L’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, in collaborazione con l’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Sanità e l’IRCCS di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, ha istituito anche per l’anno 2015, l’Evento Formativo di Pastorale Socio-Sanitaria quale Percorso di Alta Formazione all’Impegno Sociale, Educativo, Etico e Sanitario.
Venerdì 15 gennaio è stato presentato, l’evento formativo, nell’auditorium V.Vailati a Manfredonia, da illustri personalità del mondo pastorale e da quello scientifico. Tra gli assenti giustificati c’è stato il dott. Guglielmo Minervini, Assessore della Regione Puglia alle Politiche Giovanili. Attraverso un video, è stato presentato il suo pensiero sull’evoluzione dell’operatore socio-sanitario, ripensato e riformulato nel contesto storico della crisi economica e sociale che ha inciso duramente sui tagli alla sanità. Invece un responsabile dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, ha esposto l’encomiabile apporto del direttore generale IRCCS dell’Ospedale, dott. Domenico Crupi, anch’egli assente per impegni istituzionali a Roma.
Tra i presenti, invece, il vice-sindaco Matteo Palumbo che ha esposto l’importanza della figura socio-sanitaria nei servizi assistenziali che risponde al bisogno di “care”, di sostegno e d’aiuto di quella fascia di popolazione particolarmente debole e disagiata. L’Arcivescovo Mons. Michele Castoro, ha sottolineato, invece, quanto sia di fondamentale importanza seguire la dottrina pastorale nell’espletamento delle funzioni professionali per comprendere meglio il bisogno di cura e soddisfarlo con un’efficace azione umanitaria.
Infine ha chiuso la fase di presentazioni la Lectio Magistralis “Una formazione integrale per una Cura globale. Verso un nuovo Umanesimo” di Don Carmine Arice, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute e membro della Conferenza Episcopale Italiana. Secondo il Vangelo la persona bisognosa ha il Volto di Cristo. Il malato dovrebbe poter riconoscere il volto di “Cristo medico” nell’operatore. Nella premessa, Don Carmine ha esplicitato il concetto della formazione che è un dovere ed una necessità. La Formazione è un processo di maturazione globale della persona che capace di rendere l’operatore abile nel sapere (competenze), nel saper essere (maturità globale) e saper fare (abilità operative e relazionali). L’agente principale che spinge l’operatore socio-sanitario e pastorale nell’azione di sostegno e cura è lo Spirito Santo senza, l’Azione è priva di fondamento. Oltre alla preparazione professionale, a tali operatori è necessaria anche la “formazione del cuore”. Il cuore (l’amore), in senso biblico, è il centro profondo originante il mistero della persona. Il concetto di “formazione integrale” include proprio quello del “cuore” che produce “ l’azione umanitaria” dell’operatore formato secondo la dottrina pastorale. Secondo Don Carmine Arice “La crisi mondiale economica, sociale e antropologica riduce l’uomo a una sola delle sue esigenze: il consumo. L’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare. Invece il “nuovo umanesimo” rimette al centro dell’universo l’uomo, inteso secondo il Vangelo, come colui che vive e sacrifica il Sé per il bene dell’altro”.
Il saluto finale di Mons. Michele Castoro è di augurio verso quanti vorranno sperimentare un nuovo modo di operare, lavorare e vivere la propria esistenza protesa verso il “bene comune”. Il prossimo incontro formativo sarà mercoledì 28 gennaio dalle ore 16 alle 19. Per informazioni potete scrivere all’indirizzo email: formazione sociosanitaria@gmail.com
Grazia Amoruso