Per il 2015 i saldi cominceranno il 3 gennaio. Si anticipa solo di un paio di giorni ma l’auspicio è che un sabato e una domenica in più possano dare ossigeno ad un comparto già gravemente provato dalla contrazione dei consumi. E’ quanto approvato, oggi, in Giunta regionale, coerentemente con la decisione assunta, questa mattina, in Conferenza delle Regioni di accogliere formalmente le istanze delle organizzazioni imprenditoriali del settore del commercio tenuto conto del perdurare del periodo di crisi economica e dell’opportunità di poter garantire ai consumatori acquisti maggiormente convenienti.
“Oggi abbiamo approvato in Giunta regionale la delibera che anticipa a sabato 3 gennaio i saldi invernali – ha detto Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia. Si è trattato di un provvedimento indispensabile in un momento in cui non si deve lasciare nulla intentato. Abbiamo bisogno di dare una spinta ai consumi e in tempi di crisi, e dopo il salasso delle tasse di questi giorni, i cittadini sono indotti a spendere solo se lo trovano particolarmente conveniente. In questo modo, inoltre, le vendite cominceranno di sabato, anziché di lunedì, consentendo così a commercianti e consumatori di sfruttare al meglio il fine settimana. Quelli appena trascorsi sono stati anni molto duri, per le famiglie e per gli esercizi commerciali, soprattutto quelli più piccoli. In tanti si sono visti costretti a chiudere”.
“La Regione Puglia – ha concluso – rinnova il suo impegno a sostenere il settore posto che abbiamo già messo in atto una serie di interventi per aiutare le imprese commerciali a contrastare la congiuntura negativa: con 12 milioni di euro abbiamo agevolato oltre 800 piccole imprese del commercio; abbiamo semplificato la normativa attraverso il codice del commercio, eliminando i passaggi non necessari e arcaici per contribuire così alla riduzione dei costi di gestione degli esercizi; con i Distretti Urbani del Commercio abbiamo lavorato all’integrazione tra politiche commerciali e politiche urbanistiche. Ma molto resta ancora da fare: i piani commerciali che i Comuni stentano ancora a predisporre, gli stessi distretti che fanno fatica a trovare vera disponibilità nelle amministrazioni”.
L’obiettivo del provvedimento di anticipazione dei saldi è anche quello di rendere omogenea, su tutto il territorio nazionale, la data di inizio delle vendite di fine stagione così da permettere a ciascuna regione di mantenersi competitiva e rispondere in modo adeguato al difficile momento attraversato dal sistema delle vendite a livello nazionale. Undici le regioni che hanno già dato data la disponibilità ad adeguarsi alla volontà di anticipare la data di inizio dei saldi invernali.