Martedì 3 Dicembre 2024

La Chiesa e le sfide inedite sulla famiglia nel mondo e nel nostro territorio (di S. Cavicchia)

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Dal 5 al 19 ottobre 2014 si terrà l’Assemblea Generale Straordinaria dei Vescovi sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’Evangelizzazione”; essa è preparatoria all’Assemblea Generale Ordinaria dei Vescovi prevista per il 2015, dove saranno delineate le linee operative per la pastorale per la persona umana e della famiglia. è questo un evento eccezionale per varie ragioni:

  1. L’iniziativa è stata proposta direttamente da Papa Francesco al sinodo dei Vescovi il 7 / 8 ottobre 2013 con l’intenzione e l’ottica di promuovere e realizzare, simbolicamente e concretamente la collegialità episcopale, cum Petro et sub Petro, riprendendo con forza le indicazioni del Concilio Vaticano II sulla Chiesa, “comunione” di Vescovi e Popolo di Dio, da rendere viva e visibile.
  2. Canonicamente tale tipologia di sinodi risponde alla necessità di trattare una materia che “pur riguardando la Chiesa Universale, esige una rapida definizione”.

 

UN EVENTO STRAORDINARIO CHE NON INTERESSA

SOLO LA CHIESA MA ANCHE L’INTERA SOCIETà MONDIALE,

ITALIANA E MERIDIONALE

  1. La Chiesa Italiana ed Universale in tutta la sua articolazione sarà impegnata per oltre 2 anni ad approfondire tale tematica, al proprio interno e fuori. L’iniziativa, quindi, non interessa solo la Chiesa ma l’intera comunità italiana e mondiale perché sarà messa a fuoco, attraverso analisi e proposte provenienti dalle Chiese Particolari (nazionali) e Locali, la famiglia in tutto il mondo contemporaneo, istituzione fondamentale, universale che, sia pure in forme, forza e modalità diverse, dà e mantiene strutturazione, coesione e solidarietà nel sistema sociale in quanto tale, in qualsiasi parte del mondo.
  2. è prevalente se non dominante un approccio pastorale più che teologico e dottrinale alla questione poiché la preoccupazione principale è quella di annunciare il Vangelo della Famiglia nel tempo e nel mondo contemporaneo, così problematico e difficile non solo per la crisi socio-economica, morale e spirituale ma, soprattutto, per gli aspetti nuovi, le sfide inedite, mai presenti nella famiglia finora.

 

UN APPROCCIO PASTORALE PIù CHE

TEOLOGICO-DOTTRINALE

A tal fine viene esplicitamente sottolineata la necessità che la Chiesa si metta in ascolto dei problemi delle famiglie, manifestando loro vicinanza e l’umanità della proposta cristiana, proposta che non è e non deve essere mai contro qualcuno, emarginante, ma accogliente e, comunque, sempre a favore della dignità dell’uomo, di ogni persona e del bene della società, manifestando quei caratteri di attenzione, accoglienza e misericordia testimoniati concretamente da Papa Francesco.

È stata avviata una consultazione inviando a tutti gli organismi che parteciperanno al Sinodo, alle Diocesi un Documento Preparatorio ed un questionario da diffondere capillarmente nei decanati e nelle parrocchie al fine di raccogliere dati e proposte operative circa le principali sfide sulla famiglia, così come si presentano e si manifestano concretamente nelle situazioni specifiche. Su queste basi la Segreteria Generale del Sinodo ha raccolto le risposte pervenute ed ha elaborato un documento, “L’Instrumentum Laboris”, trasmesso e messo a disposizione dei Padri Sinodali e di tutti i partecipanti alla suddetta Assemblea Generale Straordinaria.

SOCIOLOGICAMENTE VIENE REALIZZATA LA PIù GRANDE RICERCA SOCIALE SULLA FAMIGLIA MAI COMPIUTA

Appare opportuno ed utile fare alcune considerazioni sociologiche sia sui contenuti principali indicati, sia sulla metodologia adottata sia sul ruolo, il lavoro svolto ed i contributi specifici che le Chiese Locali hanno dato e potranno dare. Sociologicamente la consultazione messa in atto è certamente la più grande inchiesta sociale che sia mai stata compiuta sul tema della Famiglia, perché riguarda tutti i paesi del mondo ed utilizza una metodologia che coinvolge capillarmente tutte le persone presenti ed operanti nelle Chiese, Particolari e Locali. La consultazione, inoltre, ha una impostazione scientifica poiché viene utilizzato un questionario omogeneo ed ha, contemporaneamente, finalità operative volendo raccogliere indicazioni, proposte, esperienze per affrontare positivamente vecchie, nuove e, soprattutto, inedite situazioni problematiche sulla famiglia; si vuole conoscere la realtà per intervenire, operare in modo efficace a favore e dalla parte delle famiglie e delle persone. A tale proposito il Documento Preparatorio guardando a tutto il mondo, occidentale e non, specifica quali sono oggi le problematiche più significative ed inedite da conoscere, quantitativamente e qualitativamente. Esse vanno:

… dalla diffusione delle coppie di fatto alle unioni fra persone dello stesso sesso, dai matrimoni misti o inter-religiosi alla famiglia monoparentale ed alla poligamia; dai matrimoni combinati al sistema delle caste: dai fenomeni migratori al pluralismo relativista nella concezione del matrimonio; dalle tendenze di pensiero che svalutano la permanenza e la fedeltà del patto matrimoniale al diffondersi del fenomeno delle madri surrogate (utero in affitto) alle nuove interpretazioni dei diritti umani. Ma soprattutto indebolimento o abbandono della fede nella sacramentalità del matrimonio.

 

FAMIGLIE DIFFICILI E IRREGOLARI, UNIONI OMOSESSUALI E RELATIVA EDUCAZIONE DEI FIGLI

A tal fine i seguenti sono i titoli delle questioni indicate nel questionario utilizzato:

sulla diffusione della Sacra Scrittura e Magistero della Chiesa riguardante la Famiglia, sul Matrimonio secondo la Legge Naturale, la Pastorale della Famiglia nel contesto dell’Evangelizzazione, sull’apertura degli sposi alla vita, sul rapporto tra Famiglia e Persona, altre sfide e proposte. Un’attenzione sociologicamente rilevante meritano i titoli relativi a: sulla Pastorale per far fronte ad alcune situazioni matrimoniali difficili, sulle unioni di persone dello stesso sesso, sull’educazione dei figli in seno alle situazioni di matrimoni irregolari, da considerare nell’insieme ed unitariamente. Sono le parti del questionario più articolate ed esprimono l’urgenza di avere risposte a problematiche inedite, partendo dalla conoscenza di tali situazioni e del concreto operare delle singole Chiese, Locali e Particolari. Le convivenze, le unioni libere di fatto, i separati ed i divorziati risposati quali dimensioni quantitative hanno nelle diverse Chiese Locali? Come vengono vissute dai battezzati tali irregolarità, quali sono le loro richieste alla Chiesa e come la Chiesa stessa si rapporta con loro, li sostiene o li emargina? Esistono Stati che riconoscono ed equiparano le unioni di persone dello stesso sesso al matrimonio? Qual è l’atteggiamento delle Chiese Particolari e Locali nei confronti di tali Stati e delle persone che vivono con tale tipo di unioni? Esiste e qual è l’attenzione pastorale nei confronti di tali persone, ancor più se hanno adottato bambini?

A quest’ultimo riguardo è da sottolineare la grande e storica preoccupazione della Chiesa sull’educazione dei figli, ancor più significativa oggi difronte alle numerose e diffuse situazioni irregolari. In tal senso la Chiesa è chiaramente consapevole del grave rischio che “in tale contesto molti ragazzi e giovani nati da matrimoni irregolari potranno non vedere mai accostarsi ai sacramenti i loro genitori” e dell’urgenza di individuare soluzioni appropriate, innovative e pastoralmente efficaci. è, perciò, che nel questionario viene espressamente chiesto: qual è la dimensione quantitativa di tali situazioni? C

osa chiedono tali genitori alla Chiesa e come le Chiese, Particolari e Locali, vengono incontro alle necessità dei genitori per offrire una educazione cristiana ai loro figli, bambini ed adolescenti?

Nel prossimo articolo sarà esaminato il contributo delle chiese locali della Capitanata e del Meridione per e sulla Famiglia.

Silvio Cavicchia

Sociologo e Ricercatore Sociale del Centro Studi e Ricerche “Eutopia”

silviocavicchia@libero.it

Articolo presente in:
News
  • Carissimi della Redazione di M.NEWS.
    Non sapendo in quale rubrica appiccicarmi,mi sono affidato a questa pagina nella speranza di essere ascoltato.
    Perdonate a priori la mia ” ansia ” delle malattie in generale,ma la questione che è sotto i nostri occhi è talmente evidente che è da ipocriti tenercela dentro e nasconderla alla realtà.
    Il rIferimento è ben decifrabile e ci porta inevitabilmente e inesorabilmente al male del momento e mi riferisco all’EBOLA che tanta paura e tanti morti stà mietendo nei paesi africani e non solo da loro.
    Certamente il mondo civilizzato ha dei seri problemi se non altro per la loro e nostra salute,mentre per altre problematiche di natura sociale-culturale-sanitaria-economica-benessere-democrazia e diritti umani mai ottenuti….mai nessuno se ne è occupato in maniera convinta e decisa,ma questa è un’altra storia che avremo modo di parlarne in altre occasioni…sperando che ci siano !?
    Tornando all’argomento ” EBOLA ” mi chiedo si da profano ,ma da cittadino preoccupato dico e chiedo alle autorità locali MANFREDONIA -FOGGIA E TERRITORIO CONNESSO,se ci sono o se si sono organizzati CONTROLLI E VERIFICHE in senso SANITARIO PREVENTIVO di persone sia AFRICANE che ITALIANE e quindi anche Manfredoniane….che si sono spostate negli ultimi tempi dal territorio Italiano per recarsi in quei luoghi dove è in atto la malattia …il virus dell’EBOLA o che caso mai sono venuti a contatto con altri passeggeri provenienti da quei paesi africani che sono colpiti in primo grado dal VIRUS EBOLA !!!!! I casi della SPAGNA e degli STATI UNITI, ci devono far riflettere e correre alla PREVENZIONE ……PERVENIRE è MEGLIO CHE CURARE !!!!!!!!!
    Spero che tutto sia sotto controllo e che si possa debellare la malattia/Virus e riportare serenità e benessere in tutti quei paesi martoriati sia dalla crisi economica e sia dalla mancanza di tutti quei fondamentali diritti umani e sociali che fanno ancora più male della stessa malattia !!!!!! Aspetto risposte da istituzioni competenti.Grazie

    Cittadino Prudente e Preventivo 10/10/2014 10:05 Rispondi

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