Domenica 22 Dicembre 2024

Leone membro del Csm e nomine Consulta: qualche doverosa riflessione (di P. Delle Noci)

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di Pino Delle Noci

Finalmente una bella notizia per Manfredonia. Nel CSM è stato eletto il nostro concittadino Antonio Leone (detto Tonio). Una bella notizia che arriva nella città dove nessun candidato su 1564, al concorso per Vigili Urbani del 2010, ha superato la prova. Allora la città di Manfredonia assurse alla cronaca nera dell’Italia per l’anomalo evento. Dopo tre anni il gran riscatto della nostra città. In 18 hanno acquisito scienze e conoscenze per riuscire a superare le prove e conseguente assunzione con la qualifica di operatori di polizia locale. La nomina di Antonio Leone nel CSM ha suggellato il riscatto.

Tuttavia, per le nomine nel CSM e nella Corte Costituzionale, qualche riflessione è doverosa. Gli indecorosi eventi che stanno caratterizzando tali nomine non hanno niente di nuovo. Quel nuovo che propaganda Renzi e il suo entourage. Purtroppo bisogna convenire che i padri costituenti non hanno previsto che la politica italiana potesse arrivare agli attuali livelli di protervia e autoreferenzialità dove un pregiudicato potesse ricostruire il partito unico e tenere in scacco l’intero sistema politico italiano.

Se avessero potuto immaginare l’attuale indecoroso scenario politico italiano avrebbero certamente modificato e integrato l’ultimo capoverso dell’art. 104 della Costituzione Italiana recitando: “… Non possono far parte parlamentari, ministri e sottosegretari, consiglieri e assessori regionali, consiglieri e assessori provinciali e comunali, né dirigenti di partito a qualsiasi livello.”.

Inoltre avrebbero aggiunto lo stesso principio che hanno elaborato per l’elezione dei Consiglieri di cassazione, art. 106 della Costituzione Italiana:”… Possono far parte, per meriti insigni, professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati che abbiano quindici anni d’esercizio e siano iscritti negli albi speciali per le giurisdizioni superiori.”. Da tali considerazioni bisogna partire per una possibile riflessione. L’Art. 105 della Costituzione Italiana recita: “Spettano al Consiglio Superiore della Magistratura, … i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati.”

Come è possibile eleggere, in un organismo con tali poteri, politici manifestamente garantisti che hanno votato leggi ad personam e che abbiano votato contro le autorizzazioni a procedere nei confronti dei loro colleghi parlamentari inquisiti? Potranno questi esprimere un parere avulso da condizionamenti? Vista l’attuale situazione politica, per i politici che compongono il CSM, non potrebbe diventare strumento di rivalsa nei confronti di quei magistrati che scoperchiano le pentole del malaffare politico?

L’Art. 107 della Costituzione Italiana recita: “I magistrati sono inamovibili. Non possono essere dispensati o sospesi dal servizio né destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito a decisione del Consiglio superiore della magistratura, … Il Ministro della giustizia ha facoltà di promuovere l’azione disciplinare.” Quindi al CSM e ai partiti, i padri costituenti, hanno assegnato un potere altissimo. E’ proprio per questo che la “Politica” dovrebbe fare un passo indietro per garantire autonomia e “terzietà” per un organo costituito di tale influenza.

Con la costituzione dell’unico partito, nel nostro sistema politico di nominati, i principi costituzionali sono ad alto rischio e saltano tutte le garanzie che i padri costituenti si sono sforzati di erigere. Oggi, nella politica italiana, prevale la legge del più forte dove un pregiudicato, fingendosi oppositore, ha messo il cappio al collo del premiere e del suo partito.Non si possono nascondere i provvedimenti dei ministri della giustizia avvicendatosi negli ultimi vent’anni. Quasi esclusivamente, le loro azioni disciplinari, si sono concentrate nei confronti dei magistrati impegnati nelle inchieste che coinvolgono i politici e loro compari. Le entrate a gamba tesa nei confronti dei magistrati che indagano sul malaffare tra pezzi dello stato e strutture deviate hanno riempito la storia della politica italiana negli ultimi quarant’anni.

Per tutto quanto esposto, i padri costituenti non potevano immaginare che in Italia si potesse ricostituire il partito unico di nominati che annovera tra le sue fila amici di mafiosi, condannati, indagati, mazzettari e corrotti. Che dire poi della scelta di Luciano Violante e Donato Bruno alla Corte Costituzionale.

Violante propone di rivedere il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Sulla sentenza Dell’Utri in cassazione dichiara: “Il mutamento nell’interpretazione giurisprudenziale, quando mutano i contesti sociali, è nella storia di tutte le magistrature” … “alcuni comportamenti, in sé ambigui, possono essere oggetto di valutazioni diverse”. Donato Bruno, assieme a Giovanardi, si fa promotore di un emendamento che depenalizza il finanziamento illecito ai partiti; avvocato di Previti, si batte a spada tratta per l’amnistia ai reati di corruzione e concussione (guarda caso uno degli amnistiati sarebbe proprio il suo cliente Previti); paladino del ripristino dell’immunità totale per i parlamentari etc etc.

Possono essere questi garanti e terzi? Che la Costituzione Italiano abbia bisogno di qualche ritocchino, per adeguarla all’evoluzione dei tempi e della “Politica”, è palese. Lo dimostrano gli eventi che stanno “qualificando” il parlamento per le nomine nel CSM e nella consulta..
E’ invece indicibile che, il partito unico e la signora Elena Boschi ministro per le riforme costituzionali, possano prendere a pretesto simili vicissitudini partitocratiche per demolire l’unico vero strumento di garanzia che è rimasto agli italiani: La Carta Costituzionale. Questa manifestazione di profondo disagio e dissenso nei confronti di un sistema politico asfittico, autoreferenziale e abbarbicato al potere, che sta portando il nostro paese allo sfascio, non ha lo scopo di inficiare la nomina del nostro concittadino nel CSM. Spero che Lui possa condividere lo spirito critico.

 Pino Delle Noci

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  • LEONE…..MEGLIO QUELLO DI LERNIA….ALMENO…..!!!!

    Dente avvelenato 19/09/2014 20:23 Rispondi
  • Ottimo Delle Noci. Articolo interessante e ben redatto.
    Ragnetto, ma parla di “quel” Leone che ha aiutato Manfredonia??? E, mi dica ragnetto, dove l’ha visto questo film???
    Se Lei è un parente dell’ On Leone, allora capisco il suo intervento, se è un libero elettore pensante, allora “Dio ci salvi”…

    nucamarillobrillo 19/09/2014 12:54 Rispondi
  • dopo questo sermone cosa dovremmo fare??? ringraziarla per averci aperto gli occhi???
    personalmente penso che la nomina dell’On. Leone sia motivo di lustro per la nostra città. L’avvocato Leone si impegnerà sicuramente, come sempre ha fatto, per aiutare Manfredonia in questo periodo storico pieno di difficoltà

    ragnetto 19/09/2014 9:49 Rispondi
  • Se ami Manfredonia Leone fai venire l’antimafia e la DEA. Altrimenti non sei un manfredoniano, ma solo un politico

    Leone se ami Manfredonia 19/09/2014 9:47 Rispondi
  • Sereno: la verità è meglio non nasconderla tra le righe MA DIRLA CHIARAMENTE!!!

    Cittadino 19/09/2014 7:32 Rispondi
  • cittadino: la verità si nasconde tra le righe. Sii sempre attento!

    sereno 19/09/2014 0:06 Rispondi
  • E’ da parecchio tempo che Tonio Leone non è più di Manfredonia, ha cambiato paese, del resto tutta la sua famiglia veniva da fuori, molti suoi famigliari sono andati via da Manfredonia prima di lui. Lui ha esercitato a Manfredonia la professione di Avvocato, iscritto al Foro di Foggia insieme al suo associato Avv. Caputo. Si erano divisi i compiti, uno si faceva eleggere a sinistra (Caputo) l’altro ha avuto più successo facendosi eleggere a destra. Viva l’Italia, viva Manfredonia e i suoi beoti cittadini!
    P.S. sono anche io di Manfredonia e, all’epoca, ho votato per Leone.

    ilproletario 18/09/2014 23:12 Rispondi
  • Complimenti Tonio altre 115 mila euro all’anno ? E poi amici disoccupati che hanno perso la mobilità in deroga ti hanno incontrato e lei cosa hai risposto : <> e di cosa ti vuoi occupare onorevole ?Io sinceramente una cosa ammiro di lei che ha sistemato i fatti suoi e dei suoi affini !

    Tata' 18/09/2014 23:03 Rispondi
  • Signor Delle Noci, ma di quale riscatto parla??? Quello che lei definisce essere una manifestazione di profondo disagio e dissenso nei confronti di un sistema politico asfittico, autoreferenziale e abbarbicato al potere, che sta portando il nostro paese allo sfascio, RIGUARDA ESATTAMENTE ANCHE IL SIG LEONE CHE NULLA HA FATTO PER NOI E MENO FARÀ SL CSM SE NON PROTEGGERE I SUOI AMICI CHE GLI HANNO REGALATO ALTRI 4 ANNI DI STIPENDIO DA FAVOLA E PRIVILEGI ASSURDI. Questo è il riscatto di cui lei parla??? Ma dove vive???

    Cittadino 18/09/2014 21:22 Rispondi

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