Il sindaco Riccardi esprime apprezzamento per l’iniziativa, ma sottolinea l’incongruenza presente nella descrizione degli elaborati da presentare per il Premio internazionale “Je suis Charlie”.
Il sindaco Angelo Riccardi a proposito del comunicato di ieri, 14 gennaio 2015, dell’Agenzia del Turismo di Manfredonia ha ritenuto opportuno e doveroso inviare al presidente Michele De Meo una lettera con la quale apprezza l’iniziativa ma, nello stesso tempo, sottolinea la contraddizione presente nella descrizione degli elaborati da presentare allorché si afferma “non saranno accettate vignette che offendano il decoro pubblico e la religione”, in quanto appare in evidente contraddizione con lo spirito e il significato del “Je suis Charlie”.
Ha invitato, perciò, a voler effettuare le opportune rettifiche per eliminare l’incongruenza e per non generare motivi di polemica in un momento che vede tutto il mondo schierato a favore della libertà di espressione e, quindi, anche di satira.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
Mamma mia in che mani siamo…
IL PRIMO A DOVER ABBANDONARE LA POLTRONA E’ CHI HA MESSO QUESTI DILETTANTI ALLA GUIDA DELL’AGENZIA DEL TURISMO: IL SIG. RICCARDI. SI VERGOGNI E SI ASSUMA UNA VOLTA NELLA VITA LE RESPONSABILITA’. E’ TROPPO FACILE DIRE CHE LA COLPA E’ SEMPRE DEGLI ALTRI. MA LEI ALLORA CHE COSA CI STA A FARE?? SA SOLO PRENDERSI I MERITI CHE NON HA. VERGOGNA!
Dilettantismo allo stato puro. Che vergogna!
– Il concorso è presentato sul sito ufficiale del carnevale
– Gli articoli sui siti online sono firmati Ufficio Stampa e Comunicazione “Manfredonia Turismo”
– Gli elaborati vanno inviati a AGENZIA DEL TURISMO PIAZZA DELLA LIBERTA’, 1 71043 MANFREDONIA (FG)
La responsabilità, chiunque abbia ideato il concorso, è dell’Agenzia del Turismo e dell’assessore che ne ha la delega, senza nessuna attenuante. E’ ridicolo questo modo di fare con lo scaricare sempre la colpa su qualche altro, a questo punto si abbandonino le poltrone.
Di dimissioni del responsabile del sito, non se parla ?????
Forse rimane per il bene della citta’, lasciasse perdere dopo sta figura di merda internazionale chiunque puo’ fare il presidente dell’ Agenzia
Ho sentito e letto di responsabilità che andrebbero attribuite ad una donna per lo scivolone fatto dall’Agenzia del Turismo con l’indizione di questo concorso che invece di omaggiare le vittime di Parigi e la libertà di espressione, le avrebbe mortificate per via di “limitazioni” previste per gli eventuali concorrenti e che ne avrebbero compromesso la libera manifestazione del proprio pensiero attraverso la vignetta. Addirittura di questa cosa se ne sarebbe occupata anche la stampa nazionale (Tgcom, Repubblica, il Post ecc.) con inevitabile brutta figura assicurata alla nostra Città ed al nostro Carnevale. Si rincorrono voci che attribuirebbero la responsabilità di questa scelta, da tutti giudicata errata e decisamente fuori luogo, ad una donna in particolare. Si potrebbe sapere con precisione chi è costei??? Grazie.
“colleggio”
ma per favore che non siete degni di parlare di Libertà.. non ne conoscete il più elementare dei significati.
Riccardi perde sempre l’occasione per stare zitto. Lo spirito ed il significato di “Je suis Charlie” non e’ certo quello di offendere il decoro publico o la religione ma, bensi’, quello di affermare la liberta’ di stampa e di pensiero nel rispetto delle diversita’. Ed il rispetto delle diversita’ sta nel non offendere nessuno. Cosa direbbe il Sign Riccardi se qualcuno pubblicasse una vignetta con lui con in mano una laurea insieme un colleggio di professori con mano mazzette?
cosa c’entra col carnevale la vicenda personale del sindaco?
Perché no,ci sarebbe da sbellicarsi, oppure una vignetta dove i fantasmi dei vignettisti di charlie rincorrono il sindaco e la varrecchia, lanciandogli matite puntite contro, il sindaco chiede alla varrecchia il perche li inseguono, la varrecchia risponde, che non hanno saputo capire lo spirito di charlie.