E’ il domani che è già iniziato la questione al centro del diciannovesimo Appuntamento con la Daunia, l’evento organizzato da Peppe Zullo per promuovere l’arte e la cultura del gusto e delle eccellenze territoriali. Le due giornate di Villa Jamele, il 12 e il 13 ottobre, saranno dedicate a “L’orto dei miracoli, verso Expo 2015”. Domenica, a partire dalle ore 11, gli ospiti della prima giornata saranno Antonio Pascale, presidente Slow Food; Giorgio Mercuri, presidente di Confcooperative; Fabio Renzi, presidente Fondazione Symbola; Angelo Inglese, sarto e stilista; Roberto Di Vincenzo, coordinatore generale di “Tipici dei Parchi” e Pietro Zito, cuoco ristoratore. Sarà Oscar Buonamano, direttore editoriale Carsa, a coordinare gli interventi dei relatori. Il gusto e il valore nutritivo dei prodotti e delle materie prime che vanno dalla terra alla tavola sono veicolo di salute e di buona economia. L’orto di Villa Jamele e gli orti di tutto il mondo sono la chiave di lettura di una modernità che non ricerca più la semplificazione artefatta ma la semplicità autentica, il valore delle culture e delle colture autoctone, la sostenibilità, il nutrimento materiale e spirituale dell’umanità.
VERSO EXPO 2015. Sono i temi di Expo 2015, l’Esposizione Universale di Milano che mostrerà al mondo quali strade nuove possono essere intraprese per “nutrire il pianeta” assicurando “energia per la vita”. Con il diciannovesimo “Appuntamento con la Daunia”, idealmente, inizia l’ultima tappa di un lungo viaggio che ha portato Peppe Zullo e la sua cucina in giro per il globo e ora, con “L’Orto dei Miracoli”, proietta il cuoco orsarese e la sua filosofia proprio verso Expo 2015.
“Il prossimo obiettivo – ha detto Peppe Zullo – è quello di presentare e rappresentare al meglio la provincia di Foggia e la Puglia all’Expo. La nostra terra ha una vocazione naturale alla qualità, alla bellezza, all’autenticità. Sono valori che esprimono un potenziale altissimo anche in termini di crescita culturale e nell’ottica di uno sviluppo sempre più marcato dell’economia sociale”.
L’ARTE DALL’ORTO. Dopo il dibattito, sarà il momento di “Orto su Carta”, laboratorio di stampa d’arte “dalla natura” realizzato da RE-LEAF PRINT lab. Maria Rosa Comparato, Alessio Cristino e Livia Paola Di Chiara hanno scelto di riflettere sull’unicità del luogo, la tenuta di Villa Jamele, tracciandone i segni e individuandone l’essenza. “Orto su Carta” evoca le peculiarità di un territorio attraverso tracce che ritraggono la vegetazione nella sua fisicità e ne definiscono l’essenza attraverso le peculiarità naturali e spontanee di una condizione unica e irripetibile. Così, la quintessenza di un momento è restituita in forma di testimonianza e racconta un luogo attraverso le impronte e i segni che naturalmente emergeranno dai frutti della terra di Piana della Corte, a Villa Jamele, Orsara di Puglia.
CUCINARE L’ORTO. Lunedì 13 ottobre, i cuochi che arriveranno da tutto il mondo per prendere parte all’Appuntamento con la Daunia cucineranno ciò che riusciranno a cogliere dai 22mila mq dell’orto di Villa Jamele. Sotto gli occhi di Maria Letizia Gardoni, presidente nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, il cuoco giapponese Kenichi Motoyoshi e i suoi colleghi Fabio Pisani e Pietro Parisi metteranno in pratica la filosofia che propone concretamente il legame diretto della terra con la tavola. Alla seconda giornata saranno presenti, tra gli altri, lo scrittore Guido Pensato e la giornalista canadese Monique Polloni.
XIX APPUNTAMENTO CON LA DAUNIA
ingresso su invito
Info: www.villajamele.it – 71027 Orsara di Puglia (FG) Tel e Fax: +39.0881.968234
Mobile: +39.3207470093 Email: info@villajamele.it – info@peppezullo.it
L’orto dei miracoli
di Oscar Buonamano
L’ingresso a Villa Jamele è segnato da un viale di pini che scende, fino ad adagiarsi un centinaio di metri più giù, a valle. Pochi passi dopo l’ingresso, sulla sinistra, la palazzina neogotica da cui prende il nome l’intero complesso. Alla fine del declivio, un edificio che richiama alla mente il manufatto circolare al centro del dipinto “Città ideale”, icona e simbolo del Rinascimento italiano.
In fondo al viale di pini e in asse con l’ingresso principale sorge, immersa nel verde del vigneto, la Casa del vino. A metà del viale, se si piega a destra, la strada è disegnata e delimitata da una serie ininterrotta di portali, dipinti di bianco, che conducono direttamente al lago delle anatre prima e al bosco subito dopo. Sulla destra il Giardino delle essenze e il Ristorante nell’orto. Lungo questa nuova strada, sulla sinistra una grande teca trasparente con una copertura a capriate in legno, di fianco a questa una casa bianca, essenziale. Sulla destra un campo, ovvero il campo dei miracoli.
Il campo dei miracoli è un orto. Un orto immenso disposto su file ordinate e parallele, che assecondano l’orografia del luogo. Qui Peppe Zullo, il “genius loci”, un vero inno alla vita e alla felicità, aiuta la terra a produrre frutti generosi. Preziosità della terra, come le zucche: grandi e colorate. Grandi da farti pensare alle favole, alla carrozza trainata da cavalli bianchi che accompagna Cenerentola al ballo. Grandi come le ruote della Seicento multipla che accompagna Peppe all’Expo 2015 di Milano. Una macchina del tempo che contiene e trasporta i frutti dell’orto innanzitutto, ma anche progetti e idee, come quella dalla quale è partito proprio Peppe Zullo per costruire la tenuta che ospita la XIX edizione dell’Appuntamento con la Daunia.
Nella Seicento multipla, assieme a Peppe che è alla guida, ci sono tutte le persone che negli anni hanno costruitomaterialmente e idealmente il progetto di Villa Jamele. Progetto in cui il rapporto tra natura e artificio è sempre alla ricerca di un equilibrio che valorizzi, al meglio, natura e uomo. Un viaggio in cui le poste di sosta sono gli avamposti italiani della qualità e un viaggio di andata e ritorno. Ritorno che prenderà il via nell’ottobre 2015 quando le luci dei media si spegneranno sulla Milano dell’Expo per trasferirsi ad Orsara di Puglia e celebrare nel migliore dei modi la XX edizione dell’Appuntamento con la Daunia.
Peppe Zullo, a Villa Jamele, ha creato un clima magico. Una sospensione dal tempo urbano contemporaneo, un tempo altro che fonda la sua ragione d’essere sulla ciclicitá e ripetitività delle stagioni. È in questo iato che l’orto si trasforma in Campo dei miracoli. Un luogo di armonia dove le persone possono incontrarsi e condividere emozioni, dove le magie dell’oste sotto il cielo stellato del maestro Leon Marino, t’innamorano e fanno vibrare il cuore.