“Ho depositato stamane in Cassazione, in rappresentanza del Consiglio regionale della Puglia, unitamente ai colleghi delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Sicilia e Campania, la richiesta di referendum abrogativo del decreto legislativo che sopprime i tribunali e le sezioni distaccate. È un passo importante in difesa dei presidi giudiziari che svolgono un ruolo essenziale ed insostituibile per l’attività giudiziaria”. Così il Vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Nino Marmo. “E’ una battaglia di civiltà per garantire l’accesso alla giustizia a tutti i cittadini”, prosegue.
“La Puglia ha compiuto numerosi sforzi (condivisi dai consiglieri regionali, parlamentari e politici tutti) per la salvaguardia dei presìdi. A Lecce abbiamo segnato un punto a favore per il territorio, quando si paventava la chiusura del Tar. Oggi avvocati e cittadini sono in comprensibile stato di agitazione per l’ipotesi di soppressione della sezione distaccata di Taranto della Corte d’Appello di Lecce. Così come il Tribunale di Lucera e le sedi di Manfredonia, Barletta, Bitonto ed altre sedi giudiziarie sono in bilico in territori in cui, invece, la presenza dello Stato andrebbe rafforzata per la faticosa lotta contro la criminalità che portano avanti. Deve essere un impegno condiviso da tutta la politica perché temi come la sicurezza e la legalità non possono essere declinati a mere voci da tagliare nei bilanci pubblici. La loro chiusura lascerebbe aperti varchi alla criminalità, in alcuni casi; e in altri, rappresenterebbe un ingiusto aggravio di costi per i cittadini e per i professionisti ed operatori interessati. Per questo – conclude Marmo – oggi sono orgoglioso di rappresentare la mia Regione, depositando la richiesta di referendum, e continueremo a far sentire la nostra voce per garantire la sopravvivenza delle principali sedi pugliesi”.
Foto ex sede Tribunale Manfredonia