Questa mattina – come ogni giorno dell’anno scolastico – la campanella del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Manfredonia è suonata in perfetto orario, accogliendo i suoi numerosissimi studenti nelle aule di uno dei più rinomati licei della città. Questa volta all’entrata per il primo giorno di scuola della settimana, gli alunni sono stati accolti da svariate testimonianze dall’inciviltà di alcuni giovanissimi nostri concittadini. Infatti questa mattina sulle pareti delle aule e dei corridoi del Liceo sipontino, sono apparse alcune scritte e graffiti realizzati con bombolette spray, per deturpare gli ambienti della scuola, luogo pubblico della comunità cittadina.
“Questo grave episodio a danno del Liceo Scientifico di Manfredonia – spiega a Manfredonianews.it Antonella Varrecchia, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Manfredonia – non è un gesto isolato. Molto spesso riceviamo segnalazioni da parte dei dirigenti scolastici nelle quali vengono denunciati atti vandalici che non solo producono danni economici per la collettività, ma offendono nel profondo tutta la comunità scolastica. Sicuramente è un gesto fatto da una rappresentanza minima dei giovani della nostra città che ha offeso la dignità degli studenti, degli insegnanti e di tutti coloro che si impegnano per garantire ai nostri ragazzi una scuola di qualità.
Decidere di deturpare un bene comune violando le regole del vivere civile è un atteggiamento che non merita ne parole e ne gesti di benevola apertura e comprensioni da parte delle istituzioni che devono continuare a lavorare duramente in maniera sinergica. Da parte mia – conclude l’assessore del centro sipontino – continuerò ad operare con la convinzione che innescare un processo di cambiamento culturale che miri alla valorizzazione della nostra città e non alla sua devastazione, sia l’unica vera soluzione all’indifferenza e all’inciviltà di molti dei nostri concittadini”.
“Muri Puliti = Popolo muto”, “Burattini” “Divise Infami”, “Informatevi sui muri, non sui libri”, “Siamo tra di voi, agiamo nel giorno” – questi gli slogan utilizzati per l’incivile “protesta” zeppa di retorica, inciviltà e ignoranza. Un gesto strano che colpisce la dignità della scuola italiana, cuore pulsante del sapere e della civiltà della nostra società. A pochi giorni dallo sciopero nazionale del 10 ottobre 2014 contro #LaBuonaScuola di Matteo Renzi e del Ministro alla Pubblica Istruzione Stefania Giannini, una parte degli studenti di Manfredonia reagiscono così, con un gesto che non appartiene ai trionfali movimenti di protesta e di contestazione studentesca, ma alla pura inciviltà e all’estrema ignoranza.
Felice Sblendorio
Perche’ far vedere questi atti vandalici e poi fare commenti inutili,per quando ci sono rimedi a tutto ,Soluzioni al posto di fare lavori per eliminare tutto questo e sprecare soldi publici ,i nostri politici si devono dare una mossa non devono gettare soldi nostri e prendersi lo spuderato stipendio e poi desciminare le oscenita’ di questi scellerati figli di nessuno , Dovete mettere in tutti iluoghi pubblici le telecamere ,e far pagare di persona queste azioni .solo cosi ‘possono capire che questi luoghi sono nostri e devono essere tutelati dal popolo,perche’ sono dei beni per il loro futuro e dei loro figli la scuola a un valore inestimabile agli occhi di noi tutti e quindi va tutelata da tutti i tipi di vandalismi e ritorsioni.
Ma lei cosa dice?? Mahhh…
Non denunciare questi atti vandalici?? Mah dove siamo….ahhhh
continuate a denunciare x farci scoprire tutto quello che succede in città
Censurato
Azione deprecabile…. ma perché è successo questo ed in questa scuola ?
Forse non si da spazio alla dialettica agli studenti, e da qui lo sfogo a farsi vedere…. con lo scritto sui muri…. di per se come già detto deprecabile.
La classe docente, dirigente in testa si è posto questo dilemma, atteso che da sempre tale scuola rappresenta un buon livello culturale e di criticità tra gli studenti ?
In sintesi c’è ancora dialogo tra le categorie o qualcuno ha messo dei paletti storti ?
Credo che sia giunto il momento di agire con determinazione e concretezza per tentare di scoraggiare questi episodi vandalici e non con una semplice dichiarazione. Ci vogliono i fatti e non le parole.