Domenica 22 Dicembre 2024

Sgominata banda di ladri di auto in trasferta da Foggia: 4 arresti della PS (Foto)

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Il piano di controllo del territorio sipontino, attuato da mesi dagli uomini del Commissariato di Manfredonia finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, continua a dare i suoi frutti. Una banda di ladri specializzata nel furto di autovetture, in trasferta dal capoluogo foggiano a Manfredonia, è stata infatti neutralizzata all’atto del furto di una autovettura parcheggiata utilizzando anche una sofisticata apparecchiatura elettronica.

La ricostruzione dei fatti Nella serata del 07.01.2015 alle ore 20,35 gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Manfredonia, diretti dal 1° Dirigente Agostino De Paolis hanno proceduto all’arresto di Barbone Paolo nato a Foggia il 30.06.1971, Gesualdo Domenico nato a Foggia il 31.03.1989, Russo Pietro nato a Foggia il 30.08.1989, Rondinella Giuseppe nato a Foggia il 28.07.1982, perché resisi responsabili dei reati previsti e puniti dal codice panale, 56 (tentato) 624 (furto) 625 (aggravato) 110 (in concorso tra loro), e art. 707 (possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso).

Lo specifico servizio di controllo di monitoraggio del territorio con l’impiego di personale in divisa affiancato da personale della polizia giudiziaria operante in abiti civili ha consentito di pervenire efficacemente vari reati tra i quali le rapine, i furti in appartamento, i furti delle autovetture e su auto. L’impiego degli uomini del Commissariato, operanti in simbiosi sul territorio, ha consentito di arrestare in flagranza di reato, Barbone, Gesualdo, Russo e Rondinella che dotati di arnesi da scasso “professionali”, giunti in questo centro sipontino nella zona di Via Generale de Finis e la perpendicolare Via Michele Magno iniziavano a “scegliere” tra le autovetture parcheggiate quella da asportare nella zona già in passato attenzionata dai ladri di auto.

Una pattuglia in abiti civili in servizio di antirapina di questo Ufficio notava i movimenti sospetti dei quattro individui comunicando la richiesta di ausilio al personale della Volante. Da subito veniva notato in mano ad uno dei giovani un martelletto di colore rosso che veniva utilizzato per infrangere il deflettore posteriore dx di una autovettura Lancia Delta, mentre gli altri due giovani si appostavano in modo da controllare il sopraggiungere indesiderato di eventuali pattuglie in divisa. All’improvviso allertati dal transito di una passante, la banda decideva di abbandonare l’autovettura oggetto della loro attenzione. Tre dei ladri raggiungevano il quarto complice che era li nei pressi ad attenderli a bordo di una autovettura Lancia Y di colore bianco. L’auto, risultata poi intestata ad uno dei quattro indagati, una volta caricati i giovani, tentava di dileguarsi per le vie limitrofe del centro sipontino.

I protocolli di intervento adottati dal personale di polizia consentivano di bloccare l’autovettura ed i suoi occupanti a circa 100 metri dal luogo del reato, e, proprio la precisione dell’intervento di P.G., degli uomini in divisa ed in abiti civili consentiva di bloccare l’intera banda di malfattori.
La consueta perquisizione del veicolo e dei suoi occupanti consentiva di rinvenire: una torcia; il martelletto di colore rosso usato per infrangere il deflettore dell’auto e soprattutto una centralina marca Bosch utilizzata per avviare le autovetture by-passando quella in dotazione all’auto stessa in quanto codificata; nonché una chiave compatibile con la centralina illegale.
La presenza in zona composta da ben quattro elementi lascia presumere che l’obiettivo era quello di rubare più autovetture.
Gli ulteriori accertamenti presso gli uffici di polizia consentivano di accertare che tutti i soggetti, dichiarati in arresto, erano gravati da numerosi e specifici precedenti contro il patrimonio.
Della attività di polizia effettuata veniva data tempestiva notizia al Sost. Proc. della Repubblica Dott. G. Riccio, il quale disponeva che gli stessi venissero sottoposti al regime degli Arresti Domiciliari presso le rispettive abitazioni di Foggia.

“I reati contro il patrimonio consumati in questo centro sipontino, sono stati quasi azzerati – affermano dal Commissariato di Manfredonia – infatti non vi sono state rapine neanche tentate in città, mentre per quanto riguarda i furti di auto, su auto e all’interno di appartamenti, questi vengono efficacemente contrastati, così come si evince anche dall’ultimo risultato positivo conseguito, tanto da determinare l’abbattimento totale del relativo dato statistico.
Inoltre la professionale operosità del personale dipendente, in servizio e libero dal servizio, valorizzata anche dalla ammirevole collaborazione dei cittadini, in virtù dell’accresciuta fiducia figlia dei risultati proficui consentiti, danno la possibilità di assicurare la giusta tranquillità sociale alla cittadina di Manfredonia, all’insegna del rispetto delle regole e della necessaria cultura alla legalità”.






Articolo presente in:
Cronaca · News
  • Capo I: DEI DELITTI CONTRO IL PATRIMONIO MEDIANTE VIOLENZA ALLE COSE O ALLE PERSONE

    Art. 624 Furto

    Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516. Agli effetti della legge penale, si considera cosa mobile anche l’energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico. Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra una o più delle circostanze di cui agli articoli 61, numero 7), e 625.

    Domenico 09/01/2015 8:39 Rispondi

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