L’abusivismo è l’altra faccia della tragedia dell’alluvione nel Gargano. Ne è consapevole l’assessore regionale all’Urbanistica Angela Barbanente, che ha in previsione un piano regionale straordinario per combattere l’odioso fenomeno.
Da qualche tempo, infatti, è la Regione a sostenere i costi dell’abbattimento delle costruzioni abusive. Una tutela del territorio che, secondo la Barbanente, veniva tralasciata dai Comuni, con la motivazione di non avere denaro sufficiente per pagare le ditte incaricate di smaltire gli edifici costruiti illegalmente.
A sostegno dell’iniziativa ci sarà nei prossimi giorni un tavolo tecnico a Roma: al tavolo parteciperà anche il Presidente della Regione Nichi Vendola. L’assessore all’Urbanistica spiega con rammarico quanto avviene: secondo le sue fonti, dal 2012 non soltanto la Regione ha difficoltà ad abbattere le costruzioni abusive, ma la mancanza di controlli consente a chi costruisce illegalmente di “stare tranquillo”, finché la situazione non si trasforma in tragedia.
A Foggia, in tre anni (2010-2013) ben 1746 sono state le costruzioni abusive abbattute, ma è la punta di un iceberg per un settore che sembra non conoscere crisi. In alcuni casi, solo l’arrivo di fondi riesce ad arrivare oltre le pratiche burocratiche, come la stessa Barbanente spiega ai microfoni di Repubblica: “Abbiamo concesso 80mila euro a Ostuni per buttare giù un rustico alto tre piani tirato su lungo la costa e 73mila euro alla procura della Repubblica di Lecce per fracassare quattro immobili a Porto Cesareo, era da quattro anni che non riuscivano a eseguire i decreti di demolizione”.
La Barbanente ha annunciato il ricorso al “potere sostitutivo”. Se non ci saranno interventi dei Comuni per combattere l’abusivismo, ci saranno diffide a raffica da parte della Regione Puglia. La decisione arriva non soltanto all’indomani della tragedia avvenuta nel Gargano, ma anche dopo la notizia delle scorse ore secondo le quali la Puglia è la Regione che inquina di più in termini di CO2. A rivelare il dato è una nota della società Ecoway, che, valutando le emissioni nelle varie zone d’Italia, ha assegnato il triste primato a Puglia e Lombardia.
Fonte: bari.repubblica.it, Daily Green
Annarita Faggioni
Se le diffide avranno lo stesso valore/effetto di quelle emesse dai comuni a coloro che non adempiono…. sarà solo carta sprecata/straccia come è successo sino ad ora…..
Si stabilisca la regola, dopo una sola diffida ad adempiere emessa dalla regione, se chi di dovere non provvede – dirigente e sindaco – con atti certi sottoscritti congiuntamente…. saranno solo loro ad incappare nel rigore della legge per omissione ed in più a pagare le spese per l’abbattimento….. Si ritiene che solo così si daranno da fare seriamente nell’interesse del proprio territorio e del loro dovere di sovrintendere all’interesse pubblico compromesso dall’opera abusiva, che non pascerà più per tanti, tanti e tanti anni.
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