“Manfredonia è una ridente città della costa sud est italiana la cui immagine turistica e culturale è ciclicamente minacciata dalle iniziative dei propri dipendenti pubblici . I suoi cittadini sono chiamati “sipontini” senza un motivo chiaro. Le ipotesi sono due: la prima che sia un riferimento ad una antica città della zona. L’altra, più accreditata, si basa sulle evidenze scientifiche anatomopatologiche secondo le quali il 99% della popolazione soffrirebbe della malattia del fegato nero seppia. Ne sarebbero immuni i politici dell’hinterland”.
I Sipontini 5 Stelle chiedono al Presidente del Comitato del Carnevale di Manfredonia, al Presidente dell’Agenzia del Turismo nonché al Sindaco di esautorare da ogni incarico di pubblica utilità il/la responsabile del concorso vignettistico dedicato a Charlie Hebdo indetto 2 giorni fa. Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Alla luce della gogna nazionale cui la città di Manfredonia è stata esposta non si può tacere il dissenso e sopportare questa denigrazione continua culturale e mediatica. BASTA a fantasmi, premi culturali costosissimi e figuracce da barzellette di cantina. La libertà di espressione presuppone la conoscenza e il rispetto dei diritti propri e altrui.
L’onestà intellettuale impone di evitare la strumentalizzazione delle tragedie, soprattutto per fini elettorali. Rifiutando le derive xenofobe i Sipontini 5 Stelle hanno scelto il silenzio.
Peccato che il buon senso non sia diffuso nella classe politica locale. Più amaro di così il fegato non si può.
Comunicato stampa
Sipontini 5 Stelle
Tutti questi indignati e poi alla manifestazione organizzata in piazza del popolo c’erano si e no 15 persone, ma per favore tutti questi falsi moralisti…io quella sera c’ero per manifestare la mia solidarieta’ alle 17 vittime uccise barbaramente, ma questo non vuol dire che accetto o sono d’accordo con le vignette di quel giornale e su quello che esprimevano…
Fossi stato io avrei “cacciato” via il recidivo alle nefandezze che Presiede tale agenzia, poi cercherei richiamerei l’assessore competente che ha la delega e lo inchioderei alle proprie responsabilità, visto che a quanto pare la colpa si può dividere in 2.
Tutti a fare i filosofi! Quanti di voi hanno letto prima del vile attentato la rivista francese? Molte di quelle vignette fanno vomitare dalla volgarità ! Poi la legislazione penale italiana e’ diversa da quella francese e non possiamo dimenticarlo. L’errore è’ stato quello di istituire il premio. Sono a favore di ogni forma di espressione di pensiero e i barbari che hanno commesso la strage con i loro mandanti dovrebbero essere lapidati ma non sono certo un ammiratore della rivista francese!
E poichè anche alcuni tuoi commenti ci fanno vomitare ma condividiamo che è sbagliato reagire a queste cose con la violenza, allora facci un piacere e sparati da solo. Grazie! Pasquale Trotta
Pasquale trotta dammi numero di telefono che ti faccio assistere in diretta!
“Non si uccide in nome di Dio, e non si offendono le Religioni (tutte)”
Papa Francesco Bergoglio
Caro Aldo, non bisogna offendere nessuno, questo è vero, ma la SATIRA è un’altra cosa, dovresti saperlo… Sai quanti politici si sentono “offesi” da certe vignette satiriche?! Tutti o quasi! Allora che facciamo, censuriamo la satira?! Rifletti su ciò che scrivi… La difesa ad ogni costo di persone inette e incapaci che si trovano a ricoprire certi incarichi solo per “grazia ricevuta”, non è quello di cui ha bisogno la città in questo momento, soprattutto da parte di persone sagge come te! Il quotidiano Charlie era un giornale che non faceva sconti a nessuno, se non la pensavano come quella redazione allora potevano semplicemente intitolare ad altri quel concorso e regolarlo anche con clausole restrittive, ma non legarlo assolutamente a quanto accaduto a Parigi. Charlie era esattamente l’opposto. Buona giornata!