Nuova tappa del Gal Daunofantino nel percorso di incontro e confronto con le eccellenze italiane. Dopo il Trentino, la Romagna ed il Piemonte – dove sono stati protagonisti i segmenti del turismo esperienziale e naturalistico, nonchè quello dell’agroalimentare – una delegazione di sedici operatori ha potuto toccare con mano le strategie della macchina organizzativa di uno dei più grandi eventi d’Italia: il Carnevale di Viareggio.
Nell’area daunofantina, in quest’ambito, spicca la kermesse di Manfredonia, tra le più storiche ed apprezzate del Mezzogiorno che quest’anno si appresta a svolgere la sua 62^ edizione.
Una tre giorni intensa quella organizzata dalla Fondazione Carnevale per accogliere la delegazione. Obiettivo: una missione conoscitiva e di confronto con gli operatori di Viareggio dei diversi settori. La delegazione ha visitato, accolti dal Presidente del Consiglio Provinciale Andrea Palestini, la restaurata Villa Argentina e ha potuto ammirare, accompagnati dal curatore Enrico Dei, l’importante Mostra dedicata a Lorenzo Viani. Il saluto della Città di Viareggio in Municipio è stato da parte del sub Commissario Mario Tommasino.
La missione organizzata dal Gal Daunofantino aveva come focus però soprattutto il Carnevale, che anche a Manfredonia rappresenta una solida tradizione.
Nei tre giorni di tour infatti uno intero è stato dedicato al Carnevale con incontri mirati a conoscere dettagli e peculiarità organizzative della manifestazione viareggina, che nella loro missione rappresenta il Case best pratictices; hanno infatti incontrato il direttore generale della Fondazione Carnevale Marco Francesconi, Andrea Strambi membro dello staff del Commissario Straordinario, il direttore dei corsi Paolo Polvani, il rappresentanti istituzionali di Palazzo di Città ed i maestri costruttori negli hangar, durante la lavorazione dei carri, che sfileranno l’1, 8, 15, 22 e 28 febbraio sui Viali a Mare. Uno degli aspetti che si è voluto approfondire con la Fondazione Carnevale è stato quello della comunicazione e la visita al “Museo e Centro Studi del Carnevale”.
“Il Carnevale ancora una volta dimostra di essere occasione speciale per coltivare rapporti e relazioni tra comunità ed è sempre interessante potersi confrontare e questi incontri sono momenti di crescita reciproca”, ha affermato il Commissario Straordinario della Fondazione Carnevale Stefano Pozzoli.
“Non avevamo alcun dubbio che questa esperienza sarebbe risultata illuminante per l’auspicato cambio di passo del nostro territorio – spiega Michele D’Errico, Presidente del Gal Daunofantino -. Viareggio ha sfatato un tabù per i nostri operatori, sopratutto artigiani: si può produrre reddito tutto l’anno dalle tradizioni e dall’indotto che esse generano. In particolar modo sono spiccate l’altissima professionalità, l’organizzazione ed il saper far rete degli operatori viareggini, i quali credono fortemente in ciò che hanno ed in ciò che fanno. Non un hobby, ma una vera e propria ‘fabbrica’ che garantisce posti di lavoro, anche per i più giovani. Auspico vivamente – ha concluso D’Errico – che anche questa quinta tappa dei Visit Tour sia la molla che faccia scattare una nuova mentalità imprenditoriale sul nostro territorio, sempre troppo spesso legato all’attesa di soluzioni calate dall’alto. Il futuro è nelle mani di operatori ed imprenditori capaci, coraggiosi e determinati che sappiano far fruttare le ingenti risorse materiali ed immateriali già presenti in loco”.
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE “GAL DAUNOFANTINO”
Buffoni si nasce e tanti di costoro…lo naquero !!!! Non serve a nulla dire al capocantiere del palazzo di cacciarli tutti….non ne ha il coraggio !!
haahhahha mà fate ridere…………………….un noto amico di manfredonia sono anni9 che lo dice,e credo che sè lui gestisce il carnevale rimarrete tutti a bocca aperta…………………….e inoltre dà lavoro con il carnevale a differenza vostra.
Pensare al Carnevale oggi, significa non rendersi conto della grave situazione economica ed occupazionale che esiste a Manfredonia. Invidio gli addetti ai lavori del carnevale per il loro coraggio. Credo che in un momento così difficile del nostro paese forse dovrebbero spendere le loro energie a cose più concrete e più importanti. Pur rispettando la tradizione e la nostra cultura mi chiedo: con quale spirito di divertimento si prestano gli organi competenti ad organizzare questo evento?
…..”Dopo il Trentino, la Romagna ed il Piemonte, dove sono stati protagonisti i segmenti del turismo esperienziale e naturalistico, nonchè quello dell’agroalimentare…..” io a Manfredonia, nonostante questi “viaggi in altre Regioni/realtà”, non ho visto nulla di cambiato/nuovo.
Forse è una mia distrazione, per favore aggiornatemi/ci su ciò che è stato fatto qui. Grazie.
una domanda semplice, a tutti questi signori chi li paga?