L’Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, nella Sua veste di coordinatore nazionale della Commissione Politiche Agricole ha partecipato oggi ai lavori della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che vedeva all’ordine del giorno numerosi temi agricoli. Di particolare interesse per l’agricoltura pugliese i due provvedimenti che intervengono nel settore olivicolo: il primo che reca disposizioni per il riconoscimento e il controllo delle organizzazioni dei produttori alla luce della mutata normativa comunitaria e il secondo che riguarda i programmi operativi realizzati dalle predette organizzazioni di produttori e le relative risorse finanziarie assegnate a ciascuna Regione che per la Regione Puglia fanno registrare un incremento del 20% rispetto alla precedente dotazione, per un ammontare complessivo di circa 10 milioni di euro.
La Conferenza ha poi registrato la mancata intesa sul decreto che interviene per adeguare la normativa comunitaria in materia di sistema autorizzativo per gli impianti dei vigneti, non essendo stata accolta la richiesta delle Regioni di far entrare in vigore le nuove norme sulla libera circolazione dei diritti di impianto a partire dal 1 aprile 2015. La posizione della Conferenza sui tre decreti sarà formalmente ratificata in sede di Conferenza Stato-Regioni. Per quanto concerne i rapporti con il Parlamento, la Conferenza delle Regioni su iniziativa e proposta della Commissione Politiche Agricole ha approvato un documento con il quale si promuove una iniziativa legislativa per garantire l’adeguatezza degli apporti nutrizionali di alimenti e bevande somministrati nei luoghi pubblici abitualmente frequentati dai minori ed in particolare negli edifici scolastici.
La Conferenza ha infine approvato un documento sul FEAMP 2014-2020 (Fondo Europeo Attività Marittime e Pesca) da rappresentare in audizione presso la Commissione Agricoltura del Senato. Il Documento riguarda le scelte operate a livello nazionale dal MIPAAF in ordine alle risorse finanziarie correlate agli obiettivi tematici sulle quali le Regioni esprimono forti perplessità, sottolineandone le criticità. In particolare le Regioni propongono una diversa distribuzione finanziaria per incrementare le risorse destinate all’obiettivo tematico 3, afferente gli interventi che pongono in essere le imprese del settore ai fini della loro competitività. Altra criticità sottolineata nel documento riguarda la governance per l’attuazione del programma, in merito alla quale è stata proposta la costituzione di una cabina di regia a livello politico, tra MIPAAF e Regioni e Province autonome, che definisca le strategie generali, indirizzi le scelte a livello macro in merito all’attuazione del programma, verificando periodicamente l’avanzamento finanziario dello stesso ed eventuali opportuni correttivi strategici. Il documento ha, inoltre, espresso una nuova ipotesi di riparto delle funzioni tra le Regioni e lo Stato, che consenta alle Regioni di poter gestire direttamente le misure che riguardano gli interventi sui territori, lasciando a livello nazionale quelle attività che trovano una maggiore efficacia se mantenute a tale livello centrale. In fine è stata evidenziata la assoluta necessità di un intervento normativo che faccia chiarezza in materia di canoni demaniali atteso che il DL 83/2012 e il Dm 79/2013 hanno ingenerato una tale situazione di incertezza da determinare un assoluto stato di immobilizzo in merito alle dette concessioni.