Lunedì 22 Luglio 2024

Il caso Ilva con “Capatosta” della compagnia Crest in scena sabato 20 dicembre per “Rigenera”

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“Sono andato a parlare con gli operai. Per giorni, settimane. Solo loro potevano restituire la dimensione del dramma, di quella frattura insanabile fra salute e lavoro che si sta vivendo in maniera sempre più violenta negli ultimi mesi”. Così Gaetano Colella, in scena con Andrea Simonetti, racconta “Capatosta”, lo spettacolo della compagnia Crest sullo stabilimento più grande d’Europa, l’Ilva di Taranto.

“Capatosta” è il quinto appuntamento di “Rigenera”, la Stagione di prosa del Teatro Comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia e andrà in scena sabato 20 dicembre 2014, alle ore 21.

Biglietti a partire da € 6.
Info 0884.532829 o 335.244843.

Siamo nello stabilimento più grande d’Europa, l’Ilva. Siamo in uno dei tanti reparti giganteschi della fabbrica, Acciaieria 1 reparto RH. Qui l’acciaio fuso transita per raggiungere il reparto della colata e gli operai sono chiamati a controllare la qualità della miscela. La temperatura è di 1600 gradi centigradi. Due operai sul posto di lavoro. Il primo è un veterano, venti anni di servizio alle spalle e un carattere prepotente, di chi si è lavorato la vita ai fianchi e il poco che ha lo difende coi denti, compreso il suo piccolo desiderio: fuggire da Taranto, coi suoi figli, per non tornarci più. Il secondo è una matricola, un giovane di venticinque anni appena assunto nello stabilimento. I due potrebbero essere padre e figlio. In questo stabilimento dal 1962 ci sono generazioni di operai che si avvicendano, si confrontano, si scontrano e si uniscono. I padri hanno fatto posto ai figli e ai nipoti senza che nulla sia intervenuto a modificare questo flusso di forza lavoro. Si sono tramandati saperi ed esperienze così come usi e abusi, leggi tacite e modi di fare. Sembra che in questo scenario nulla sia destinato a mutare, che i figli erediteranno fatica e privilegi dei padri. Ma è davvero così?

“Capatosta” è una produzione della compagnia di Taranto Crest, con Gaetano Colella e Andrea Simonetti, composizione sonora Mirko Lodedo, scene Massimo Staich, disegno luci Fausto Bonvini, datore luci Vito Marra, in collaborazione con Armamaxa teatro. La regia è firmata da Enrico Messina.

Biglietti: Platea I settore: intero € 12, ridotto € 10; Platea II settore e Galleria: intero € 10, ridotto € 8. Ridotto Under 19: Platea II settore e Galleria € 6.

La Stagione “Rigenera” è promossa dal Comune di Manfredonia, dal Teatro Pubblico Pugliese e da Bottega degli Apocrifi all’interno della rete Teatri Abitati (nell’ambito di “Azione di sistema, accompagnamento alla visione della drammaturgia contemporanea nella rete Teatri Abitati” finanziati nell’ambito del PO FESR PUGLIA 2007-2013 – Asse IV – Linea d’intervento 4.3.2 – Lettera I”).

Info e prenotazioni:
Bottega degli Apocrifi
Via della Croce – Manfredonia / Teatro Comunale “Lucio Dalla”
tel. 0884.532829 – mobile: 335.244843
@: bottegadegliapocrifi@gmail.com

www.bottegadegliapocrifi.it

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Commenti

  • Leggo l’art.e mi sento costretto a chiedere:perchè non si vuol parlare del “principio di colonizzazione del nord nei confronti del sud”?Perchè non parlare della meschina figura(professionalmente parlando) che hanno fatto i “nordisti” quando sono arrivati a Taranto?Si sentivano e si atteggiavano a padroni.Se ne FREGAVANO della salute e dell’inquinamento(Oltretutto non capivano cosa fossero).Ho lavorato 30 anni circa lì dentro,il loro sistema base era di far capo solo quel meridionale che sottostava ai loro voleri in TUTTI I SENSI.A buon intenditore………..NON monetizziamo il dolore e la morte.

    mario 18/12/2014 16:35 Rispondi

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