milano, ove quotidianamente arriva il nostro straordinario pesce, simbolo da sempre di bontà e freschezza.

In tutta questa vicenda non possiamo non ricordare, infine, tutti quei pescatori che ogni giorno si impegnano in un lavoro che si perpetua da generazioni ed è la massima espressione dell’anima manfredoniana. Anche da parte loro deve provenire la volontà di andare oltre il fallimento, costruendo dalle ceneri qualcosa di diverso e di estremamente molto più produttivo in grado di rilanciare il mondo della pesca.

Domenico Antonio Capone

Video Intervista Riccardi

Video Intervista Angellilis

Video Intervento Belviso

 

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Commenti

  • Io, come affermi, dò qualche segno….; Lei caro Giorgio, o meglio quello che svolazza tra i tanti nomi, ha sempre qualche altra cosa nella testa… sicuramente non la materia grigia che è una componente essenziale di quello che dovrebbe contenere il cervello.
    Chiedo, ma perché replichi sempre e non ti fai mai portavoce di una criticità delle cose che non vanno in questa città….. di cui sicuramente ne fai parte e che dovresti contribuire a migliorarla…. forse sei, per caso, l’altra componente a cui sono rivolte le critiche e che invece contribuisci alla sua dequalificazione.
    A te il solito riscontro…..e dicci qualcosa di sensato, se puoi.

    semprevigile 30/01/2015 9:04 Rispondi
  • Evviva semprevigile di nome, ma addormentato nella vita e di fatto, finalmente da segni di risveglio con un commento accettabile. Bravo continua cosi’.

    Giorgio 29/01/2015 21:43 Rispondi
  • Facciamo un indovinello.
    Chi compare nelle foto di inaugurazione del nuovo mercato ittico (con qualche capello in più)? La risposta è qui:
    http://www.comune.manfredonia.fg.it/attivitaservizi/oopp/inmerittico/index.htm

    Filippo 29/01/2015 20:24 Rispondi
  • Dare la colpa alla Comunità Europea della situazione disastrosa in cui versa il Mercato Ittico è falso e pretestuoso. La vera causa è la totale mancanza di capacità manageriali di coloro che hanno gestito questa attività unitamente alla gestione del pescato in banchina e non al mercato. Chi ha permesso che il mercato ittico venisse sistematicamente by-passato? Ben venga la partnership con il Comune di Milano, chissà che i nostri manager impareranno qualcosa?

    Adautto 29/01/2015 19:33 Rispondi
  • Non so che fine faranno i pescatori, si sono chiesti questi signori perché il pescatore non confluisce più al mercato? o fanno finta di non sapere!

    Giusy 29/01/2015 17:33 Rispondi
    • dov’erano i pescatori quando chi gestiva loro inizialmente speculava sul loto operato?

      Sara 29/01/2015 18:08 Rispondi
  • Buone le iniziative di coinvolgere nella gestione privati e/o il comune di Milano… salvo ad eliminare il vezzo, tutto manfredoniano, di vendere il pescato sottobanco non facendolo passare per il mercato ittico…. dove l’unica fonte di entrata sono i diritti sul quantitativo trattato e che DEVE transitare.
    Il cambio di gestione deve avvenire prima di tutto da questo… altrimenti sarà un mercato dove si contratta area fritta.

    semprevigile 29/01/2015 17:24 Rispondi

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