prevenzione Si – prevenzione No
Il Pap test è un “test di screening”, la cui funzione è quella di individuare nella popolazione femminile donne a rischio di sviluppare un cancro del collo uterino. Il Pap test può dare utili indicazioni sull’equilibrio ormonale della donna e permettere il riconoscimento di infezioni batteriche, virali o micotiche. Fino a un anno fa era possibile usufruire gratuitamente di questo importante strumento di prevenzione recandosi anche al Consultorio di Manfredonia in via Barletta. Purtroppo a causa dei tagli imposti dalla spending review e dai piani di rientro alle Regioni anche la Puglia non ha potuto più finanziare questo tipo di test. Vogliamo rasserenare la cittadinanza informandola che il servizio offerto dal Consultorio non è stato soppresso ma solo sospeso “temporaneamente” e che dovrebbe riprendere appena la Regione Puglia darà l’OK. Nel frattempo ci si potrà, comunque, sottoporre al “test di prevenzione” direttamente al reparto di ostetricia-ginecologia dell’Ospedale San Camillo de Lellis che viene supportato per l’analisi citologica dall’Ospedale Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo. Inoltre, la cittadinanza potrà comunque recarsi al Consultorio per effettuare visite specialistiche ginecologiche, sostegno socio-psicologico per i minori con disagio complesso e neuropsichiatria infantile. Un altro tipo di prevenzione molto importante si effettua presso l’Ufficio Vaccinazioni del Distretto di Manfredonia. Parliamo del virus del papilloma umano (HPV) che causa non solo il cancro del collo dell’utero nelle donne, ma è responsabile anche di altre patologie sia nelle femmine che nei maschi (cancro dell’ano, della cavità orale, orofaringe e tonsille e cancro del pene). Dal 2008 il vaccino transgenico per HPV viene distribuito gratuitamente nelle strutture pubbliche alle ragazze nel 12° anno di età e può essere effettuato fino ai 45 anni. Da quest’anno è possibile somministrare gratuitamente il vaccino anche ai ragazzi dai 12 anni. Nei maschi il vaccino è stato dimostrato essere efficace nella prevenzione del 90% dei condilomi genitali dovuti a tipi di HPV contenuti nel vaccino. Studi recenti hanno dimostrato che il vaccino HPV è stato efficace nel prevenire lo sviluppo dei tumori del collo dell’utero, aggredendone circa il 70%. Non riuscendo a riscontrare i virus che causano il restante 30% dei tumori uterini, è comunque necessario che anche le donne vaccinate continuino a sottoporsi allo screening con il Pap-test.
Grazia Amoruso
Le politiche volte a preservare il SSN richiedono un’adeguata programmazione sanitaria che deve ripartire dai bisogni assistenziali e sociali delle persone,coinvolgendo tutte le categorie degli addetti e tenendo conto delle condizioni, di efficacia, appropriatezza e costo-efficacia degli interventi sanitari e dei servizi già esistenti.E’ indispensabile mettere in atto azioni concrete per una rigorosa governance dei conflitti di interesse di tutti gli addetti, perché la sopravvivenza della Sanità pubblica è indissolubilmente legata all’integrità morale e alla professionalità di tutti gli attori coinvolti.