Assieme ad altri colleghi, più volte abbiamo cercato di far emergere il problema della necessità di una seconda ambulanza o quanto meno di un’automedica con infermiere a bordo a Manfredonia. Tale necessità si rende assolutamente prioritaria rispetto ad altre città della provincia, in quanto la chiusura della ostetricia e della pediatria genera sempre più spesso trasferimenti presso i presidi di Foggia o San Giovanni Rotondo, con lunghe assenze dell’ambulanza. Purtroppo da anni le nostre richieste unitamente a quelle di diversi politici sipontini, finiscono nel dimenticatoio a causa di mancanza di risorse economiche e non solo. Per questo motivo in data 4 aprile 2014 con raccomandata A/R, il nostro sindacato: il Nursind (Unico sindacato nazionale di categoria infermieristica) inviò all’allora Assessore regionale alla Salute: Elena Gentile, la proposta di mettere a disposizione un fondo di 50.000 (cinquantamila) euro da spendere sotto forma di progetto salute. Tale fondo veniva messo a disposizione dalla segreteria nazionale, per un progetto il cui fine ultimo era valorizzare la figura professionale dell’infermiere e indirettamente la tutela della salute. Ovviamente avremmo cercato di perorare la causa del 118 di Manfredonia proponendo la donazione con manutenzione ordinaria e straordinaria di una ambulanza per una seconda postazione. Purtroppo quell’incontro chiesto da un sindacato che rappresenta 25.000 infermieri non è mai avvenuto, nessuno è stato contattato e i soldi sono finiti in Toscana. Alla luce di tutto questo, dubitiamo che ci sia forza e volontà politica per cercare di garantire maggiore tutela ai cittadini di Manfredonia. Infatti la settimana scorsa con la delibera n.1010 della Asl Foggia, è stata bandita una gara per un’automedica a Cagnano Varano a supporto e Manfredonia, invece aspetta… cosa?
Michelangelo Impagnatiello
Operatore del 118
Una domanda riguardante il pronto soccorso di Manfredonia: ma l’infermiere tragista FISSO dove sta???
ciao valerio, secondo te perche’ qui da noi non si fa? anche qui a manfredonia si potrebbe fare un accordo con la crocerossa, ma i nostri amministratori non lo fanno, per loro e’ troppo stornare dalle tasse cittadine 1500euro al mese per mettere un anbulanza e salvare vite umane, cosi preferiscono spendere i soldi per fare esibire i figli di papa’ nei saggi di piazza, sai quelli portano voti, poi danno la colpa alla gentile che e’ lei la cattiva che ha operato i tagli, lascia perdere valerio, la politica qui e` …..
Ciao Antonella, l’ambulanza della croce rossa sarebbe l’estrema ratio. prima di essa dovrebbe esserci un ambulanza del 118 con autista e infermiere reperibile entro 20 minuti.
se lo sforzo dei 1500 euro al mese lo può fare un comune di 3700 abitanti con 3.500.000 di euro di bilancio non ritengo un grosso impegno di spesa per un comune di 60.000 abitanti.
Mi spiace perchè già Manfredonia soffre per la crisi storica che affligge il sud se poi vengono meno i servizi essenziali è normale che le persone emigrino altrove…
non ho parole… una città di 60.000 abitanti ha a disposizione una sola ambulanza??? io vivo in una realtà dove il primo soccorso compre un’area molto vasta ma di soli 8.000 abitanti eppure sono presenti in loco 2 ambulanze con relativo personale reperibile e c’è un accordo con la croce rossa italiana (presente sul posto) che in caso di assenza di entrambi gli automezzi mette a disposizione un suo mezzo.
Vivo in Emilia Romagna ma non possono esserci così tante differenze tra una regione e l’altra.