Dichiarazione dei deputati Nicodemo Oliverio e Colomba Mongiello, capogruppo PD e componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati
La crisi olivicola entra nell’agenda del Governo grazie all’iniziativa del ministro Martina che ha deciso di convocare tutti gli attori economici ed istituzionali per definire una strategia d’intervento utile a fronteggiare l’emergenza ed a programmare il futuro.
Agli atti della Camera c’è la mozione firmata da oltre 70 deputati che indica un percorso possibile: l’adozione del Piano Olivicolo Nazionale.
Nel documento si prevede lo stanziamento di 90 milioni per la costituzione di un fondo di rotazione destinato a finanziare gli investimenti per il risanamento tecnico-colturale e varietale e la riorganizzare della rete di commercializzazione. Il modello da mutuare è quello del Piano agrumi attivato tra il ’99 e il 2003, con il placet dell’Unione Europea, per incrementare le superfici coltivate e aumentare le varietà prodotte.
L’obiettivo è il miglioramento complessivo della qualità dell’olio Made in Italy; dobbiamo produrre più e meglio. Il Piano Olivicolo Nazionale, infatti, avrebbe anche un positivo impatto sull’equilibrio ambientale del Paese, giacché l’ulivo è una delle piante che più e meglio difendono il terreno dal dissesto idrogeologico.
Mi auguro che il ministro Martina voglia tener conto di questo contributo e legittimare il ruolo del Parlamento nell’attività di concertazione economica ed istituzionale da cui dipende il futuro di uno degli alimenti che più e meglio identificano e caratterizzano l’Italia e la Dieta Mediterranea.