“Resto basito dalle dichiarazioni e dalle polemiche di chi è stato chiamato a risolvere i tanti problemi che attanagliano il nostro territorio e invece perde tanti posti di lavoro per questa nostra comunità. Sulla vicenda VITA SANA, Vorrei ricordare a Miglio e soprattutto all ing. Montorio che della sua nomina ad assessore non deve rispondere a nessun cittadino, visto che non mi sembra sia lì per volontà popolare, che invece di polemizzare su un vincolo faunistico anacronistico che la Provincia di Foggia propone di togliere da anni, dovrebbero convocare la Conferenza di Servizi per vedere se le relative difficoltà a chiudere la stessa, incontrate il 7 aprile scorso, sussistono”. Si aprono così le precisazioni in merito del consigliere regionale Pd, Dino Marino che ribadisce: “Montorio, oltre a leggersi le carte, deve essere capace di interpretare il suo ruolo, cosa al quanto difficile, visto che il suo peso, come ci ha ricordato l’imprenditore proponente l’intervento “VITA SANA” in una trasmissione su Tele San Severo, rasenta lo zero. Io sono andato a vedermi gli atti della Conferenza alla Regione ma a differenza del nostro assessore all’urbanistica oltre a leggerli li ho anche interpretati cosa che invece lui non vuole o non sa fare. È vero che il nuovo Piano Faunistico Regionale ancora non è attuativo e che la Regione ha prorogato il vecchio fino a luglio 2015, ma un amministrazione che sente il grido di dolore per la mancanza di lavoro di tante famiglie sanseveresi, può fermarsi di fronte al fatto che in quella zona tanti anni fa volavano gli uccelli e adesso con la loro inerzia e per la solita idea manichea che li guida volano via più di 130 posti di lavoro?”
“Il vostro ruolo è politico, non siete lì solo per fare i passacarte. In questo senso mi sembra che abbiate del tutto dimenticato che è il Comune di San Severo il proponente della Conferenza di Servizi previsti dalla legge 34, quindi spetta a voi proporre un’altra seduta della stessa in cui chiamare il responsabile del Piano Faunistico della Regione Puglia e in quella sede chiedergli se può autorizzare la costruzione dell’intervento in questione, visto che quel vincolo faunistico nel nuovo piano ormai non c’è più. Purtroppo mettere in atto un’azione chiarificatrice come questa metterebbe a nudo e cancellerebbe in una sola volta tutte le scuse che state accampando per dire no ad una iniziativa che non è la vostra e ancora una volta fate pagare alla città la vostra chiusura mentale è una concezione padronale della cosa pubblica”.