“Concorso di vignette nel nome di Charlie Hebdo: bandita la satira contro la religione”. Il premio satirico istituito dall’Agenzia del Turismo di Manfredonia finisce nel mirino del popolare sito di informazione ‘fanpage.it’, blog di approfondimento indipendente da 3.635.853 di likes su Facebook. Non il primo che passa per strada, dunque. E non il solo, basti pensare all’articolo su www.fumettologica.it, che termina, riferendosi al concorso in questione, con un eloquente “Non lo so se sono Charlie. Di sicuro sono un po’ confuso”. O al blog di Giuliano Foschini su ‘repubblica.it’, con un pezzo dal nome che è tutto un programma: “Je suis Charlie (o hypocrite?)”.
Per non parlare dei pezzi non esattamente lusinghieri apparsi su ‘ilpost.it’ e ‘tgcom.it’. Un vero e proprio caso.
Nell’articolo di fanpage a firma di Ciro Pellegrino si attacca frontalmente il concorso di vignette satiriche a tema carnevalesco indetto a seguito dei tragici fatti di cronaca internazionale che hanno colpito il cuore della Francia, con l’attentato alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. Il regolamento del premio, con il divieto di satira sul decoro pubblico e sulla religione viene definito “incredibile” e l’affondo finale sull’argomento è frontale: “Proprio così, l’Agenzia del Turismo di Manfredonia, ubicata, quando si dice il caso, in piazza della Libertà, impone ai disegnatori satirici di non fare satira sulla religione. Sull’argomento alla base di tutta la vicenda del settimanale satirico francese. In Rete già c’è chi ironizza e chi attacca gli autori del bando. Che potrebbe essere rapidamente ritirato e modificato. O – chiedono in molti – lasciato così com’è ma senza nessun riferimento a un giornale che ha pagato un tributo altissimo per la libertà di satira su tutto e tutti. A partire dalla religione”.
In buona sostanza per l’Agenzia del Turismo si tratta una figuraccia di livello nazionale, confermate dai commenti arrivati subito nei forum e sui social network, che evidenziavano immediatamente questa discrepanza e questa incoerenza di fondo. L’intitolazione di un premio al settimanale satirico francese, con all’interno dei divieti e delle restrizioni di espressione, è assolutamente fuori luogo. Porre rimedio nel più breve tempo possibile a questo scivolone sarebbe alquanto opportuno, dato che non si sentiva di certo la mancanza di uno spot non edificante per il Carnevale e più in generale per la città di Manfredonia.
Graziano Sciannandrone
La cosa più brutta di questa storia è che si è ridotta all’accusa re o meno persone ritenute responsabili..la cosa molto preoccupante a mio parere è che non sia stato ancora ritirato questo “bando osceno” e privo di moralità, spacciato per un sostegno morale al giornale, ai francesi ed alla liberta’ in genere ma che di fatto è solo una tremenda gaffes istituzionale internazionale. Appena l’ho letta ho pensato nell’immediatezza ad una brutta caduta di stile e moralità, ad oggi perpretata.. Ma è possibile che qualcuno di buon senno non fermi questa inopportuna uscita? Ormai la figuraccia è fatta e i responsabili non contano..però se permettete evitiamo di farci prendere per minorati mentali per cortesia!
ahahaha Libertà di espressione…a Manfredonia il più rispettoso della libertà di espressione è peggio di un talebano.
L’Agenzia del Turismo stavolta non c’entra nulla. E’ stata solo utilizzata per allacciare il discorso carnevale a questo concorso discutibile voluto da altri e non dall’Agenzia che mi risulta essere parte lesa.
Ma chi ha avuto questa brillante idea? Ennesima figura asina, ma qui a manfredonia siamo abituati a figure del genere, sono cinque anni che finiamo sui giornali, qualcuno vuole cominciare a rinsavirsi collegando le sinapsi prima di fare queste figure?
SINDACO,NON CREDI SIA GIUNTO IL MOMENTO E IL TEMPO DI EFFETTUARE DEI CAMBI IN QUELLA AGENZIA O DI AZZERARLA E RIPORTARE IL TUTTO NELLE SEDI ISTITUZIONALI PIU’ OPPORTUNE CHE SONO QUELLE DI UN ASSESSORE AL TURISMO ?! INTERVIENI COME SOLO TU SAI FARE E RIPORTA PACE E SERIETA’ SU QUESTO ARGOMENTO COSI’ DELICATO !!!