Le storie di emigrazione hanno un fascino particolare. Il racconto di vite strappate alle proprie radici per le ragioni più diverse attirano gli animi romantici ansiosi di un lieto fine, oltre che gli studiosi, talora freddamente compassati, di fenomeni sociali. Ci è capitato di avere tra le mani, grazie ad un attenta lettrice, la storia di un manfredoniano da poco scomparso negli Stati Uniti, il quale, pur avendo passato tutta la vita oltreoceano, non ha mai tagliato il legame con la città che gli diede i natali. Antonio Guerra, detto Tony, vede la luce insieme al suo fratello gemello Francesco, a Manfredonia il 30 marzo del 1927. I suoi genitori, Matteo e Giovanna Castriotta, nel 1930 decidono di lasciare la loro casa, in via Maddalena, e la loro città, per emigrare negli Stati Uniti, in cerca di fortuna, di riscatto sociale, sull’onda del sospirato “sogno americano”. Antonio cresce e studia a Providence nello stato del Rhode Island, si diploma alla High School di Mount Pleasant nel gennaio del 1945 e serve la marina statunitense a bordo della “SS Kearsarge”. Poi si laurea in Architettura presso la Northeastern University di Boston, Massachussetts. Nel 1952 torna in Italia con i suoi genitori per far visita ai parenti e ai luoghi lasciati quasi vent’anni prima, quando era ancora bambino. A Manfredonia conosce Maria De Finis (sua cugina, figlia di Filomena, sorella di sua madre), che diventerà sua moglie, a Manfredonia stessa, il 25 giugno 1953. Possiamo immaginare la risonanza che ebbe questo matrimonio “americano” in una piccola cittadina come la Manfredonia degli anni Cinquanta. La cerimonia fu celebrata in Cattedrale da don Leandro Cascavilla, con tanto di corteo di macchine lussuose a noleggio. Un evento da fiaba a cui partecipò tutto il paese, facendo forse sognare tante ragazze in età da marito. Tornato negli Stati Uniti, Tony comincia la sua carriera di architetto lavorando per la Robinson, la Green, la Beretta Corporation, e nel 1962 crea la “Delta Construction Company”, una delle prime imprese di progettazione-costruzione del nord-est degli Stati Uniti. Antonio Guerra fu un vero pioniere nel campo della conservazione storica. Il contributo più importante nello stato del Rhode Island fu l’acquisto e la ristrutturazione dell’ex “Brown & Sharpe Manifacturing Plant” (impianto di industrie manifatturiere), attualmente noto come “The Foundry Corporate Office Center and Promenade Apartments”. Tony concepì e realizzò per questi impianti un progetto di trasformazione e rigenerazione, facendone un moderno centro residenziale con numerosi uffici ed appartamenti, ma senza cambiarne l’impianto originario. L’acquisto di questo complesso storico fu perfezionato da Tony nel 1968. La ristrutturazione dell’ultimo edificio del complesso è attualmente in corso, con la famiglia di Tony che continua la sua opera. Amante dei viaggi, tornò tante volte a Manfredonia, per rivedere la sua amata città natale e ritrovare i tanti parenti; l’ultima volta, nel 2008. Cattolico praticante, amava festeggiare tutte le ricorrenze, occasioni in cui riuniva la numerosa famiglia; giocava a golf e a carte con i gli amici all’ “Alpine Country Club”, di cui era socio. Nel 2003 gli fu diagnosticato il morbo di Parkinson. Combatté la malattia con forza e dignità, ed è ricordato da tutti per non aver mai perso il suo sorriso caldo ed accogliente. Esercitò la sua professione, la sua originaria visione, fedelmente, fino all’ultimo giorno. Tony è morto in pace, circondato dalla sua famiglia, lo scorso 11 ottobre 2014, dopo il fratello Michael e il gemello Frank. Gli sopravvivono la sorella Lucy e il fratello Lee. Tony e Maria hanno avuto nove figli: Matthew, Marie, Virginia, Thomas, Jean, Anthony, Joanne, Marisa e James, che diedero loro quindici nipoti. Per i meriti conseguiti grazie al suo lavoro di conservazione, Antonio Guerra è stato designato per il Premio 2014 del Centro Conservazionista dalla “Providence Preservation Society”, e l’onorificenza gli è stata conferita postuma il 7 novembre.
Mariantonietta Di Sabato
Ringraziamo la signora Romana De Finis, nipote dei coniugi Guerra-De Finis, per il materiale e le informazioni fornitici.
Grazie Maria Antonietta per averci fatto conoscere un nostro illustre concittadino.