La crisi morde anche una delle poche industrie del contratto d’area di Manfredonia che nonostante tutto si stava difendendo bene: la Sangalli Vetro. Ieri l’incontro tra la RSU di stabilimento assistita dal sindacato provinciale e la proprietà del gruppo Sangalli, la partecipazione di Giorgio Sangalli all’incontro è il segno più tangibile di quanto sia delicata la questione. L’Azienda nelle tre ore di incontro ha snocciolato i dati della crisi e le pesanti perdite accumulate fino ad oggi, anticipando le proiezioni del piano industriale che dovrà essere approvato dalle banche per poter finanziare l’intera operazione. Il piano prevede la fermata dell’ impianto Float a partire dal 29 di novembre con un raffreddamento dello stesso che durerà circa una ventina di giorni, per poi arrivare allo spegnimento del Forno prima delle festività natalizie. A forno spento, l’azienda nei mesi successivi intenderebbe spostare l’impianto del Magnetronico da Macchia di Monte Sant’Angelo a San Giorgio di Nogaro, per produrre più vicino ai mercati di sbocco del nord Europa, abbattendo i costi di trasporto. Questa operazione porterebbe all’esubero di ben 40 maestranze. Il sindacato in termini unitari ha rigettato qualsiasi ipotesi di delocalizzazione degli impianti, ricordando alla proprietà i sacrifici fatti anche in termini economici nel dare il proprio contributo al mantenimento di questi stabilimenti. Durante la discussione è venuta fuori nella sua gravità, l’ incertezza di tutta l’operazione secondo la visione Sindacale, mentre sappiamo quando si fermeranno gli impianti, non sappiamo quando e se verranno riavviati, visto che al momento l’Azienda ha chiesto 12 mesi di CIGS per crisi di mercato, alla Regione Puglia la richiesta della Valutazione di Impatto Ambientale per il rifacimento del forno non è ancora autorizzata e di conseguenza anche il contributo dello Stato per il rifacimento del forno è ancora non esigibile. Il gruppo Sangalli tra il 2012 e il 2014 si è fortemente indebolito economicamente e potrebbe decidere di concentrare le produzioni completamente al Nord chiudendo tutto lo stabilimento di Macchia una volta finito il primo anno di CIGS. Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito con forza che vi è un bisogno inderogabile di avviare un percorso che veda coinvolte tutte le istituzioni attraverso l’apertura di un tavolo presso l’unità di crisi del Ministero dello Sviluppo Economico. A tale proposito, il Sindacato ha deciso di convocare un assemblea dalle ore 14 alle ore 16 del giorno LUNEDI 3 NOVEMBRE prossimo, per informare in maniera più dettagliata i lavoratori di tutto il gruppo e decidere le iniziative da intraprendere.
Qualcuno, che adesso critica i politici, ha dimenticato presto che se lavora è grazie proprio alla segnalazione dei politici. Mai sputare nel piatto in cui si mangia … e sperate proprio che i politici da qualcuno tanto criticati vi aiutino ad uscire da questa pessima situazione. In bocca al lupo.
Antonella,perchè volevano rubare il materiale in argento dalla linea della fabbrica…perchè ???? Io non mi fido di nessuno !!!!!!!!!!!!! Ho amici e parenti in quella fabbrica e non resterò a guardare i miei parenti morire di fame e di promesse politiche…li conosciamo bene …ci siamo già passati e le esperienze insegnano !!!??? Poi non diano la colpa alla gente e alle famiglie messe sulla strada a mendicare per un’altro posto di lavoro e altre promesse elettorali…..la politica di RICCARDI,PRENCIPE,BORDO,CAMPO,LEONE etc.SI DIANO DA FARE IMMEDIATAMENTE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI E FATEGLIELO RIFARE QUESTO FORNO A SANGALLI E COSI’ LA SMETTIAMO CON QUESTA TRAGICOMMEDIA ALL’ITALIANA E VEDIAMO VERAMENTE SE IL PROBLEMA E’ IL FORNO O SOTTO SOTTO CI SONO ALTRE MOTIVAZIONI E ALTRI SCHELETRI NEGLI ARMADI !!!!????
RICORDO TUTTI CHE NON SONO IN BALLO SOLAMENTE I POSTI E GLI STIPENDI DI CHI CI LAVORA IN QUELLA FABBRICA,QUI E’ IN GIOCO LA SOPRAVVIVENZA DI UNA CITTA’ E LA SUA CREDIBILITA’ POLITICA E SOCIO-CULTURALE DA NON SOTTOVALUTARE !!!!!!!!!!!
POI DICONO CHE LA GENTE CHE PERDE IL LAVORO E I SENZA LAVORO E I SENZA DIRITTI SONO DEI VIOLENTI……..VORREI VEDERE LORO COME CAZZO FARE PER PORTARE AVANTI UNA FAMIGLIA CON FIGLI CON APPENA 1.200 EURO E CON AFFITTO E TASSE DA PAGARE !!?????? NON PORTATE LA GENTE ALL’ESASPERAZIONE PIU’ NERA DI QUELLA CHE GIA’ ESISTE……NON LO FATE E NON LO PERMETTETE PER L’AMORE DI DIO !!!!!!!!!!!!!!!
TANTE GIOVANI FAMIGLIE CON FIGLI,VANNO DAI GENITORI A CHIEDERE AIUTO,VISTO CHE LA POLITICA NON CI RIESCE,MA LE FAMIGLIE DI GENITORI CHE SONO ANCHE ANZIANI,COME POSSONO AIUTARE I FIGLI E NIPOTI SE CI VUOLE CHI AIUTI LORO A CURARSI E A MANDARE AVANTI LA BARACCA…COME POSSONO FARLO DITEMELO VOI !!!!!!!!!!!!
Antonella,sarò certamente al tuo fianco per difendere non i miei interessi,ma a difendere la dignità e il futuro dei miei nipoti !!!!!!!!!!!!!!!!!!! CITTADINO INDIGNATO E PACIFICO !!! grazie alla redazione per la solidarietà!
Per Paolo ma lo sai che tra le altre cose non e’ questa di Manfredonia indebitata anzi va benissimo quella indebitata e’ quella di sopra avrebbe piu’ senso pertanto chiudere quella no? Ragazzi qua bisogna mobilitarsi!!!,
Vorrei ricordare a tutti che il problema non è solo degli operai che perdono il lavoro ma è anche di tutte quelle piccole attività locali che fornivano l’azienda e che ora si ritrovano senza un cliente fondamentale….
È una tristezza noi come dobbiamo vivere non siamo tutelati da nessuno….povera Italia stiamo andando sempre più giù.
Per cittadina delusa: Perché queste stesse considerazioni non sono state fatte per la ex ANIC ? All’epoca a Manfredonia c’era un solo grido cn vuaj !!
GAETAAAANOOOOOOOO DOVE SEI XCHè NON RISPONDI
CHE ….!SI SONO FATTI LA LORO FABBRICHETTA VICINO CASA, HANNO INDEBITATO QUESTA, E ORA SMONTANO LA LINEA PIU’ COSTOSA E LA PORTANO SU. NON HO CAPITO MA ABBIAMO ANCHE L’ANELLO AL NASO?MILENA GABANELLI TI PREGO INTERVIENI!
Ragazzi sono la moglie di un operaio manfr vetro ora basta! C ‘e’ bisogno di un manifestazione forte contro oprietà’, istituzioni che se ne fregano( la regione aveva promesso di dare soldi per il rifacimento del formo dove sono servono subito al bando la burocrazia disfattista che serve solo ai nullafacenti, il sindaco Riccardi altrettanto). La fabbrica di qua non si muove neanche mezza linea devono passare sui cadaveri di noi operai. Il mio e’ un appello a tutti i cittadini che credono ancora nel lavoro a Manfredonia uniamoci e manifestiamo anche ad oltranza!!! Attendo risposte!!!!
ora mi chiedo,che diranno i candidati Sindaci sull’ennisimo flop ..di una grande ditta ?
come potranno pagare le tasse?