“Questa mattina la Giunta regionale ha deciso di staccare per la seconda volta un assegno per il Gargano, un assegno di un milione e mezzo che si aggiunge a quell’altro assegno di un milione e 300mila euro che abbiamo stanziato nella immediatezza degli eventi tragici che hanno colpito quella zona di pregio della nostra regione. Si tratta di far fronte agli interventi necessari per contenere e mitigare il rischio idraulico per la messa in sicurezza soprattutto di quelle aree che rappresentano non soltanto la fotografia di un danno subito, ma rappresentano un rischio attuale e incombente per quel territorio. In particolare modo, penso che nelle prossime ore potranno essere cantierizzati i lavori per lo spietramento dei canaloni che attualmente rappresentano una emergenza per quel territorio. Si tratta di intervenire laddove ci sono punti di frattura. Ago e filo per ricucire il territorio.
Credo che anche questo sforzo oggi dimostri che il Gargano è in ogni momento al centro della nostra attenzione”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha commentato con i giornalisti la delibera di giunta approvata quest’oggi per un ulteriore stanziamento di risorse a favore del Gargano. Complessivamente dunque il Governo regionale ha stanziato 2 milioni e 800mila euro.
Note sulla delibera di Giunta
Dopo il primo immediato stanziamento di 1.300.000,00 di euro che consentisse di corrispondere ai primi interventi di somma urgenza, la Giunta regionale ha destinato la somma di 1.500.000,00 euro per proseguire tutte le azioni per contenere il rischio idraulico nelle zone alluvionate.
La decisione è stata assunta nella riunione di oggi, dopo che lo stesso Presidente Vendola e gli Assessori competenti hanno personalmente sovrainteso a vari sopralluoghi.
Gli eventi alluvionali hanno interessato l’area pedegarganica lungo la quale si sviluppa il Torrente Candelaro e la notevole quantità di acqua giunta a valle con violenza ha infatti provocato la rottura di alcuni tratti di arginature, determinando l’allagamento di vaste aree di territorio, compresa la viabilità provinciale e comunale con compromissione dell’idrovora di Mezzana Grande, tuttora inutilizzabile.
L’intervento deliberato dalla Giunta porrà mano anche ai tratti di argine di destra e di sinistra e a monte del Ponte di Mezzana Grande dove si sono create in vari punti pericolose “lunate”.
Tutte le piane alluvionali comprese tra Lesina e Vieste sono state invase dalle notevoli quantità di acque che si sono riversate da monte, che hanno trasportato a valle ingenti quantità di materiale, sia legnoso che lapideo, provocando ingenti danni alle infrastrutture varie, grave compromissione del reticolo idraulico, nonché danneggiamenti alle attività agricole e turistiche.
Per i citati interventi, e i conseguenti danneggiamenti, la Regione Puglia con deliberazione di Giunta regionale n. 1862 del 9 settembre 2014, ha avanzato la richiesta alla presidenza del Consiglio dei Ministri di dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della L. 225/1992.
Lo stato di emergenza è stato richiesto per i comuni di: Apricena, Lesina, Sannicandro Garganico, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Peschici, Vieste, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Rignano Garganico e San Severo.