“Non perderò le primarie del 21 dicembre, ma se dovesse verificarsi, il giorno dopo mi dimetterò, lasciando il governo della città per i prossimi cinque mesi al commissario straordinario, con tutte le conseguenze del caso. E la responsabilità sarà esclusivamente di chi ha messo in discussione la mia candidatura. Ebbene che queste cose la gente le sappia”.
Sono rimasti tutti allibiti da queste parole minacciose espresse dal sindaco uscente, Angelo Riccardi, che si legano all’altro slogan, altrettanto allusivo, tendente ad impaurire una popolazione, specie i giovani, già abbastanza spaventata da certi metodi vessatori dell’amministrazione uscente.
La minaccia è quella di far restare Manfredonia senza guida per circa sette mesi ed anche oltre, con tutti i danni che ne conseguirebbero, sul piano economico, occupazionale e sociale, se ci permettiamo di mandare a casa, democraticamente, un sindaco ormai ringhioso.
Tuttavia non c’è tanto da meravigliarsi, perché questo tono perentorio, che forse tende a stimolare altre azioni, fanno parte dell’uomo, che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere in questi anni.
La risposta deve essere democratica, Manfredonia deve imparare ad uscire dalla cappa ricattatoria che si è creata, riprendendosi il coraggio che ha animato tante nostre gloriose lotte nel passato, contro le sfide portate da strutture ben più imperanti della sua.
Comunicato stampa
Manfredonia Nuova
Ecco,un sindaco dittatore non basta quando ha guadagnato tra regione e comune,vuole che lo manteniamo a vita.Provi a lavorare un pocoooooooo
Costoro che sono gli esautorati incalliti pur di far perdere Riccardi si alleeranno con il democristiano Prencipe!
Non ho ancora capito se questo movimento esprimerà un proprio candidato sindaco oppure appoggerà Riccardi o chi per lui.
Il 21 dicembre sarà la Caporetto del Sindaco, poi alle elezioni VERE la cittadinanza boccerà anche Prencipe e gli altri.