'Manfredonia che funziona': "Dall'analisi di Cavicchia un quadro a noi familiare"

Dall’analisi del sociologo Silvio Cavicchia emerge un quadro che, a noi del movimento “Manfredonia che Funziona”, risulta molto familiare.

L’unico punto su cui sentiamo l’esigenza di dissentire è quello che propone il M5S come l’alternativa più valida e “pulita” per la nostra città. Non è l’unico movimento che si sta impegnando a fornire una nuova possibilità di scelta. Come si può leggere nella prima pagina del nostro programma “La constatazione del degrado materiale e morale che la nostra città ha raggiunto, ci hanno spinto ad impegnarci in prima persona, mettendo a disposizione esperienze, provenienti da diverse sensibilità sia politiche sia della società civile e delle professioni, nonché la passione dei partecipanti. Il documento non è un’elencazione dei problemi, che si traduce in un improbabile libro dei sogni da dimenticare all’indomani della competizione elettorale. Non sarà neanche un documento giacobino-rivoluzionario, altrettanto irrealizzabile e fuori dal contesto in cui viviamo. Vogliamo dare una risposta semplice e fattibile ai problemi della città, programmare e governare lo sviluppo di Manfredonia per i prossimi 10-15 anni, che sia in armonia con il territorio e la popolazione, nel rispetto del passato e del futuro delle giovani generazioni. Gli amministratori del Movimento dovranno agire con umiltà, aperti all’ascolto ed al dialogo, illuminati dall’umanesimo cristiano che da 2000 anni è il faro della comunità sipontina, richiamandosi ai valori del lavoro, della famiglia e del vivere in comunità”. “I metodi di governo dovranno essere improntati alla trasparenza e alla legalità; tutte le decisioni che comporteranno scelte di natura politico-amministrativa, saranno nell’interesse generale, in modo particolare di chi ha meno, delle classi svantaggiate e di chi è in difficoltà. Lavoro e qualità della vita sono gli unici obiettivi strategici del Movimento nelle istituzioni. E’ un impegno prioritario, per il Movimento, ridurre i costi della politica, eliminando il professionismo politico ed evitando incroci di cariche nei consigli di amministrazione, riducendo drasticamente il numero degli amministratori, revisori e consulenti nelle partecipate ed il loro compenso.”

Le rinsaldate amicizie politiche, prevedibili considerando la natura della nostra amministrazione comunale, sono solo l’ennesima puntata di una saga, proponibile per una produzione televisiva. E siamo più che sicuri che, a breve, ci saranno nuove svolte tra i cosiddetti “dissidenti del PD” , che sono spinti dalla necessità di assicurarsi il posto in poltrona.

Quello che non possiamo sapere è da che parte decideranno di schierarsi coloro che non hanno votato alle primarie del PD, la stragrande maggioranza della popolazione che, stando ai numeri, non ha espresso alcun giudizio. Ci auguriamo soprattutto che ci sia la giusta informazione, la voglia di conoscere e scoprire chi davvero vuole fare gli interessi dei cittadini e chi, invece, è attratto soltanto da una forma di potere e denaro. Il nostro movimento vanta, tra le sue file, gente da sempre interessata ai problemi della città, e basterebbe una breve ricerca per rendersene conto. L’informazione è potere. La rassegnazione è debolezza. Non votare è plausibile solo se si sceglie di abbandonare la società civile e si opta per una vita da eremita. Chi non vota è colpevole come gli altri delle scelte sbagliate, e, forse lo è di più perchè ha scelto consapevolmente di non esercitare il proprio dovere di cittadino. Una vita da Ponzio Pilato che, spesso, come insegna la storia, tende a dare potere solo ad una fetta di popolo affascinato dalle false promesse.

Con la speranza di un maggiore interesse cittadino, vi informiamo che saremo presenti anche noi questa sera (ieri, ndr) alla manifestazione a supporto della libertà d’espressione (di cui siamo grandi sostenitori e a cui siamo immensamente grati). Perchè quando ci sono in gioco vite umane e diritti fondamentali, non ci sono bandiere o simboli, ma solo solidarietà e un profondo dolore che ci lega tutti in quanto esseri umani.  Anche le nostre matite sono rivolte al cielo.

Responsabile della comunicazione per “Manfredonia che Funziona” – Flavia Palumbo