L’attuale sindaco, Angelo Riccardi, ha dichiarato che, qualora non risultasse vincitore delle primarie del PD, previste per il prossimo 21 dicembre, lascerà il suo incarico da sindaco e la città in mano ad un commissario straordinario.
Ciò, per “Manfredonia che Funziona”, nuovo movimento cittadino, sorto per fronteggiare la deriva quasi antidemocratica presa dalla nostra città, vessata da anni di governo del PD, privo di qualsiasi valida opposizione, è da irresponsabili. E non solo. Trattasi di un’evidente minaccia fatta da colui il cui unico interesse dovrebbe essere esclusivamente il benessere della città, e che invece, per l’ennesima volta, si dimostra più interessato a preservare il suo potere e la sua carica, a spese del benessere comune.
Se pensa che il suo incarico da sindaco non sia più necessario o valido, che si dimetta adesso, dopo cinque anni di danni alla città, invece di aspettare le primarie del PD.
Inoltre, queste primarie, nel contesto politico che la città si trova a vivere, sono paragonabili ad uno “specchietto per allodole”. Ovvero, un modo per focalizzare l’attenzione cittadina su due candidati, appartenenti allo stesso gruppo politico (che, peraltro, fino a poco tempo fa, sosteneva pienamente l’attuale sindaco), e distogliere l’attenzione dalle vere problematiche comuni, incentrandola su lotte intestine che, ultimamente, rischiano di diventare vere e proprie operazioni di marketing.
Come non notare, la discreta insegna poco luminosa, che sovrasta la nuova sede del “Comitato Riccardi per le primarie”. O la gigantografia in vetrina che lo ritrae con Lucio Dalla. O il suo improvviso interesse nei confronti dei giovani, che invita gentilmente a prender parte alla sua campagna elettorale sui più famosi social network.
Un candidato sindaco, di qualsiasi estrazione politica che si rispetti, dovrebbe focalizzare la propria attenzione e quella dei cittadini su un programma valido, su proposte concrete ed efficaci per risolvere veri problemi. E non su dispute a tratti infantili, volte a dimostrare il proprio potere personale puntando su un’immagine che, di concreto, ha ben poco.
In particolar modo, un sindaco uscente dovrebbe poter dimostrare il proprio valore in base al proprio operato nel corso degli anni, invece di puntare su strategie pubblicitarie. Evidentemente non è stato svolto un buon lavoro su cui porre l’attenzione cittadina.
Lascio a voi la riflessione finale, augurandomi che, Manfredonia e i suoi cittadini, scelgano di non cadere nella trappola mediatica rappresentata da questa lotta intestina. Sarebbe molto più onesto nei confronti degli stessi, se Riccardi venisse presentato, quale sindaco uscente sostenuto dal PD, alle prossime elezioni. Che sia il popolo a decidere.
Comunicato “Manfredonia che Funziona”
E questo che pensa di dire la sua su tutto…… Ma mi faccia il piacere…..
Finalmente qualcuno che possa arginare la “deriva QUASI antidemocratica” …. questa non l’avevo mai sentita. Fantastici …. quanti siete? j, mammt e to?
Vatt culuuk!
Io non temo le dimissioni di un Sindaco ma di un Mostro in arrivo vicino la città!!
Sint a kustat, sint… Mo c rispeddjen pure i murt.
Mamma mia che tristezza!
Qui ci vorrebbe un Pipitone come a Roma.