Domenica 22 Dicembre 2024

"Si renda noto l'ideatore dell'iniziativa del concorso 'Je suis Charlie'", Titta interroga

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Interrogazione urgente a risposta scritta del Consigliere Comunale Cosimo Titta, ad oggetto “Richiesta chiarimenti in ordine all’ormai nota triste vicenda che ha portato alla gogna mediatica nazionale il buon nome della nostra Città e di una delle sue più significative ed importanti tradizioni, il Carnevale”.

Questo il testo dell’interrogazione indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Manfredonia, al Sindaco del Comune di Manfredonia Angelo Riccardi e all’Assessore con delega all’Agenzia del Turismo Antonietta Varrecchia

Premesso

-che con nota a firma dell’Ufficio Stampa e Comunicazione “Manfredonia Turismo”, l’AGENZIA del Turismo per la Promozione del Territorio di Manfredonia rendeva pubblica l’indizione, “a seguito dei tragici fatti di cronaca internazionale che hanno colpito il cuore della Francia ed in memoria delle vittime di cotanto atto terroristico, la prima edizione del concorso denominato “Premio Internazionale Carnevale in Satira: Je Suis Charlie;

-che l’oggetto del concorso consiste nella realizzazione di una “Vignetta Satirica” dal carattere esclusivamente carnevalesco che esprima il colore e l’allegoria di questa festa e che nel suo regolamento era stata inserita, “incautamente” ed in maniera del tutto contraria al significato del “Je suis Charlie” ed allo spirito che dovrebbe caratterizzare questa iniziativa, la clausola che «Non saranno accettate vignette che offendano il decoro pubblico e la religione»;

-che tale clausola, imponendo ai concorrenti/disegnatori satirici di non fare satira sulla religione, contravveniva paradossalmente a quello che avrebbe dovuto essere il vero spirito dell’iniziativa, ideata non solo in memoria delle vittime del grave attentato di Parigi, ma anche per rafforzare il riconoscimento universale del diritto alla piena Libertà di manifestazione del pensiero;

-che l’introduzione, attraverso la previsione della detta clausola, di inopportune e sgradevoli restrizioni nei confronti di detta Libertà che, invece, da parte di ognuno di noi deve poter trovare sempre, anche attraverso la satira, la massima espressione possibile, destava l’ilarità e le critiche, per la sua infelice previsione in un concorso di siffatto genere, di gran parte dell’opinione pubblica e di mass media anche nazionali (TGCOM24, ILPOST, FUMETTOLOGIA, REPUBBLICA DI BARI, COMICSBLOG, FANPAGE, ITALIAOGGI, solo per citarne alcuni), sollevando un generale moto d’indignazione;

-che il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, dopo aver preso atto anch’egli delle evidenti citate incongruenze, riteneva opportuno e doveroso inviare al presidente dell’Agenzia del Turismo Michele De Meo una lettera con la quale lo invitava a voler effettuare le opportune rettifiche al regolamento concorsuale per eliminare le dette incongruenze e porre così fine alle tante comprensibili polemiche che la loro inopportuna previsione stava alimentando in un momento che vedeva tutto il mondo schierato a favore della massima Libertà di espressione e, quindi, anche di satira;

-che, alla luce della bufera mediatica che comunque si scatenava e nella quale finiva il premio satirico “Je suis Charlie” e con esso la nostra Città ed il suo storico Carnevale, l’opinione pubblica locale, fortemente indignata per l’accaduto, ha ritenuto doveroso chiedere di conoscere i nomi dei responsabili di questa brutta pagina cittadina;

-che, nonostante le predette reiterate richieste siano state formulate nelle più diverse forme non solo da semplici cittadini, ma anche da alcuni movimenti politici e redazioni di siti d’informazione locali, questi interrogativi non hanno, ad oggi, trovato nessuna concreta risposta, anzi, peggio, si è assistito solo ad uno stucchevole balletto di responsabilità scambiate tra i soggetti coinvolti a vario titolo nella burrascosa vicenda, senza però che questi siano arrivati a fornire all’opinione pubblica, che ne chiede conto, il nominativo del/i reale/i responsabile/i.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere Comunale, condividendo la necessità espressa da buona parte dell’opinione pubblica locale circa l’opportunità di conoscere ed approfondire tutti gli aspetti di questa grottesca e paradossale vicenda, ed in particolare quelli che ancora restano incomprensibilmente oscuri, come quello legato all’identità del/i responsabile/i della previsione della contestata e deprecabile clausola restrittiva della Libertà di espressione incautamente inserita all’interno del regolamento del “Premio Internazionale Carnevale in Satira: Je Suis Charlie”, ma anche al fine di poter dare all’Amministrazione comunale la possibilità di sgomberare il campo da ogni dubbio circa la possibilità che stia tenendo un comportamento volutamente “omertoso” in ordine a questioni che, invece, non dovrebbe avere nessun problema a chiarire innanzi ai Cittadini, in ottemperanza anche al dovere di improntare sempre la propria azione agli inviolabili principi della trasparenza e dell’imparzialità della pubblica amministrazione,

INTERROGA

 

il Sindaco di Manfredonia e l’Assessore Antonietta Varrecchia al fine di sapere:

  1. il nominativo dell’ideatore/fautore dell’iniziativa denominata “Premio Internazionale Carnevale in Satira: Je Suis Charlie” collegata all’edizione annuale del nostro storico Carnevale;
  2. il nominativo, se diverso dal precedente, dell’autore del regolamento del detto concorso ed in particolare della clausola contenente i divieti e le restrizioni alla Libertà di espressione del pensiero ritenuti assolutamente fuori luogo e che sono stati causa di una figuraccia nazionale per la nostra Città, il suo Carnevale e l’Agenzia del Turismo;
  3. se il presidente dell’Agenzia del Turismo, così come prontamente richiestogli dal Sindaco di Manfredonia, ha posto rimedio alla discrepanza ed alla incoerenza evidenziatagli, e, nel caso affermativo, quali sono stati i rimedi e le soluzioni che ha inteso adottare;
  4. se, alla luce di questo scivolone con ricadute di certo non edificanti per il Carnevale e più in generale per la città di Manfredonia, ritengano opportuno procedere alla revoca immediata di ogni incarico ricoperto dal responsabile in questione, anche al solo fine di evitare cautelarmente il rischio, quandanche solo remoto, del possibile avveramento di ulteriori conseguenze dannose per l’immagine della nostra Città, che potrebbero derivarci dal far, appunto, continuare a ricoprire ruoli ed a svolgere funzioni connesse con l’attuazione dell’importante obiettivo della promozione e dello sviluppo del territorio ad un soggetto che avrebbe già dato sufficientemente prova di non possedere quel livello minimo di sensibilità e di conoscenze di cui bisognerebbe essere dotati per poter operare in contesti importanti come quelli legati al corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione.

     Ai sensi del vigente Regolamento comunale si chiede risposta scritta e si ricorda che la presente interrogazione riveste i caratteri dell’urgenza.

Il Consigliere Comunale

Avv. Cosimo Titta

 

#Je suis profondément gêné!

 

Articolo presente in:
News
  • La malattia da curare per chi come tutti Voi (e per me che cerco di curare voi) che cercate sempre di sminuire il prossimo per mostrarvi appagati è l’effetto Dunning kruger:
    “L’effetto Dunning–Kruger è una distorsione cognitiva a causa della quale individui inesperti tendono a sopravvalutarsi, giudicando, a torto, le proprie abilità come superiori alla media. Questa distorsione viene attribuita all’incapacità metacognitiva, da parte di chi non è esperto in una materia, di riconoscere i propri limiti ed errori.[1]”

    Ci sono numerosi problemi di importanza superiore e imminente a cui non solo JE SUIS TITTA dovrebbe preoccuparsi, ma ovviamente lasciano il tempo che trovano. Il carnevale viene prima di tutto! È così che Manfredonia decollerà!

    Alborea 19/01/2015 10:27 Rispondi
  • Il vizio di “autoincensarsi” non se lo vuole proprio togliere! Che squallore!

    miki 18/01/2015 9:56 Rispondi
  • Per dipingere Manfredonia bastano tre colori.
    Il NERO della cronaca che troppo spesso travolge questa città.
    Il ROSSO dell’imbarazzo politico sempre più elevato ad una babele di valori.
    Il GIALLO della sempre incolpevole assunzione di responsabilità dinanzi ad una’azione compiuta.
    JE SUIS TITTA !!!

    Vito Moscarda 17/01/2015 18:20 Rispondi
  • Per dipingere Manfredonia bastano tre colori.
    Il NERO della cronaca che troppo spesso travolge questa città.
    Il ROSSO dell’imbarazzo politico sempre più elevati ad una babele di valori.
    Il GIALLO della sempre incolpevole assunzione di responsabilità dinanzi ad una’azione compiuta.
    JE SUIS TITTA !!!

    Vito Moscarda 17/01/2015 18:19 Rispondi
  • Il consigliere Titta ha perfettamente ragione RICCARDI ha toppato di nuovo dovrebbe dimettersi Lui e quel presidente nominato di una agenzia che non si capisce cosa sia, hanno ridotto il Carnevale di Manfredonia come ha detto qualcuno ad una manifestazione che non ha nessun senso farla se serve solo alla città, sarebbe necessario che revochiate subito quel pseudo premio internazionale. Bravo Titta si vede la differenza con la mediocrità, meno male che negli ultimi tempi in città circolando nomi di candidati seri a vari livelli istituzionali e finisca per sempre il mercato delle vacche a cui abbiamo assistito alle primarie.

    IL VOTO 17/01/2015 14:51 Rispondi
  • Assessora abbi le p……. per dire la verita’,e’ bello vincere facile,fare l’assessora senza aver partecipato alla competizione elettorale e scaricare sulle altre persone la responsabilita’ del ciacciuggho’ che hai combinato,dimettiti che sei incompetente

    assessora si dimetta 17/01/2015 12:54 Rispondi
  • Caro consigliere Titta,lo sai chi e’ l’ideatore sia dell’idea che dello scivolone preso,e’ l’assessora che tua hai messo Varrecchia,adesso vogliono scaricare la colpa al presidente dell’agenzia,ma lui non c’entra nulla

    matitaspezzata 17/01/2015 12:49 Rispondi
    • Si era capito subito che De Meo non c’entrava niente, anche se avrebbe potuto stare più attento e contrapporsi… Comunque io so che Titta prima della varrecchia aveva indicato una brava donna ingegnere, ma che il sindaco gli ha detto no solo perchè era in gravidanza… Poi abbiamo visto che si può diventare anche Ministri pur essendo incinta. Vedi il ministro Madia nominato da Renzi. Evidentemente Riccardi aveva già deciso per la Varrecchia e con uno stratagemma l’ha fatta passare per una indicazione di Titta o ha fatto in modo che Titta facesse il suo nome. Così si dice, anche perchè non si spiegherebbe perchè Titta dopo appena qualche mese abbia chiesto al sindaco di revocarle l’incarico di assessore, ma il sindaco non l’ha fatto, mentre ha tranquillamento revocato gli incarichi a Dambrosio e Gallifuoco e sostituito le deleghe a Palumbo. Dunque da quel momento la responsabilità per tutti gli errori della varrecchia sono del sindaco Riccardi e di lui solo!

      Nessuno ce l'ha con De Meo 17/01/2015 13:37 Rispondi
      • In effetti il sindaco preferisce tutti i mezzi cervelli e mezze figure perché con i cervelli interi e le persone che hanno personalità lui preferisce non confrontarsi altrimenti si scoprono gli scheletri ecco perché se sei una persona che ha conoscenza e personalità con Riccardi non puoi andare d’accordo,valutate questo che ho appena detto e capirete
        Ecco perché questo sindaco va’ mandato a casa,speriamo che i manfredoniani a Maggio non commettono lo sbaglio delle primarie

        Filippo 17/01/2015 17:52 Rispondi
  • Secondo delle deduzioni logiche,dopo una accurata attività di monitoraggio sul caso si può tracciare il profilo di colei che ha ideato questo premio,basta unire i punti e vedere chi è l’assessora/e che può godere di un’appoggio forte da parte del Sindaco.
    Di chi sia stata la manina ormai è noto ai più svegli,però non può essere rimossa/o in quanto fedelissima e mera utilizzatrice dei voleri del Sindaco.

    Bailamme 17/01/2015 12:43 Rispondi
  • Adesso sembra che si stia davvero esagerando. E’ vero che è stato uno scivolone non da poco, una pessima figura per Manfredonia, però da qui a mettere alla gogna chi ha avuto questa incauta idea mi sembra un po’ troppo. Cari politici e compagnia bella non prendete esempio dai politici del nostro governo che si attaccano a questioni di lana caprina trascurando argomenti più importanti per il benessere della città e che vanno risolti prima di scoprire il colpevole di questo sbaglio.
    E poi una volta scoperto il colpevole che fate? Lo condannate a morte? Lo mettete alla gogna in piazza del Popolo? Lo licenziate? Lo coprite di pece e piume? Dai, tutti possono sbagliare. Magari è solo un errore dettato dalla paura per le conseguenze che una vignetta avrebbe potuto causare. Non avete visto cosa succede nei paesi arabi? Tutte le rivolte contro le vignette satiriche? Voi non avete nemmeno un po’ di timore che qualche integralista venga in comune a fucilarvi per un…disegno?
    Cercate piuttosto di placare gli animi già troppo scossi da questa immane tragedia per difendere la propria libertà. Dopotutto anche chi ha messo la clausola in questione ha diritto di esprimere il proprio parere, non per questo quindi, merita di essere condannato a tutti i costi.
    Diamoci una calmata.

    michela basta 17/01/2015 12:09 Rispondi
    • Il problema è diventato adesso un’altro e più serio, perchè non si è voluto dire subito di chi era stata la colpa. Questa “omertà” irresponsabile ha fatto sì che ne derivasse anche un problema di trasparenza dell’azione amministrativa che ad un certo punto è stata messa in discussione. Caro Basta, adesso dopo questa interrogazione, vedrai che gli altarini si scopriranno e chi di dovere parlerà, ma la cosa scorretta e che questa si sarà decisa a parlare solo perchè costretta dall’interrogazione del consigliere. Tutto ciò è giusto??? Il Comune è la casa dei cittadini non di quei quattro … che stanno là sopra. E se il cittadino domanda qualcosa, la politica ha l’obbligo di rispondere, non sta al loro piacere. Si chiama trasparenza e se uno accetta incarichi pubblici con questa deve fare i conti, altrimenti si dimettessero.

      Troppo facile adesso, bisognava dare risposte prima 17/01/2015 13:23 Rispondi
    • Gentile signora Basta, sono daccordo con lei sul fatto che tutti sbagliamo, ma ci sono errori ed errori, questo errore non ci ha fatto bene, essere definiti un popolo di ignorati non e’ edificante per nessuno, anche se penso che ormai dovremmo essere abituati a comparire sui media per far ridere i nostri connazionali, visto che e’gia accaduto altre volte, ora, capisco il suo voler minimizzare il tutto, comprende pero che e’ una rottura questa abitudine di far ridere la nazione a causa dell ignoranza di cui si e’ dotati, c e’ un limite a tutto, almeno dovrebbe esserci, non ha importanza chi ha partorito questa corbelleria, chiunque sia fara

      conti con lo specchio, cio che interessa a noi maggiormente e’ che
      questa abitudine venga debellata al piu presto, che si provi invece
      a dire o fare qualcosa di intelligente una volta tanto, provate a
      farci fare una bella figura, almeno una volta saremo tutti piu’ felici.

      antonella 17/01/2015 16:37 Rispondi
  • Ecco uno dei tanti comunicati che avevo previsto! E vedrete quanti ne scriverà ancora. Che uomo triste. Mi ricorda qualche rubrica di Mai Dire Gol. In pratica ora deve farsi notare, dato che a Maggio per lui è GAME OVER. Ha provato a salire sull’ultima barca. E come era previsto ha perso. Dove trova chi gli da un pò di voti ora? Come si fa a dare fiducia a uno come questo. Ormai lo conoscono tutti. GAME OVER. Da nonna a fare i bagli quest’estate. ADDIO Cusimin. Tanto hai il tuo PROFICUO lavoro da … da… cosa fai? ah sì! L’avvocato. Credo!! Ciao amico mio. Ti voglio bene. GAME OVER

    FRITTATA 17/01/2015 12:06 Rispondi
    • Ma pensate piuttosto al vostro lavoro, ammesso che ne abbiate uno, o alla vostra ricandidatura. Cosimo è mio amico e posso dire semnza timore di smentita che è stato senza dubbio il miglior consigliere comunale di questo mandato! Poi, per quanto riguarda la sua ricandidatura o meno, sembra che sia più un problema per voi inetti che per lui, anzi a me ha confidato che preferirebbe non ricandidarsi in questo momento perchè dice che la politica a Manfredonia si è troppo inquinata ed il clima non è di quelli genuini in cui un giovane con veri ideali come lui può sentirsi a suo agio. Io dico che secondo me non si ricandida e voi continuerete ad avere come consiglieri comunali e assessori perlopiù (ma non tutti) uomini e donne senza spina dorsale per altri 5 anni di nulla. Ne sono convinto.

      Pasquale Trotta

      P.S.: di un’altra cosa ho l’assoluta certezza ovvero che preferisce molto di più il mare, il sole e la compagnia sincera e spensierata di tanta tanta gente che gli è amica e che solo la spiaggia della nonna gli può dare, alla FALSITA’ e all’IPOCRISIA che alberga nelle vostre insane menti! Ed io al suo posto (magari) sarei dello stesso avviso. Ciao cosimo, ti voglio bene! Ci vediamo stasera al Capolinea!

      Tutti a farvi le seghe mentali per le ricandidature 17/01/2015 13:14 Rispondi
      • Non mi dare numero chiederò a Cosimo chi sei……

        Aristotele 17/01/2015 20:06 Rispondi
  • CONSIGLERE TITTA,VADA AVANTI E NON DIA RETTA A TANTA DEFICIENZA MENTALE CHE NON VOGLIONO CAPIRE IL SENSO DELLA QUESTIONE !!! E’ UN DIRITTO SAPERE CHI E’ L’AUTORE SFIGATO ,IMPRUDENTE E POCO ANALITICO DEL BANDO DEL CONCORSO IN SATIRA. TITTA IN ITALIANO O IN ITAGLIANO E’ QUESTO CHE HA GIUSTAMENTE CIL NOME HIESTO !!!!!!!!!!!
    E POI,NON VEDO COSA CI STA’ DI COSI’ TRAGICO NEL DIRE L’AUTORE DELL’INCIDENTE DIPLOMATICO….VUOI VEDERE CHE E’ PROPRIO IL PRESIDENTE PRETE MANCATO….BATTUTA SATIRICA E SENZA OFFESA ALLA CHIESA ?????

    QUI-QUO-QUA 17/01/2015 11:52 Rispondi
  • ma veramente state a dire? Quindi si deve dimettere pure Papà Francesco, se dobbiamo seguire questa logica!
    Oh, consigliere (!) redivivo, parliamo di fatti seri: quando si apre la stagione balneare quest’anno?

    Catherine Denueve 17/01/2015 11:51 Rispondi
    • Se l’invidia fosse febbre tutto il mondo ce l’avrebbe!

      E finitela con Papa (e non Papà) Francesco. Voleva dire altre cose. Vedete che vi manca propria la sensibilità per cogliere certi messaggi e il significato di certe manifestazioni. Ritiratevi dalla vita pubblica, non ne siete all’altezza!

      Misurati la febbre! 17/01/2015 12:58 Rispondi
  • Titta Cosimo vatt durm!!!!Ci hai messo 3 giorni per studiare chi e’ Charlie???Ma sei ridicolo, arrivi sempre tardi sulle cose

    ilridicolizzatore 17/01/2015 11:35 Rispondi
    • Sicuramente più tempestivo di chi sulla vicenda non ha detto niente e se n’è infischiato del moto d’indignazione che questa brutta figuraccia nazionale ha sollevato tra l’opinione pubblica. Quindi molto correttamente Titta dopo aver atteso anche lui in vano le risposte ai tanti dubbi sollevati dai cittadini, ha fatto quello che era doverose che facesse: ha utilizzato gli strumenti che la legge consente ai consiglieri comunali tra i quali quello dell’interrogazione. Bravo Titta, almeno lui, indipendentemente dalle appartenenze politiche, si è sentito in dovere di farsi interpreta di una esigenza cha da più parti è stata manifestata in questi giorni. E gli altri???

      Per me invece è stato molto tempestivo. 17/01/2015 12:43 Rispondi
  • “venga fatto noto” non è molto italiano, ma molto itagliano…avvocato. per il resto la questione del concorso è una idea carina, complimenti all’ideatore ma purtroppo non ha ben compreso, evidentemente, il senso di tutto quello che è successo a Parigi e soprattutto il senso della “satira” che ben comprendo è sottile per menti abituate a interagire con politicanti e affaristi.

    gigi 17/01/2015 11:33 Rispondi
    • Ho letto e riletto il testo dell’interrogazione presentata da Titta, però non vi ho trovato scritta la formula letterale “venga fatto noto”. Visto che forse tu sei più bravo di me a leggere, mi potresti indicare dov’è riportata, ammesso che tu l’abbia davvero letta tutta e non abbia, invece, deciso di commentare questo articolo criticando qualcuno solo per partito preso. Grazie. Pasquale Trotta

      Per Gigi 17/01/2015 12:49 Rispondi
      • “Venga fatto noto” è stato inserito nel titolo dalla redazione. Il testo inviatoci dal consigliere Titta era quello integrale dell’interrogazione, e dunque il titolo è addebitabile alla redazione. Titolo effettivamente migliorabile, come fatto. Grazie dell’intervento. Saluti.
        Redazione.

        Redazione 17/01/2015 12:56 Rispondi
    • “Venga fatto noto” è stato inserito nel titolo dalla redazione. Il testo inviatoci dal consigliere Titta era quello integrale dell’interrogazione, e dunque il titolo è addebitabile alla redazione. Titolo effettivamente migliorabile, come fatto. Grazie dell’intervento. Saluti.
      Redazione.

      Redazione 17/01/2015 12:56 Rispondi

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