Domenica 22 Dicembre 2024

Cocktail volanti, in Sicilia il manfredoniano Francesco Rinaldi fa lezioni di “freestyle”

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Per gli studenti e le studentesse delle otto classi dell’Istituto Alberghiero di Castellana Sicula, nella mattinata dell’8 ottobre, le lezioni sono state messe in “pausa” per una interessante dimostrazione di “freestyle”, la tecnica artistica che permette di preparare dei cocktail in maniera veloce e spettacolare.

L’iniziativa è stata promossa dal professore Fabio Scialabba, docente della disciplina “Sala e Vendita” che intende realizzare, all’interno dell’Istituto,  alcuni progetti di formazione professionale: “Sommelier e Freestyle”.

A presentare lo stile è stato Francesco Rinaldi, un giovane manfredoniano che per il momento svolge la sua attività in un noto locale di Cefalù e che da diversi anni si dedica con passione a questo lavoro che continua a perfezionare con costanti ed impegnativi allenamenti. Insieme a Francesco, due suoi collaboratori: Bruno Affronti e Stefano Galbo che hanno testimoniato la loro esperienza lavorativa nel settore.

Attualmente, “American Bar” sono denominati i locali dove si consumano soprattutto cocktail e che rispondono a delle specifiche caratteristiche, quali l’alta qualificazione del personale e la struttura del bar.

Il termine risale agli anni trenta allorché negli Stati Uniti, concluso il “proibizionismo” si diffuse il mercato delle bevande alcoliche e le bevande miscelate.

Il barman è una moderna figura professionale che richiede oltre al diploma anche la frequenza di specifici corsi formativi, i quali preparano all’acquisizione di determinate competenze nel miscelare elementi e sapori con equilibrio e misura e risponde anche a determinate caratteristiche personali: capacità di relazione, coordinazione nei movimenti e soprattutto specifiche conoscenze e competenze degli elementi utilizzati per la preparazione di drink e cocktail.

Il “freestyle” è in realtà una forma artistica che prevede un servizio veloce e spettacolare e l’uso di specifiche attrezzature, ciascuna atta alla preparazione e all’utilizzo ottimale dei materiali: store’n pour, speed rack, blender, pourer…, per consentire di ottimizzare e massimizzare  i tempi nella preparazione dei cocktail.

L’attrazione e l’intrattenimento dei clienti avviene anche mediante particolari movimenti e vere acrobazie nell’uso delle attrezzature che “affascinano” e attirano; il “Flair Art”, nello specifico, è una pratica che si apprende attraverso lo studio e appositi corsi di perfezionamento che prevedono anche il “working flair” e l’“exibition flair”, tecniche acrobatiche particolari, movimenti effettuati con bottiglie, bicchieri, shaker e tecniche nel versare; volteggi, manipolazioni di bottiglie ed evoluzioni per intrattenere e divertire: “Speed round”, costruzione simultanea di cocktail e manipolazione di più bottiglie contemporaneamente.

La figura professionale del barman ha rispondenza nel mercato e garantisce congrui guadagni e opportunità di lavoro non solo in locali pubblici (soprattutto nei periodi estivi e in località turistiche), ma anche privatamente e assicura anche possibilità di guadagno nel campo pubblicitario e con contratti con sponsor.

Durante il periodo invernale le opportunità sono offerte dalle grandi città e in località estere, come lo stesso Francesco riferisce parlando delle sue esperienze e soddisfazioni lavorative.

In realtà, in alcune località turistiche, la figura del barman acrobatico è un vero e proprio “culto” e il guadagno è relativo alle caratteristiche del locale e della preparazione individuale per cui si prospettano riscontri molto favorevoli e remunerativi.

Nei locali dove si richiedono tecniche di freestyle e flair art, i guadagni a serata, riconosciuti ai barman acrobatici molto bravi, sono relativamente elevati.

Questo tipo di lavoro, sia per quanto riguarda l’aspetto economico e sia per la possibilità di lavorare divertendosi e frequentando ambienti giovani e dinamici è una stimolante attrattiva, inoltre rappresenta uno di quei pochi mercati in positiva crescita.

La “lezione” di Francesco Rinaldi, serio e competente professionista, supportata anche dagli interventi del professore Fabio Scialabba, ha incuriosito e stimolato alunni e alunne verso aspetti che esulano dal mero aspetto teorico delle discipline scolastiche e diventano segno tangibile delle opportunità formative e degli sbocchi professionali che la scuola offre.

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  • complimenti !!

    ignazio 11/10/2014 12:19 Rispondi

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