L’inaugurazione giovedì 18 dicembre alle 11.30 nell’azienda agricolo-zootecnica “Posta La Via”
Sarà il cardinale Domenico Calcagno, presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, ad inaugurare, giovedì 18 dicembre alle 11.30, il nuovo impianto di produzione di biogas dell’azienda agricolo-zootecnica “Posta La Via”, la fattoria di Casa Sollievo della Sofferenza situata in località Amendola a San Giovanni Rotondo (al km 186,200 della SS. 89 Manfredonia-Foggia).
All’inaugurazione saranno presenti anche monsignor Michele Castoro e Domenico Crupi, presidente e direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza e il relativo consiglio di amministrazione.
L’impianto di biogas è composto da un “digestore”, una vasca chiusa di forma cilindrica termicamente isolata e realizzata in cemento armato, che contiene la biomassa da digerire. A monte del digestore è stata installata una vasca per raccogliere liquami, letame e siero da latte, tutti prodotti di scarto dell’allevamento e della produzione di latticini. Il calore necessario al processo di digestione viene fornito dal cogeneratore alimentato con il biogas prodotto dall’impianto stesso. In questo modo l’impianto si autoalimenta e non richiede energia esterna. Inoltre l’acqua calda prodotta dal sistema viene recuperata e riutilizzata per il caseificio. Il risultato di tutto il processo è la produzione di energia elettrica – direttamente utilizzata dalle fattorie e in parte venduta al gestore della rete elettrica – e del digestato, un solido de-odorizzato utilizzabile per il compostaggio e per l’utilizzo agronomico come fertilizzante.
Così Carlo Gatta, direttore delle fattorie dell’Opera di San Pio: «Stimiamo che, unitamente ai pannelli fotovoltaici già installati nel febbraio 2013, che producono 200Kwh, l’impianto per la produzione di biogas ci darà la possibilità di produrre altre 823.536 kwh all’anno. Aggiungendo anche l’impianto fotovoltaico di Masseria Calderoso, raggiungeremo così la produzione annua di 1.147.000 kwh. Il risultato sarà una riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera pari a 608 tonnellate. Si tratta di un’ulteriore conferma della sostenibilità ambientale dell’Opera di San Pio che utilizza, per buona parte del suo approvvigionamento alimentare, prodotti a “Km 0” delle proprie fattorie e del territorio circostante». L’impianto è stato finanziato in proprio per il 60% e per il 40%, tramite il Gal Gargano, dai fondi PSR 2007/2013 misura 311 “Diversificazione in attività non agricole”.
L’azienda “Posta la Via” si sviluppa su oltre 200 ettari di terreno coltivato, in località Amendola in agro di San Giovanni Rotondo, con una allevamento di circa 700 bovini da latte e da carne, nati in azienda e alimentati con foraggio di propria produzione. Il latte così ricavato viene trasformato dal caseificio aziendale in diversi prodotti latto-caseari. La “Masseria Calderoso”, in agro di San Marco in Lamis, invece, si estende per 71 ettari e comprende 12.000 piante di olive secolari per produrre olio extravergine di oliva da agricoltura biologica, molito direttamente in masseria. Tutti questi prodotti forniscono sussistenza all’Opera di San Pio finendo nel piatto dei pazienti e degli ospiti delle 3 strutture: l’IRCCS Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, la residenza per anziani “Casa Padre Pio” e il Centro di Accoglienza “Santa Maria delle Grazie”. L’eccedenza dei prodotti viene venduta nelle 5 rivendite aziendali, 3 a San Giovanni Rotondo e le rimanenti a Manfredonia e Foggia.
Strano che non ci sia un ambientalista, un ecologista o qualcuno della LIPU
a protestare. Spero che si riesca a capire che questi impianti sono utili.
Vuoi vedere che non lo sapevano?