Giovedì 14 Novembre 2024

IMU terreni agricoli. Oliverio/Mongiello/Ginefra: "Sbagliato cambiare le regole ora"

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“Il Governo non può cambiare le regole fiscali durante l’anno e, addirittura, ipotizzare un effetto retroattivo come accadrebbe se venisse modificato l’attuale regime per le imprese agricole che operano in zone montane e geograficamente svantaggiate”. Lo affermano i deputati del Partito Democratico Nicodemo Oliverio e Colomba Mongiello, componenti della Commissione Agricoltura della Camera, e Dario Ginefra, componente della Commissione Attività Produttive della Camera, che hanno sottoscritto un’interrogazione al ministro delle Politiche Agricole, insieme a tutti i Deputati pigliesi del PD per conoscere il contenuto del decreto interministeriale che regolamenta le esenzioni IMU per i terreni agricoli dei comuni montani.

“Stando alle anticipazioni sulla bozza allo studio degli uffici, si prevede la totale esclusione dei Comuni con un’altitudine superiore a 600 metri e la parziale esenzione per i Comuni tra 281 e 600 metri. Sarebbero del tutto esclusi da questo beneficio fiscale, invece, i Comuni non montani pur se situati in territori equivalenti a quelli montani a causa delle condizioni geografiche difficili. Se fosse questo il contenuto – affermano Oliverio, Mongiello e Ginefra – si prefigurerebbe una contraddizione tra questa iniziativa e le politiche di equità fiscale e rafforzamento della coesione sociale perseguite dal Governo Renzi. Aggravata dall’estensione del nuovo regime fiscale all’intero anno in corso, quindi annullando la totale esenzione applicata in continuità con quanto previsto per il 2012 e il 2013. Chiedere alle imprese agricole di pagare il 16 dicembre l’IMU del 2014 contraddirebbe lo Statuto del contribuente e potrebbe provocare un danno notevole sulla programmazione finanziaria delle aziende. Le comprensibili azioni di razionalizzazione dell’intero sistema fiscale non possono tradursi in atti contraddittori e disomogenei rispetto ai principi della Costituzione e della legislazione nazionale ed europea – concludono Oliverio, Mongiello e Ginefra – a maggior ragione se i destinatari di tali azioni sono soggetti economicamente deboli quali sono le imprese agricole che operano in territori montani e svantaggiati”.

Articolo presente in:
Capitanata · News

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