Giovedì prossimo si inaugura la mostra con i pannelli illustrativi dell’affascinante progetto che parte a breve: connettere mare, città e campagna.
Giovedì 11 dicembre, alle ore 18.00 nel chiostro del Comune, si inaugura la mostra fotografica con i pannelli illustrativi che mostreranno al pubblico il fascino della nostra città che si riprende i propri spazi, riqualificandoli e rendendoli maggiormente funzionali. Tra circa un mese iniziano i lavori del “Parco di Lama Scaloria: la connessione mare, città e campagna”, progetto che rientra nel programma di rigenerazione urbana, finanziato con fondi di spesa P.O. FESR, “con l’obiettivo specifico – spiega l’assessore alla Pianificazione urbanistica e Assetto del territorio, Matteo Clemente – di migliorare la qualità e l’identità dello spazio pubblico attraverso azioni ecologicamente sostenibili ed innovative”.
Il progetto, inserito in una strategia complessiva di riqualificazione della città attraverso differenti ambiti di intervento, individua una linea di connessione tra la campagna e il mare all’interno del tessuto urbano. Partendo dalla vallecola che proviene dalla montagna e si insinua nel tessuto urbano (Lama Scaloria), si passa nel suggestivo fossato di Torre Santa Maria, per poi percorrere via delle Cisterne, passare sotto l’arco detto “Pertugio del monaco”, arrivare a Largo Diomede, fino alla “terrazza sul mare”, punta sagomata che entra nel porto.
Per Lama Scaloria, attualmente individuata dall’Autorità di Bacino come area ad alta pericolosità idraulica, sono stati ipotizzati interventi atti a massimizzare la sicurezza idraulica accanto a quelli di riqualificazione paesaggistica, con un percorso ciclopedonale che corre lungo il bordo superiore della vallecola.
L’area del fossato del Torrione Santa Maria viene riqualificata e resa accessibile tramite una rampa da via delle Antiche Mura e percorsi interni di collegamento, prevedendo anche una vasca di acqua laminare, che richiama il tema dell’acqua.
In via delle Cisterne si prevede di modificare la sezione stradale e la pavimentazione con un intervento simile a quello su Corso Manfredi, ovvero riportando la sede stradale all’altezza dei marciapiedi. Il traffico sarà limitato e il filtro tra passaggi pedonali e veicoli avverrà a mezzo di elementi dissuasori. La strada apparirà come un salotto urbano, con una pavimentazione in pietra calcarea omogenea.
L’area di Piazzale Diomede, attualmente adibita ad ampio parcheggio, fino a metà del secolo scorso era una riva: l’acqua lambiva le mura antiche e le barche erano attraccate fino all’attuale linea della strada. Le foto d’epoca mostrano anche la presenza di una sorgente all’interno della spiaggia rocciosa, che scorreva fino al mare. La parte di progetto che riguarda quest’area prevede la pedonalizzazione della piazza, grazie alla delocalizzazione del parcheggio auto in un’area sul porto già di proprietà dell’Amministrazione.
“Il disegno della pavimentazione – riferisce l’assessore Clemente – ha un pattern costruito per fasce di pietra grigia e pietra di Apricena chiara, con un effetto di dissolvenza del colore grigio, posto a ridosso delle mura storiche, nel colore chiaro della pietra locale, sul lato del mare. Alcuni elementi di questo disegno sono vasche di verde con siepi basse. Piccole variazioni nel ritmo e nell’alternanza delle fasce di pietra sottolineano l’ingresso dell’asse di via delle Cisterne, che passa sotto al Pertugio del monaco ed entra nella piazza”.
Il tema dell’acqua, così importante per il progetto di rigenerazione “Parco di Lama Scaloria”, ritorna sul Piazzale Diomede con fontane a sfioro nella pavimentazione. “Sarà favorito l’uso pubblico della grande piazza – dice il sindaco Riccardi – incentivando l’uso del piano terra per attività commerciali e delocalizzando i locali di deposito attuali; il LUC si aprirà sulla piazza, che potrà diventare teatro permanente per eventi e pubblica partecipazione”.
Il percorso pedonale si conclude nella “terrazza sul mare”: un piccolo giardino pubblico con elementi di seduta sui quali sostare e ammirare il mare. Il disegno della pavimentazione e dell’area verde è fatto per fasce, in maniera congruente con il disegno di Piazzale Diomede.
“Il progetto che si sta andando a realizzare – conclude Matteo Clemente – prevede infine, oltre ad una zona di parcheggio nell’area portuale, anche il restauro delle mura antiche sul lungomare, che versano attualmente in stato di degrado, sia fisico, dovuto all’erosione dei materiali, sia per la presenza di elementi spuri, intonaci e mattonelle che ricoprono le superfici, apparati tecnologici e fili elettrici”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
PAROLE PAROLE PAROLE; PAROLE PAROLE PAROLE; PAROLE PAROLE PAROLE; SOLTANTO PAROLE….
mostra solo a scopo elettorale che rimarrà solo sui pannelli.Vedesi PISCINA COMUNALE STAZIONE TRENO TRAM; S!!!!
ARA’ solo una bella mostra fotografica
Sembra che il progetto sia stato fatto dallo stesso studio che ha progetatto la pista ciclabile di Siponto 🙂
Invito tutti a riflettere sulla EFFETTIVA utilita’ della mostra. Ancora una volta UN ESEMPIO DI STRUMENTALIZZAZIONE A FINI ELETTORALI DI QUALCOSA CHE TRA L’ALTRO MANCO ESISTE E CHE PROBABILMENTE FARA’ LA FINE DELLA PISCINA. E’ davvero ridicolo, grottesco e VERGOGNOSO.
Le mostre fatele su quello che quest’Amministrazione ed il suo Sindaco hanno fatto! Ah gia’, non si possono fare mostre senza nulla……
Mi auguro che questo progetto abbia preso in considerazione l’abbattimento delle barriere architettoniche! 😉
A quali barriere architettoniche alludi?