Deliberata dalla Giunta Comunale l’intitolazione di un’area alla dottoressa Chiara Troiso, pediatra e neuropsichiatra infantile. “Meritava un riconoscimento per lo zelo e l’umanità spesi al servizio della comunità”, argomenta Angelo Riccardi.
Lo spirito identitario di una comunità si misura spesso dalla riconoscenza che ognuno di noi nutre per le persone che hanno contribuito, attraverso le loro azioni, alla crescita ed alla valorizzazione del posto in cui sono nati. La città di Manfredonia ha potuto vantare la presenza di illustri concittadini i quali si sono distinti, nel corso della loro vita, per svariati meriti acquisiti nel campo delle professioni e degli impegni civici, sociali, culturali che li hanno visti protagonisti.
E’ di questi giorni la delibera di Giunta Comunale con cui si è disposto di attribuire la denominazione di “Largo dottoressa Chiara Troiso” all’area antistante il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Manfredonia, compresa in senso orario tra il Piazzale Caduti del Lavoro (a nord), l’ingresso del Pronto Soccorso ospedaliero (a est), via Trento e Via Stella a sud ed un edificio privato (a ovest).
Lo stimolo iniziale è venuto da una alcune centinaia di concittadini, che hanno chiesto l’intitolazione di un’area urbana a Chiara Troiso: “pediatra e neuropsichiatra infantile distintasi nel campo della riabilitazione e della riabilitazione psicomotoria e integrazione sociale dei minori diversamente abili; vivo è il suo ricordo nella memoria di tanti da lei curati e per il sostegno morale e professionale rivolto agli altri”.
“La consapevolezza del ricordo che alcuni personaggi hanno lasciato nell’opinione pubblica di Manfredonia – commenta il Sindaco Riccardi – ci ha spinti all’intitolazione di strade alla loro memoria, per aver lasciato un segno indelebile della propria presenza. La dottoressa Troiso meritava un riconoscimento da parte dei propri concittadini per lo zelo, la professionalità, l’umanità e il tempo speso così fruttuosamente al servizio della comunità, accrescendone il prestigio”.
Solo imparando ad amare la nostra città e le sue persone, come ha fatto la dottoressa Chiara Troiso, riusciremo, ognuno per la propria parte, a lavorare insieme per superare le difficoltà.
“L’iniziativa di ripensare parte della toponomastica cittadina – la chiosa del primo cittadino – darà linfa ad un percorso culturale e di sensibilizzazione della cittadinanza anche sulla presenza delle donne nella società. E’ un’ulteriore maniera per prestare maggiore attenzione a tutte quelle figure femminili che hanno operato per il bene comune dei propri concittadini”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia