A fidarsi delle parole è forse rimasto qualche povero illuso o idealista, certamente non si tratta dei lavoratori della Manfredonia Vetro sui quali, tra l’altro, non ne stanno piovendo troppe di parole rassicuranti (perlomeno da parte della proprietà Sangalli).
Da ieri mattina (11 dicembre) tutti i lavoratori dello stabilimento, tra operai ed amministrativi circa 200 persone, hanno incrociato le braccia e presidiano i cancelli della fabbrica, giorno e notte. “Ad oltranza”, come tengono a sottolineare, “finché dal Ministero dello Sviluppo Economico non arrivino soluzioni certe. Siamo qui per salvaguardare la proprietà, perché lo stabilimento lo sentiamo nostro, non permetteremo a nessuno di portare via strutture dallo stabilimento”, riferisce a ManfredoniaNews l’RSU FILCTEM CGIL Vittorio De Padova, attorniato dai suoi colleghi, evidenziando che “il gruppo Sangalli ha mollato definitivamente il territorio. Ieri Giorgio Sangalli è venuto nello stabilimento, ha avuto un incontro con noi e le segreterie provinciali, presenti anche i sindaci di Manfredonia, Monte Sant’Angelo e Mattinata, spiegando ancora una volta quanto già detto nei precedenti incontri, cioè che le difficoltà non sono mutate. Perciò siamo preoccupati per la perdita di 400 posti di lavoro, soprattutto a causa del forte indebitamento del gruppo, circa 130 milioni di euro. Le nostre speranze sono ormai tutte rivolte al Ministero, ci auguriamo a questo punto che arrivino risposte per un eventuale sostituto della famiglia Sangalli, quindi un nuovo investitore”.
Da parte dei dipendenti la fiducia nei confronti di Giorgio Sangalli si è incrinata: sfortuna dell’imprenditore, troppo grosso e sotto i riflettori per divorziare indisturbato come altri, almeno stavolta, per questo ennesimo caso di flop industriale, le istituzioni locali e nazionali sono ben presenti e si sono già impegnate a supportare finanziariamente il rifacimento del forno. Solidarietà verso tutti questi lavoratori che davanti a quei cancelli, in fondo, stanno rappresentando anche tutti noi.
Massimiliano Rinaldi
ragazzi,adesso è arrivato il momento vero di lottare.non credete a quei politici che si presentano ,sono approfittatori di voti , è la nostra debolezza PER STO benedetto di lavoro .
basta riflettere chi ha selezionato queste fabbriche ,chi le ha controllate? nessuno.
sangalli sta al gioco creato dai politici di turno . il denaro verrà dato solo a condizioni ,e autorizzazioni bancarie. mica con i tempi che corrono i soldi la regione li da cosi…?
logico
ora è arrivare a maggio ,e poi……tutti a casa .questo il gioco fatto , con i tre sindaci e tutti i consiglieri comunali .
non vi fidate
perchè solo alcuni consiglieri sono andati duri con sangalli,mentre tutti gli altri ma tanti hanno detto solo si anzi,qualcuno ha elogiato il dottore ….
pecorella in consiglio comunale è stato sempre pronto a castigare i vari sindaci,mentre nella sangalli fa un intervento dove intende chiarire il perchè è doveroso il pagamento al dottore .
la fabbrica è vostra riunitevi in una grande società e date un calcio in culo a sto dottore .
poi attenti a quei sindacalisti che agitano solo le folle diffidate nelsuo passato c’è solo mobilità ,e chiusure aziendali e null’altro .
la fabbrica è stata costruita con i soldi nostri non loro .
non mollate e diventiamo noi imprenditori non ci vogliono soldi ,ma solo buona volontà ,tanto i soldi non li tiene nenche sangalli 134 milioni di debito questo è il suo patrimonio lui non ha più niente . successione gia fatta .