Mercoledì 13 Novembre 2024

Archeologia UniFg, Area Nuova: "Solo dalla parte degli studenti"

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Area Nuova, a seguito degli ultimi avvenimenti riguardanti la possibile chiusura del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia dell’Università di Foggia, ha deciso di fare chiarezza. Le notizie a riguardo che, negli ultimi giorni, hanno riempito giornali e social-network, non hanno fatto altro che creare confusione, generando piuttosto disinformazione. È per questo che si è ritenuto opportuno esporre una volta per tutte i dati veritieri con i quali rappresentanti, docenti e studenti si stanno attualmente confrontando. Il Corso di Laurea Magistrale in Archeologia, attualmente attivo all’interno del Dipartimento di Studi Umanistici, deve – esattamente come tutti i Corsi di Laurea di Ateneo – rispettare i parametri imposti dall’Anvur, indispensabili per l’attivazione e il successivo mantenimento di un corso di studi. Questi ultimi prevedono la necessità di un numero minimo di iscritti per il Corso di Laurea Magistrale in Archeologia pari a 10. A ciò si aggiunge un’ulteriore previsione, imposta da un decreto fortemente voluto dall’allora Rettore Giuliano Volpe, approvato dal Senato Accademico di Ateneo nel 2009, che fissa la soglia del numero minimo di studenti a 15. Tale ultima disposizione impone, tra l’altro, la chiusura di tutti i corsi di laurea aventi un numero di iscritti minore a quelli indicati nello stesso. Attualmente il suddetto Corso di Laurea, facendo riferimento all’anno accademico 2013/2014, conta un numero di immatricolati pari a 9 ed una percentuale di fuori-corso pari al 70% degli iscritti. Tali dati comporterebbero, quindi,  una decurtazione del fondo di finanziamento ordinario (FFO), principale voce di approvvigionamento economico delle università, e il quasi certo mancato accreditamento dello stesso corso di laurea da parte dell’Anvur. La documentazione istruttoria, contenente i dati qui indicati, trasmessa ai rappresentanti del Senato Accademico dell’Ateneo da parte degli uffici amministrativi di Via Gramsci, studenti compresi, risulta però priva di ogni riferimento utile ad assumere una posizione il più possibile oggettiva e lontana da qualsiasi tipo di strumentalizzazione. Pur prendendo in considerazione tale criticità, Area Nuova ritiene necessario dare la possibilità agli studenti del territorio di riferimento dell’Ateneo Dauno di usufruire di questo Corso di Laurea Magistrale. Gli stessi studenti, infatti, durante un’assemblea appositamente organizzata all’interno del Dipartimento di Studi Umanistici, hanno sottolineato che la chiusura del corso rappresenta, tra le altre cose, una minaccia per il Corso di Laurea Triennale in Beni Culturali che rimarrebbe, quindi, privo di un suo corso specialistico. Le strumentalizzazioni di cui siamo spettatori, in queste ore, rendono la vicenda del Corso di Laurea in Archeologia oggetto di speculazioni politiche di basso livello. Area Nuova si ritrova, ancora una volta, a richiamare l’attenzione della vera Foggia “civica”, che non può disinteressarsi del destino di una delle risorse principali appartenenti alla nostra comunità. Come associazione studentesca rappresentativa della maggioranza degli studenti foggiani, Area Nuova sottolinea l’ipocrisia di quanti, in questi giorni, lanciano appelli a difesa di Archeologia, e che, fino ad oggi, sono stati del tutto assenti. Il problema, in sostanza, si era già manifestato nel 2013: dov’erano tutti questi “soloni” della politica universitaria? Forse erano troppo lontani gli appuntamenti elettorali?

Area Nuova, nel continuo perseguimento dell’esclusivo interesse della comunità studentesca (e non di presunte agevolazioni di docenti o altri soggetti), ritiene necessario un immediato e decisivo “cambio di passo” nella gestione e valorizzazione del Corso di Laurea in Archeologia: mantenerlo in vita, seppur con un numero di studenti quasi nullo, significa attivarsi fin da ora per migliorare l’offerta didattica complessiva, il grado di attrattività degli insegnamenti, le prospettive post-lauream ed il collegamento con gli enti, pubblici e privati, impegnati nella gestione del patrimonio storico-artistico-culturale.

 Ufficio Stampa

Articolo presente in:
Capitanata · News

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