E’ stato presentato ieri, a San Severo, il manuale contro le truffe realizzato dal Sindacato Pensionati della Cgil in collaborazione con le Forze dell’Ordine. “Non ci casco” è un vademecum di autodifesa per contrastare i raggiri che sempre più spesso prendono di mira gli anziani. Nella prima parte, la pubblicazione, stampata in un formato maneggevole e facile da consultare, è incentrata sulle truffe ai danni delle persone fisiche. Il manuale spiega come difendersi da borseggi, sedicenti maghi, inganni del porta a porta. Un intero capitolo è incentrato sugli esempi delle truffe più ricorrenti. I truffatori, per carpire la fiducia delle loro vittime designate, si fingono postini, infermieri, preti. Spesso i delinquenti che intendono mettere a segno i loro “colpi” si travestono da agente delle forze dell’ordine, operaio Enel, pompiere.
“La nostra campagna d’informazione parte da San Severo e coinvolgerà tutta la Capitanata”, ha annunciato Franco Persiano, segretario provinciale dello Spi-Cgil Foggia. L’organizzazione sindacale proporrà ai Comuni l’istituzione di un osservatorio sul fenomeno delle truffe, un’assicurazione e un servizio di sostegno psicologico per le vittime di questa tipologia particolarmente odiosa di reati che colpisce le fasce più deboli. All’incontro erano presenti anche Cristina Finizio, commissario della Polizia di Stato di San Severo; Steven Noccioletti, nuovo comandante dei Carabinieri di San Severo; Michele Emiliano, assessore alla Legalità del Comune di San Severo; e il sindaco Francesco Miglio.
“Con le nuove tecnologie, anche il web può aiutare i malviventi a defraudare le proprie vittime”, ha spiegato il primo cittadino sanseverese. “Il Comune di San Severo, che ha patrocinato questa iniziativa”, ha aggiunto Miglio, “sta puntando molto sulla funzione educativa e di prevenzione che renda i cittadini informati e partecipi. I cittadini onesti devono essere le prime sentinelle della legalità”. La seconda parte di “Non ci casco” è dedicata proprio alle truffe che utilizzano le nuove tecnologie: gli strumenti più utilizzati sono bancomat, carte di credito, conti correnti postali. Nel novero delle truffe di nuova generazione, poi, ci sono il gioco d’azzardo, il telemarketing, le vendite telefoniche e i prestiti. Una vera e propria rete di trappole da cui, talvolta, è difficile uscirne indenni.
“In tutte le nostre leghe”, ha dichiarato Giuseppe Spadaro, segretario regionale Spi-Cgil Puglia, “formeremo 300 delegati che diverranno punto di riferimento sul territorio per aiutare gli anziani contro truffe e raggiri e sostenere il lavoro delle Forze dell’Ordine”. L’Auser della provincia di Foggia, inoltre, attiverà un laboratorio teatrale che avrà come tema le truffe e i raggiri per insegnare come riconoscere ed evitare gli inganni posti in essere da criminali senza scrupoli. Rispetto a tre anni fa, secondo i dati del Ministero dell’Interno, in Italia le truffe ai danni degli anziani sono aumentate del 16%. Nel 2013, in Italia, gli anziani vittime di truffa sono stati 13.537, quelli che hanno denunciato una rapina 4.405, e gli under 65 vittime di borseggio 37.660. I reati, tuttavia, crescono molto più delle effettive denunce: molti non denunciano la truffa, per paura o per la vergogna.
Info: www.spicgilfoggia.it – www.cgilfoggia.it – www.spicgilpuglia.it