Teatro Manfredonia: martedì 9 dicembre lo spettacolo del Premio Ubu Mario Perrotta per il quarto appuntamento di “Rigenera”. Alle ore 18 l’incontro con l’artista.
Primo di tre movimenti che ruotano intorno alla figura di Antonio Ligabue e al suo rapporto con i luoghi che segnarono la sua esistenza e la sua creazione artistica: la Svizzera, dove nacque e visse fino ai 18 anni; il territorio di Gualtieri (RE), sulle rive del Po; le sponde reggiane e mantovane dello stesso fiume Po, dove produsse gran parte dei suoi quadri e delle sue sculture. Il racconto del conflitto a tre tra lo “svizzero” Antonio Ligabue, il suo paesaggio interiore e il paese di Gualtieri sulle rive del Po. Ma indagare Ligabue significa soprattutto indagare il rapporto di una comunità con lo “scemo del paese”, da tutti temuto e tenuto a margine e accettare lo spostamento che provoca una nuova visione delle cose, una visione “folle”, che mette a rischio gli equilibri di chi osserva, costringendolo a porsi la classica domanda: chi è il pazzo? Una riflessione sulla solitudine dell’uomo Ligabue, sul suo stare al margine, anzi, oltre il confine. Sulla lacerazione di un’anima consapevole di essere un rifiuto della società e al contempo un artista.
LO SPETTACOLO – «Un bès… Dam un bès, uno solo! Che un giorno diventerà tutto splendido. Per me e per voi. Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita – quella che so di avere vissuto – ma senza un bacio, Neanche uno. Mai. Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre, anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai. E allora mi vedo – io, così come sono – scendere per strada a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada».
«Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue – spiega Mario Perrotta – la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine – oltre il confine – là dove un bacio è un sogno, un implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l’uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo, intanto, lo elemosinava. Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori».
“Un Bès – Antonio Ligabue” è uno spettacolo di Mario Perrotta con la collaborazione alla regia di Paola Roscioli, collaborazione alla ricerca di Riccardo Paterlini, organizzazione Stefano Salerno.
Biglietti: Platea I settore: intero € 14, ridotto € 12; Platea II settore e Galleria: intero € 12, ridotto € 10. Ridotto Under 19: Platea II settore e Galleria € 6.
La Stagione “Rigenera” è promossa dal Comune di Manfredonia, dal Teatro Pubblico Pugliese e da Bottega degli Apocrifi all’interno della rete Teatri Abitati (nell’ambito di “Azione di sistema, accompagnamento alla visione della drammaturgia contemporanea nella rete Teatri Abitati” finanziati nell’ambito del PO FESR PUGLIA 2007-2013 – Asse IV – Linea d’intervento 4.3.2 – Lettera I”).
Info e prenotazioni:
Bottega degli Apocrifi
Via della Croce / Teatro Comunale “Lucio Dalla”
0884.532829 – 335.244843
bottegadegliapocrifi@gmail.com
www.bottegadegliapocrifi.it
Pasquale Gatta
Ufficio stampa e comunicazione – Bottega degli Apocrifi