Il Manfredonia comincia il girone di ritorno con una sconfitta contro la Cavese scaturita da una condotta arbitrale insufficiente e decisiva per le sorti del match.
Non cominciamo bene le cose in campo: mister Vadacca, a causa della assenza all’ultimo momento di Claudio Gentile, decide di avanzare Vergori davanti al centro del campo e schierare Fiore al centro della difesa a tre, con Romeo e Colombaretti ai suoi lati.
La Cavese mena le danze, il Manfredonia subisce, non riesce a manovrare.
Dopo due tentativi di De Stefano, al 2′ pt e di De Vita al 10′ pt, finiti fuori, al’ 14 pt gli ospiti vanno in vantaggio: De Rosa, da una punizione dai 25 metri, si inventa una traettoria che manda la sfera nell’incrocio dei pali, sul lato coperto dalla barriera, senza che De Gennaro possa fare nulla.
Vadacca decide di cambiare: arretrato Vergori, Fiore a destra a fare il quarto di difesa. Romito passa al centro. Le cose in campo vanno molto meglio. Il Manfredonia diventa padrone del gioco, tiene palla e comincia a creare problemi agli avversari. Al 35′ pt arriva il meritato pari: Vergori lancia sulla sinistra Rizzi che controlla ed entra in area forzando la difesa di La Mura. Il cross basso dell’esterno sipontino non viene intercettato da Bozzi ma arriva tra i piedi di Molenda che batte a colpo sicuro e segna il pari.
Nel frattempo il Manfredonia perde De Vita per infortunio al 23′ pt; al suo posto entra La Forgia, sipontino doc.
Il tempo si chiude con il Manfredonia in palla proteso a cercare il vantaggio.
Al 2′ st Vergori colpisce male di testa e per poco non fa autorete: la palla incoccia il palo e ritorna sulla testa del difensore sipontino che mette in angolo.
All’8′ st il primo errore grave dell’arbitro: in recupero Vergori commette fallo da dietro su Marzullo sul quale stava intervenendo, correttamente, Antonio Gentile. L’arbitro sembra ammonisca, correttamene, Vergori.
Al 14′ st la topica maggiore del signor Bitonti da Bologna: Gentile, palla al piede, dalla lunetta decide di portarsi la sfera in area di rigore, saltando Marzullo che lo contrasta fallosamente. L’arbitro inverte tutto: vede un fallo del doniano, assegna il rigore alla Cavese e mostra il giallo al centrocampista del Manfredonia. Il secondo assistente richiama l’attenzione dell’arbitro che decide, solo allora, di espellere Antonio Gentile, rinnegando l’ammonizione precedente.
Tra lo stupore e lo sdegno generale, De Rosa trasforma il penalty e porta avanti i suoi.
Vadacca e suoi ragazzi non si perdono d’animo. Il mister sipontino cambia Bozzi con De Rita per non perdere spazio al centro del campo.
Il Manfredonia preme nonostante l’inferiorità. Dopo una vistosa trattenuta su La Forgia, su azione d’angolo, e un fallo di mano clamoroso di Varchetta su cross di Rizzi, al 27′ st il confuso arbitro di Bologna concede un rigore al Manfredonia per un fallo di Campanella ancora su Rizzi, il miglire in campo.
Sul dischetto si porta Vergori, uno specialista, che esalta il bravo Napoli che para l’esecuzione, non irresistibile, del centrale difensivo del Donia.
Lo scoramento affiora tra le fila dei sipontini. Al 29′ st ci vuole un piede di De Gennaro per evitare la terza rete di De Rosa. Al 35′ st è Suriano a sfruttare un cross basso da sinistra dello stesso De Rosa, ad anticipare l’uscita del portiere sipontino e a siglare la terza rete.
Il Manfredonia è provato ma non rununcia a giocare. Vadacca cambia Romito, non in perfette condizioni fisiche, con Coccia. Allo scadere è proprio l’ultimo entrato a servire l’assist vincente a La Forgia che accorcia le distanze senza che ci sia il tempo per cercare il pari.
MANFREDONIA (3-4-3): De Gennaro; Romeo, Fiore, Colombaretti; Romito (32′ st Coccia), Vergori, Gentile A., Rizzi; Molenda, Bozzi (15′ st De Rita), De Vita (24′ pt La Forgia).
A disposizione: Barcellona, Forte, Coluccio, Palumbo, Stajano, Scippo. Allenatore: Vadacca.
CAVESE (4-3-3): Napoli; La Mura, Campanella, Varchetta, Della Corte; De Stefano (1′ st Palumbo), Ausiello, Platone (29′ st Suriano); Lucchese, De Rosa, Marzullo (32′ st Picascia).
A disposizione: Schina, Di Grezia, Horsten, Giordano, Petti, Allegretta. Allenatore: Agovino.
Arbitro: Bitonti di Bologna. Assistenti: Sciammarella di Paola e Zangara di Catanzaro.
Ammoniti: Vergori e Romito (M), Campanella (C).
Espulso: Gentile A. (M) al 14′ st per doppia ammonizione
Note: Vergori (M) si fa respingere un calcio di rigore al 29′ st.
Extra time: 3’pt+4’st
Antonio Baldassarre
E’ vero che il prossimo acquisto per i giovani verrà dall’India con Mr.Gandhi ??? Forza Donia Mia !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sarà dura salvarci.
mister Vadacca vogliamo La Forgia titolare…manfredoniano puro sangue
Comunque vanno le cose un solo grido, FORZA DONIA !!!!!!
non ci siamo
Baldassà,ogni tanto metti fuori il tuo vecchio modo di raccontare le cose al contrario….tanto per non offendere qualcuno….sdolcinando la cronaca della partita!
La realtà è ben altra. Ricordo te e chi comanda la società,che una cosa e il fatto di vincere la classifica dei giovani in campo,che porta 25.000 euri in cassa …..
Un’altra cosa è la realtà del campionato che vede il Donia a soli 3 punti dalla zona rossa dei play-out e qui le cose cambiano,NON SI PUO’ SEMPRE PRETENDERE DI AVERE LA BOTTE PIENA E LA MOGLIE UBRIACA !!!???????????????? A POCHE PAROLE ,BUON INTENDITORE ………!!!! Specie per quei tifosi che hanno le melanzane e i cetrioli davanti agli occhi e vedono solo le chiacchiere……..!!!!!!!!!!!
Questa volta, mi dispiace dirlo, ma la sconfitta si chiama: Massimiliano Vadacca! Ha sbagliato tutto ieri dalla disposizione ai cambi! Peccato perché la Cavesr so poteva battere!
ma chi ha scritto quest’articolo che partita ha visto?.. alla PSP?… si è inventato di tutto….. fai altro che è meglio
su dai. siamo obiettivi una volta tanto… la cavese ha vinto perchè è stata più determinata dei biancoblu.